ISCRO 2024: domanda in scadenza il 31 ottobre

Francesco Rodorigo - Leggi e prassi

In scadenza il termine di domanda per l’ISCRO. Gli autonomi possono presentare la richiesta entro il 31 ottobre 2024. Nelle istruzioni INPS le novità della Legge di Bilancio e del decreto Coesione

ISCRO 2024: domanda in scadenza il 31 ottobre

Ultimi giorni a disposizione di lavoratori e le lavoratrici autonome per presentare la domanda per l’ISCRO.

C’è tempo fino alla scadenza del 31 ottobre 2024, come comunicato dall’INPS nella circolare con tutte le istruzioni operative per la fruizione della misura.

Sono diverse le novità in vigore per il 2024, introdotte dalla Legge di Bilancio. Come previsto dal decreto Coesione, inoltre, i beneficiari dell’indennità dovranno essere iscritti alla piattaforma SIISL, per la sottoscrizione del patto di attivazione digitale.

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ISCRO 2024: domanda in scadenza il 31 ottobre

L’INPS con la circolare n. 84 dello scorso luglio, ha fornito le indicazioni operative per la fruizione dell’ISCRO, l’indennità straordinaria di continuità reddituale e operativa per i lavoratori autonomi.

Lavoratori e lavoratrici autonome hanno ancora pochi giorni di tempo a disposizione per la presentazione della domanda per il 2024: il termine è infatti fissato al 31 ottobre.

La Legge di Bilancio 2024 (commi dal 142 al 155 dell’articolo 1) ha reso la misura strutturale dopo il periodo sperimentale del triennio 2021/2023 e ha introdotto una serie di novità, a partire dal limite di reddito dell’anno precedente, portato a 12.000 euro, e dall’importo del trattamento che non può essere inferiore a 250 euro o superiore a 800 euro.

L’indennità, ricordiamo, è riconosciuta ai liberi professionisti, compresi i partecipanti agli studi associati o società semplice con reddito da lavoro autonomo iscritti alla Gestione separata e in possesso dei seguenti requisiti:

  • non essere titolari di trattamento pensionistico diretto e non essere assicurati presso altre forme previdenziali obbligatorie;
  • non beneficiare dell’assegno di inclusione;
  • aver prodotto un reddito di lavoro autonomo, nell’anno precedente alla presentazione della domanda, inferiore al 70 per cento della media dei redditi da lavoro autonomo conseguiti nei due anni precedenti all’anno precedente alla presentazione della domanda;
  • aver dichiarato, nell’anno precedente alla presentazione della domanda, un reddito non superiore a 12.000 euro, annualmente rivalutato sulla base della variazione dell’indice ISTAT dei prezzi al consumo per le famiglie degli operai e degli impiegati rispetto all’anno precedente;
  • essere in regola con la contribuzione previdenziale obbligatoria;
  • essere titolari di partita IVA attiva da almeno tre anni, alla data di presentazione della domanda, per l’attività che ha dato titolo all’iscrizione alla gestione previdenziale in corso.

Per poter fruire dell’ISCRO, i potenziali beneficiari devono inviare l’apposita domanda all’INPS esclusivamente in modalità telematica tra il 15 giugno ed entro il 31 ottobre di ogni anno.

Solamente per il 2024 il termine di presentazione delle richieste è slittato al 1° agosto, con la scadenza che resta fissata al 31 ottobre.

Gli interessati potranno utilizzare i consueti canali messi a disposizione sul portale web dell’Istituto previo accesso con credenziali SPID, CIE o CNS.

In alternativa è possibile fare domanda presso i patronati o tramite il contact center dell’Istituto.

ISCRO 2024: le novità del decreto Coesione per l’aggiornamento professionale

Per il 2024, inoltre, l’erogazione dell’ISCRO sarà accompagnata dalla partecipazione a percorsi di aggiornamento professionale da parte dei beneficiari. Un aspetto modificato dal decreto Coesione, che ha eliminato il precedente obbligo di partecipazione previsto dalla Manovra.

L’individuazione dei criteri e delle modalità di definizione di tali percorsi è affidata a un apposito decreto del Ministero del Lavoro che ad oggi, 12 ottobre, non è ancora stato adottato.

Sempre nell’ambito di misure di politiche attive connesse all’ISCRO dallo scorso maggio trova applicazione anche l’altra novità introdotta dal decreto Coesione (articolo 17-bis) che, allo stesso modo dei beneficiari di NASpI e DIS-COLL, prevede l’iscrizione d’ufficio dei beneficiari alla piattaforma SIISL, la stessa dei percettori dell’assegno di inclusione.

Al momento della domanda per l’ISCRO, infatti, i beneficiari dovranno fornire all’INPS l’autorizzazione a trasmettere i propri dati di contatto alle regioni nell’ambito della piattaforma anche ai fini della sottoscrizione del patto di attivazione digitale (PAD).

L’obiettivo è quello di semplificare la procedura di ricerca di un nuovo impiego. Tutti i dettagli nel testo integrale della circolare INPS n. 84/2024.

INPS - Circolare n. 84 del 23 luglio 2024
Disposizioni in materia di ISCRO

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