Via alle domande di cassa integrazione per le partite IVA. L'indennità ISCRO si può richiedere dal 1° agosto al 31 ottobre 2024. Novità e requisiti per fare richiesta
Partita IVA, via alle domande per l’ISCRO.
Come indicato dall’INPS nella circolare del 23 luglio 2024, dal 1° agosto al 31 ottobre 2024 i lavoratori autonomi possono inviare la richiesta per l’indennità straordinaria di continuità reddituale e operativa, anche nota come cassa integrazione per le partite IVA.
Riepiloghiamo di seguito cos’è l’ISCRO, i destinatari e le modalità per poter fare domanda.
Partite IVA, dal 1° agosto le domande per la cassa integrazione: novità e chi sono i destinatari dell’ISCRO
L’ISCRO è un’indennità straordinaria di continuità reddituale e operativa destinata ai titolari di partita IVA in difficoltà economica, istituita per la prima volta dalla Legge di Bilancio 2021 per il triennio 2021-2023 e riconosciuta a regime a partire dal 1° gennaio 2024.
Per il 2024 le caratteristiche del bonus hanno subito alcune modifiche. Prima tra tutte, la data di inizio della presentazione delle domande che dal 15 giugno è slittata al 1° agosto, come specificato nella circolare del 23 luglio 2024 dell’INPS.
Il Decreto Coesione ha stabilito, inoltre, la partecipazione a percorsi di aggiornamento professionale per tutti i beneficiari dell’ISCRO. Un’ulteriore novità riguarda l’iscrizione d’ufficio di questi ultimi alla piattaforma SIISL, così come i percettori dell’assegno di inclusione.
Chi può fare domanda? Analizziamo di seguito i requisiti per poter presentare la propria richiesta di indennità.
Per poter fare richiesta di ISCRO è necessario, non solo che i lavoratori autonomi siano iscritti alla Gestione Separata e che:
- non siano titolari di pensioni;
- non siano beneficiari di Assegno di inclusione;
- abbiano dichiarato, nell’anno precedente alla domanda, un reddito non superiore ai 12 mila euro;
- siano in regola con la contribuzione previdenziale;
- siano titolari di partita IVA da almeno 3 anni.
ISCRO: a quanto ammonta e come fare domanda
L’importo dell’ISCRO corrisponde al 25 per cento, su base semestrale, della media dei redditi da lavoro autonomi dichiarati dal soggetto nei due anni precedenti all’anno precedente alla presentazione della domanda.
Secondo quanto stabilito dalla Legge di Bilancio 2024, l’importo della prestazione si aggira tra i 250 e gli 800 euro e viene erogato per sei mensilità. Il lavoratore titolare di partita IVA non potrà fare nuovamente domanda per il biennio successivo alla fruizione del bonus.
La richiesta per beneficiare dell’indennità ISCRO va compilata e inviata in via telematica attraverso il portale web INPS nella sezione denominata «Sostegni, sussidi e indennità».
Affinché la procedura vada a buon fine, è necessario che il lavoratore autorizzi l’INPS a trasmettere i propri dati di contatto alle regioni e sottoscriva il Patto di Attivazione Digitale (PAD), fondamentale per accedere ai sostegni economici.
Successivamente l’utente potrà monitorare lo stato della sua domanda e consultare le ricevute e i documenti prodotti dal sistema, effettuando l’accesso tramite SPID, CIE o CNS.
In alternativa al sito INPS, chi lo desidera può fare richiesta tramite il Contact Center multicanale tramite telefono fisso o cellulare.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Partite IVA, domanda al via per la cassa integrazione: cos’è l’ISCRO