Pensione o assegno sociale 2021, ecco tutte le informazioni relative alla prestazione a favore di chi versa in condizioni economiche disagiate e abbia compiuto 67 anni: i requisiti, la decorrenza e la durata della prestazione, l'importo dell'assegno e le istruzioni per fare domanda.
Pensione o assegno sociale 2021: a chi spetta? Analizziamo di seguito requisiti e istruzioni per fare domanda INPS.
L’assegno sociale ha sostituito ormai dal 1° gennaio 1996 l’ex pensione sociale ed ha una funzione di tipo assistenziale di carattere provvisorio, il che significa che il possesso dei requisiti per cui è riconosciuta viene verificato annualmente.
Possono accedere alla misura coloro che si trovano in situazione di difficoltà economica, secondo specifici limiti di reddito, nel rispetto del requisito anagrafico di 67 anni.
Ma andiamo a vedere, nel dettaglio, che cos’è l’assegno sociale, quali sono i requisiti per beneficarne e come presentare l’apposita domanda.
Assegno o ex pensione sociale 2021, la guida completa: requisiti, domanda e importo
Assegno sociale 2021: che cos’è l’ex pensione sociale
L’assegno sociale costituisce una prestazione economica riconosciuta a chi, in possesso di determinati requisiti e a prescindere dal versamento di alcun contributo, sia privo di mezzi economici è percepisca un reddito inferiore alle soglie stabilite annualmente dalla legge.
Dal 1° gennaio 1996, in forza della legge n. 335 dell’8 agosto 1995, l’assegno sociale ha sostituito la pensione sociale.
La rilevanza di questa misura assistenziale sta nel fatto che i beneficiari, tranne in alcuni casi specifici, sono quelli che non hanno diritto alla pensione diretta di vecchiaia, né a quella anticipata o di anzianità e nemmeno ad altri trattamenti di previdenza.
Il sostegno viene riconosciuto, a seguito di specifica domanda, per 13 mensilità, oggi fino ad un massimo di 460,28 euro ciascuna, ed è accertato in base al reddito personale, annuo, per i cittadini non coniugati e per i cittadini coniugati in base al cumulo del reddito del coniuge.
Assegno sociale 2021: requisiti per beneficiare dell’ex pensione sociale
Per l’anno 2021 hanno diritto a ricevere l’assegno sociale a sostegno del reddito, le persone che rispondono alle seguenti caratteristiche:
- aver compiuto al meno 67 anni di età, un requisito valido sia per le donne che per gli uomini il quale, però, dal 2023 potrebbe aumentare in adeguamento all’aspettativa di vita;
- avere la cittadinanza italiana o di altro Paese europeo purché il richiedente si sia iscritto all’anagrafe del comune di residenza o essere un cittadino extracomunitario con un permesso di soggiorno di lungo periodo;
- avere la residenza effettiva, stabile e continuativa in Italia da almeno 10 anni;
- riversare in stato di bisogno comprovato da un reddito inferiore ad una certa soglia.
Fra l’altro, l’assegno viene sospeso se il titolare soggiorna all’estero per più di 29 giorni e, in caso la sospensione perduri per più di un anno, la prestazione viene revocata.
Assegno sociale 2021: limiti di reddito e importo
Trattandosi di una misura assistenziale, è riconosciuta solo a coloro che versano in stato di bisogno e possiedono un reddito annuo particolarmente basso o, addirittura, non percepiscono nessun reddito.
Ad oggi, l’importo massimo per il 2021 è pari a 460,28 euro per 13 mensilità, corrispondenti a 5.983,64 euro annui.
Ma attenzione, la prestazione può spettare in misura intera o ridotta, a seconda del reddito posseduto, e viene liquidata in misura integrale solo se non si percepisce alcun reddito o, in caso di persona coniugata, se si percepisca un reddito familiare inferiore al totale annuo dell’assegno.
Per fare chiarezza, l’assegno sociale può spettare in misura intera o ridotta, a seconda del reddito posseduto, secondo le seguenti modalità:
- ai beneficiari non coniugati privi di reddito, spetta per intero;
- ai beneficiari coniugati privi di reddito, spetta per intero;
- ai non coniugati con reddito fino a 5.983,64 euro annui (l’importo massimo dell’assegno annuo per i non coniugati), spetta in misura ridotta;
- ai coniugati con reddito fino a 11.967,28 euro annui (l’importo massimo dell’assegno annuo per i coniugati), spetta in misura ridotta.
Questa prestazione, fra l’altro, non è soggetta a ritenuta Irpef.
Inoltre, si ricorda, che l’assegno sociale è una di quelle prestazioni assistenziali a cui si applica la maggiorazione sociale, ossia un aumento dell’assegno non soggetto ad adeguamento annuale in base all’età del beneficiario.
Assegno sociale 2021: i redditi da considerare
Come anticipato, il riconoscimento della prestazione avviene in base al reddito percepito e viene erogata provvisoriamente sulla base della dichiarazione rilasciata dal richiedente.
L’importo, quindi, è soggetto ad un conguaglio, che deve avvenire entro il mese di luglio dell’anno successivo, sulla base della dichiarazione dei redditi effettivamente percepiti.
Ebbene, i redditi da concordare nel calcolo complessivo di quanto percepito, da considerare su base personale per i non coniugati e con cumulo per i non coniugati, sono i seguenti:
- i redditi assoggettabili all’Irpef, al netto dell’imposizione fiscale e contributiva;
- i redditi esenti da imposta;
- i redditi soggetti a ritenuta alla fonte a titolo d’imposta;
- i redditi soggetti a imposta sostitutiva come interessi postali e bancari, interessi dei CCT e di ogni altro titolo di stato, interessi, premi e altri frutti delle obbligazioni e titoli similari, emessi da banche e Società per Azioni, ecc.;
- i redditi di terreni e fabbricati;
- le pensioni di guerra;
- le rendite vitalizie erogate dall’INAIL;
- le pensioni dirette erogate da Stati esteri;
- le pensioni e gli assegni erogati agli invalidi civili, ai ciechi civili e ai sordi;
- gli assegni alimentari corrisposti a norma del codice civile.
Viceversa, ai fini dell’attribuzione, non si computano nel reddito complessivo, le seguenti tipologie di guadagni:
- i trattamenti di fine rapporto e le anticipazioni sui trattamenti stessi;
- il reddito della casa di abitazione;
- le competenze arretrate soggette a tassazione separata;
- le indennità di accompagnamento per invalidi civili, ciechi civili e le indennità di comunicazione per i sordi;
- l’assegno vitalizio erogato agli ex combattenti della guerra 1915-1918;
- gli arretrati di lavoro dipendente prestato all’estero.
Assegno sociale 2021: come presentare domanda
L’apposita domanda deve essere presentata all’INPS, deve contenere l’autocertificazione delle condizioni relative alla residenza, allo stato civile e quelle di carattere reddituale e deve essere presentata secondo le seguenti modalità:
- tramite il sito web dell’Inps, qualora il beneficiario sia in possesso del Pin dispositivo per l’accesso ai servizi telematici, dello Spid almeno di 2° livello, della carta d’identità elettronica Cie o della Cns, carta nazionale dei servizi;
- tramite call center dell’Inps, chiamando il numero 803.164, oppure 06.164.164 per le utenze mobili;
- tramite patronato o intermediari dell’Inps.
Per quanto riguarda le dichiarazioni a sostegno, all’istanza devono essere allegati i seguenti elementi:
- l’autocertificazione dei dati personali;
- la dichiarazione della situazione reddituale;
- la dichiarazione di responsabilità, riguardo eventuali ricoveri presso strutture sanitarie, con retta a carico dello Stato.
Fra l’altro, in ipotesi di rigetto, l’interessato può presentare ricorso amministrativo al Comitato provinciale dell’Inps, entro 90 giorni dalla data di ricezione della comunicazione di diniego.
In caso di esito positivo, invece, l’assegno sociale sarà corrisposto dal primo giorno del mese successivo alla presentazione della domanda.
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