Partite IVA, tutto pronto per la dichiarazione dei redditi: con la circolare n. 18/E sugli ISA 2022 pubblicata il 25 maggio l'Agenzia delle Entrate chiude il cerchio delle istruzioni operative necessarie. Tra le novità, la conferma delle nuove cause d'esclusione legate alla crisi da Covid-19.
Partite IVA, al completo le istruzioni operative per la dichiarazione dei redditi: con la circolare sugli ISA n. 18/E del 25 maggio 2022 arrivano le ultime indicazioni operative necessarie.
La circolare dell’Agenzia delle Entrate fa il punto delle novità relative alla “pagella dell’imprenditore” e, in particolare, tra i primi punti affrontati vi sono gli interventi straordinari relativi all’anno d’imposta 2021, ossia la revisione degli indicatori e le nuove cause d’esclusione.
Il documento è quindi una bussola utile per la predisposizione della dichiarazione dei redditi 2022 dei titolari di partita IVA che, sebbene possa essere trasmessa all’Agenzia delle Entrate entro il mese di novembre, è predisposta in anticipo alla luce della scadenza del 30 giugno relative alle imposte sui redditi.
Soffermiamoci quindi su alcuni dei principali chiarimenti forniti sugli ISA 2022.
Partite IVA, tutto pronto per la dichiarazione dei redditi: dalle Entrate la circolare sugli ISA 2022
La circolare dell’Agenzia delle Entrate n. 18/E del 25 maggio 2022 ha l’obiettivo di fornire una rassegna sistematica degli elementi che caratterizzano gli indici sintetici di affidabilità fiscale (ISA), relativamente all’anno d’imposta 2021.
In vista della predisposizione delle dichiarazioni dei redditi dei titolari di partita IVA, l’Agenzia delle Entrate punta ad agevolare la comprensione dello strumento che a partire dal 2018 ha preso il posto degli studi di settore.
A livello generale, gli ISA 2022 sono caratterizzati da una sostanziale continuità rispetto al passato, e in particolare rispetto allo scorso anno e alle misure emergenziali collegate alla crisi da Covid-19.
Nessun aspetto interpretativo nuovo, ma correttivi volti ad adeguare la disciplina degli ISA alle caratteristiche dell’anno d’imposta 2021.
In particolare, sulla base di quanto previsto dall’articolo 148 del Decreto Rilancio n. 34/2020, il decreto MEF del 29 aprile 2022 ha previsto specifici interventi sulla metodologia degli ISA e, in particolare, alla luce delle mutate condizioni economiche e dei mercati causati dagli effetti del Covid-19, l’attività di revisione si è incentrata su:
- individuare gli interventi necessari a garantire il corretto funzionamento degli ISA tenuto conto delle ricadute economiche negative prodotte dall’emergenza sanitaria;
- definire nuove cause di esclusione destinate ad intercettare le fattispecie più colpite da tali effetti negativi.
Ed è anche su questi aspetti che si concentra la circolare dell’Agenzia delle Entrate del 25 maggio 2022, per consentire a partite IVA e intermediari di avere a disposizione gli strumenti idonei per la messa a punto della dichiarazione dei redditi.
Partite IVA, i correttivi ISA 2022 accolgono le variabili economiche della crisi da Covid-19
Primo degli aspetti da approfondire riguarda i correttivi adottati in relazione del periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2021.
Gli interventi previsti, alla luce degli strascichi dell’emergenza Covid, sono stati individuati sulla base dei dati messi a disposizioni da ulteriori fonti informative, rispetto a quelle dell’Agenzia delle Entrate relative agli ISA, ma anche tenuto conti dei dati di fatturazione elettronica, corrispettivi, LIPE e forza lavoro dipendente.
L’incrocio di informazioni specifiche relative alle singole attività e misure introdotte con i provvedimenti normativi emanati nel 2021, ha permesso di predisporre appositi correttivi ISA, sia in merito agli indicatori di affidabilità che a quelli di anomalia.
Come illustrato nella circolare n. 18/E dell’Agenzia delle Entrate, i correttivi che saranno applicati in sede di dichiarazione dei redditi 2022 sono commisurati all’entità dei seguenti fattori sintomatici dello stato di difficoltà economica:
- contrazione della domanda (determinata dall’analisi dei corrispettivi telematici articolata per territorio);
- caduta dei Ricavi/Compensi (dichiarati dal singolo contribuente nel periodo di imposta di applicazione);
- contrazione della produttività settoriale (stima della riduzione di produttività sotto l’ipotesi di invarianza dei costi);
- riduzione della forza lavoro dipendente (osservata nel settore rispetto al periodo d’imposta 2019).
Su ciascun ISA sono stati quindi valutati gli specifici parametri funzionali a cogliere l’impatto della crisi. Per quel che riguarda Ricavi/Compensi si è inoltre tenuto conto dell’aumento dei prezzi delle materie prime, per cogliere a pieno la natura straordinaria del periodo.
Tra i diversi elementi presi in esame si è ad esempio tenuto conto della minore attività associata al mutato approccio dei consumatori finali, misurando il numero medio di giorni, su base territoriale e rapportato ad anno, nel corso dei quali non sono stati trasmessi i corrispettivi telematici.
Il tutto per adeguare la metodologia per il calcolo degli ISA alle mutate condizioni economiche. I correttivi aggiustati sulla base delle variabili di cui sopra consentono quindi di fornire un giudizio coerente con lo scenario che ha contraddistinto il 2021.
In continuità rispetto allo scorso anno, e nell’ottica di semplificare il più possibile gli adempimenti, le modifiche all’impianto metodologico non comportano nuovi oneri per i contribuenti: non è stata appesantita la procedura di compilazione degli ISA nella dichiarazione dei redditi 2022.
Partite IVA, in dichiarazione dei redditi le nuove cause di esclusione dagli ISA 2022
La circolare dell’Agenzia delle Entrate conferma inoltre l’applicazione delle nuove cause di esclusione dagli ISA 2022.
In particolare, con due successivi decreti ministeriali è stato previsto che in dichiarazione dei redditi 2022 gli ISA non si applicheranno ai contribuenti che:
- hanno subito una diminuzione dei ricavi di cui all’articolo 85, comma 1, esclusi quelli di cui alle lettere c), d) ed e), ovvero dei compensi di cui all’articolo 54, comma 1, del testo unico delle imposte sui redditi, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, di almeno il 33 per cento nel periodo d’imposta 2021 rispetto al periodo d’imposta 2019;
- hanno aperto la partita IVA a partire dal 1° gennaio 2019;
- esercitano, in maniera prevalente, le attività economiche individuate da specifici codici attività.
L’esclusione dall’applicazione degli ISA 2022 comporta in ogni caso l’obbligo di comunicare i dati economici, contabili e strutturali previsti all’interno dei modelli.
I titolari di partita IVA esclusi dagli ISA non potranno inoltre accedere ai benefici premiali previsti.
Come illustrato nel documento dell’Agenzia delle Entrate, i contribuenti esclusi dall’applicazione degli indici, tenuti in ogni caso a presentare il modello relativo alla propria attività, potranno esimersi dall’acquisizione dei dati precalcolati, limitandosi alla compilazione del modello.
In tal caso sarà necessario:
- dichiarare nel quadro RE/RF/RG del modello REDDITI la specifica causa di esclusione;
- compilare il modello ISA prescindendo dall’importazione delle variabili precalcolate (rif. Circolare n. 16/E del 16 giugno 2020, par. 3) senza effettuare il calcolo;
- allegare il modello ISA al modello REDDITI.
Si rimanda alla circolare dell’Agenzia delle Entrate per le ulteriori indicazioni operative.
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