Chi acquista la prima casa può portare in detrazione fiscale diverse tipologie di spese, da quelle dell'agenzia immobiliare fino ai costi della ristrutturazione. Di seguito l'elenco completo delle agevolazioni fiscali di cui è possibile fruire nella dichiarazione dei redditi
Lettrici e lettori che l’anno scorso hanno comprato la prima casa hanno la possibilità di beneficiare di diverse detrazioni fiscali in dichiarazione dei redditi.
Dalle spese per l’agenzia immobiliare, fino ai costi per le ristrutturazioni, è in sede di presentazione del modello 730/2023 che si potranno detrarre parte delle somme spese.
Partiamo ricordando che chi compra la prima casa ha diritto a beneficiare di specifiche agevolazioni sulle imposte dovute, con vantaggi che aumentano in caso di acquisto effettuato da giovani under 36.
Ma non esiste soltanto il bonus prima casa: l’acquisto è agevolato anche dalle detrazioni fiscali IRPEF che consentono di accedere al rimborso di parte dei costi sostenuti. Passiamo in rassegna quindi le spese che è possibile indicare nel modello 730/2023.
Acquisto prima casa: tutte le detrazioni nel modello 730/2023
È chi ha comprato casa nel corso del 2022 che potrà portare in detrazione fiscale con il modello 730/2023 alcuni dei costi collegati all’acquisto.
Partiamo dall’elenco delle spese detraibili, per poi soffermarci punto per punto sulle diverse voci:
- agenzia immobiliare: detrazione del 19 per cento fino a 1.000 euro di spesa;
- atto di mutuo stipulato con il notaio: detrazione del 19 per cento fino a 4.000 euro di spesa;
- interessi passivi sul mutuo: detrazione del 19 per cento fino a 4.000 euro;
- ristrutturazione e risparmio energetico: detrazione dal 50 al 110 per cento con limite di spesa variabile;
- mobili ed elettrodomestici: detrazione del 50 per cento fino a 10.000 euro di spesa per il 2022.
Soffermiamoci quindi di seguito sulle singole spese detraibili in dichiarazione dei redditi.
Acquisto prima casa: detrazione della spesa per l’agenzia immobiliare
Partiamo dalle spese per l’agenzia immobiliare: i costi di intermediazione previsti quando si acquista un’abitazione tramite agenzie possono essere portati in detrazione IRPEF al 19 per cento, fino ad un importo pari a 1.000 euro.
Questo significa che, in ogni caso, l’importo massimo ammesso a rimborso con il modello 730/2023 in caso di acquisto effettuato nel 2022 è pari a 190 euro, a prescindere dal reale costo sostenuto.
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Supponiamo quindi che per una compravendita dal valore di 185.000 euro siano state sostenute spese per intermediazione immobiliare pari al 4 per cento, con un totale di costo per l’agenzia pari quindi a 7.400 euro. L’importo che eccede il limite massimo di 1.000 euro resterà indetraibile.
Ai fini della detrazione IRPEF è necessario rispettare alcune condizioni, tra cui la tracciabilità del pagamento: è obbligatorio l’utilizzo di mezzi quali bonifico o assegni.
Da specificare inoltre che la detrazione spetta a patto che l’immobile acquistato sia adibito ad abitazione principale entro un anno dall’acquisto.
Acquisto prima casa: detrazione delle spese del notaio per la stipula dell’atto di mutuo
Anche una parte delle somme pagate al notaio posso essere portate in detrazione IRPEF.
Non le spese del rogito notarile ma quelle sostenute per l’atto di mutuo: è questo il costo sul quale si può beneficiare del rimborso IRPEF pari al 19 per cento della spesa sostenuta, entro il limite di 4.000 euro.
Le spese notarili rientrano tra gli oneri accessori collegati alla stipula del mutuo per comprare casa che è possibile portare in detrazione fiscale con il modello 730/2023.
La detrazione IRPEF del 19 per cento consente di beneficiare di un rimborso pari complessivamente a 760 euro, somma che tuttavia non riguarda solo le spese notarili ma tutte quelle che rientrano tra gli oneri accessori, tra cui gli interessi passivi sul mutuo.
Acquisto prima casa: detrazione degli interessi sul mutuo
Nella voce oneri accessori rientrano quindi anche gli interessi sul mutuo, altra spesa collegata all’acquisto della prima casa che si può portare in detrazione con il modello 730.
Lo sgravio fiscale spetta per gli interessi relativi a mutui ipotecari per l’acquisto dell’abitazione principale, ossia quella nella quale il contribuente o i suoi familiari dimorano abitualmente.
La detrazione spetta al contribuente acquirente e intestatario del contratto di mutuo ed è pari al 19 per cento, fino ad un massimo di 4.000 euro di spesa annua.
La possibilità di beneficiare della detrazione fiscale è riconosciuta, così come previsto per le spese dell’agenzia immobiliare, a patto che l’immobile sia adibito ad abitazione principale entro un anno dall’acquisto.
Dal punto di vista soggettivo, la detrazione spetta al contribuente acquirente e intestatario del contratto di mutuo, anche se l’immobile è adibito ad abitazione principale di un suo familiare, ossia il coniuge, parenti entro il terzo grado e affini entro il secondo grado.
Se il mutuo è intestato a più soggetti, la somma di 4.000 euro è da intendersi complessiva, e quindi non relativa a ciascun intestatario. In caso di due coniugi, ad esempio, il limite individuale sarà quindi pari a 2.000 euro.
Acquisto prima casa: detrazione delle spese per ristrutturazione e risparmio energetico
Il sistema fiscale italiano agevola con diverse tipologie di detrazione chi ristruttura casa, ed è questa una delle voci più importanti del capitolo delle spese detraibili in caso di acquisto di un’abitazione.
Sono diverse le tipologie di bonus fiscale spettanti. Si parte dal bonus ristrutturazione del 50 per cento, agevolazione che consente di ottenere un rimborso fiscale sui costi legati alla manutenzione straordinaria fino ad un massimo di 96.000 euro di spesa.
A titolo esemplificativo, il bonus ristrutturazione può essere richiesto in caso di lavori per realizzare o migliorare i servizi igienici, per la sostituzione di infissi esterni e serramenti e anche per la recinzione della propria proprietà.
Al bonus ristrutturazione si affianca l’ecobonus, agevolazione riconosciuta per le spese di risparmio energetico che consente di beneficiare di una detrazione dal 50 al 65 per cento.
L’agevolazione spetta, a titolo di esempio, in caso di sostituzione integrale o parziale di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di aria calda a condensazione, o con pompe di calore ad alta efficienza, o ancora in caso di sostituzione di scaldacqua tradizionali con sistemi a pompa di calore.
Nel rispetto di specifiche condizioni, per i lavori di risparmio energetico è inoltre possibile fruire del superbonus.
Acquisto prima casa: detrazione di mobili ed elettrodomestici
Collegata al bonus ristrutturazione vi è anche la detrazione del 50 per cento per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici.
Il bonus fiscale può essere richiesto, in relazione alle somme sostenute nel 2022, fino ad un massimo di 10.000 euro di spesa. Nel 2023 il tetto massimo è invece stato ridotto a 8.000 euro.
Limite bonus mobili | Anno |
---|---|
16.000 euro | 2021 |
10.000 euro | 2022 |
8.000 euro | 2023 |
5.000 euro | 2024 |
Chi compra casa, effettua una ristrutturazione e deve acquistare arredi ed elettrodomestici, potrà quindi fruire della detrazione fiscale in dichiarazione dei redditi in caso di spese sostenute ad esempio per forni, lavatrici, asciugatrici, lavastoviglie o ancora per comprare letti, armadi, materassi o ad esempio apparecchi di illuminazione.
Bonus prima casa: come funziona l’agevolazione per chi acquista l’abitazione principale
Dopo l’analisi delle detrazioni fiscali, è utile ricordare che il Fisco agevola chi compra la prima casa anche sul fronte delle imposte dovute.
Il bonus prima casa consente di beneficiare della riduzione di imposta di registro, ipotecaria e catastale: la prima è pari al 2 per cento del valore dell’immobile, mentre per le altre si applica un importo fisso pari a 50 euro.
I giovani fino a 36 anni hanno invece diritto all’esenzione totale dal versamento delle imposte. Il bonus per gli under 36 spetta fino al 31 dicembre 2023 ed è riconosciuto a chi non supera il limite ISEE di 40.000 euro.
In ambedue i casi le agevolazioni fiscali sono riconosciute a patto che i soggetti beneficiari abbiano o trasferiscano la residenza nel Comune in cui si trova l’immobile, entro i 18 mesi successivi all’acquisto, non siano titolari di altri immobili nel Comune e non siano possessori di altri immobili acquistati con i benefici prima casa su tutto il territorio nazionale o che venga venduto entro un anno dal nuovo acquisto.
La fruizione del bonus prima casa non richiede specifici adempimenti da parte del beneficiario, ma sarà applicata direttamente dal notaio in sede di rogito, previa apposita autodichiarazione circa il possesso dei requisiti resa dall’acquirente.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Acquisto prima casa: tutte le detrazioni nel modello 730/2023