Chi può andare in pensione con Opzione Donna nel 2025? I requisiti e le novità della Legge di Bilancio
Opzione Donna trova la propria conferma per il nuovo anno. Anche nel 2025 le lavoratrici appartenenti a specifiche categorie potranno acceder alla pensione anticipata.
La Legge di Bilancio 2025 non ha previsto variazioni nei requisiti di accesso alla pensione anticipata: spetta alle lavoratrici di specifiche categorie con almeno 61 anni d’età e 35 di contributi.
Sono quindi confermate le restrizioni introdotte dallo scorso anno. Vediamo chi può andare in pensione con Opzione Donna nel 2025.
Opzione Donna 2025: novità e requisiti per la pensione anticipata
Chi potrà andare in pensione con Opzione Donna nel 2025?
A sorpresa rispetto alle aspettative iniziali, la Legge di Bilancio 2025 ha confermato gli strumenti per la pensione anticipata in vigore da tempo (Quota 103, Opzione Donna e Ape Sociale), senza prevedere ulteriori modifiche. Si applicheranno quindi le restrizioni già previste dal 2024.
Anche quest’anno, pertanto, la pensione anticipata con Opzione Donna resta accessibile alle lavoratrici che, entro il 31 dicembre 2024, maturano i seguenti requisiti:
- 61 anni d’età
- 35 anni di contributi.
Come anticipato, ad essere confermato è quindi anche l’aumento del requisito anagrafico introdotto dalla Manovra 2024, fissato a 61 anni, un intervento che ha ristretto la platea delle lavoratrici che possono accedere alla pensione anticipata con questo strumento.
I requisiti anagrafici e contributivi, come noto, non bastano per poter ricevere il trattamento di pensione anticipata. Come previsto dalla Legge di Bilancio 2023, infatti, la pensione in questione non è più riservata a tutte le donne ma solamente a quelle che:
- risultano dipendenti o licenziate da imprese per le quali è attivo un tavolo di confronto per la gestione della crisi aziendale;
- hanno una riduzione della capacità lavorativa, accertata dalle competenti Commissioni per il riconoscimento dell’invalidità civile, superiore o uguale al 74 per cento;
- sono caregiver che assistono, da almeno 6 mesi, persone disabili conviventi, con disabilità in situazione di gravità in base alla legge 104 del 1992.
L’assegno della pensione è liquidato esclusivamente con le regole di calcolo del sistema contributivo.
Opzione Donna 2025: riduzioni dei requisiti e finestre mobili
La Legge di Bilancio 2025, come detto, ha confermato in toto le disposizioni in vigore nel 2024 per Opzione Donna previste all’articolo 16 del DL n. 4/2019. Regole che vengono semplicemente estese al nuovo anno.
Viene quindi confermata anche la riduzione del requisito anagrafico, che scende di 1 anno per le donne con un figlio e di 2 anni per quelle con due o più figli.
Per le donne licenziate o dipendenti in aziende con tavolo di crisi aperto, invece, l’età pensionabile è fissata a 59 anni a prescindere dal numero di figli.
Ad essere confermate sono anche le cosiddette finestre mobili, cioè il lasso di tempo che decorre dalla maturazione dei requisiti all’effettiva erogazione dell’assegno.
Come previsto dalla normativa in vigore già nel 2024, la pensione sarà pagata trascorsi:
- 12 mesi dalla maturazione dei requisiti per le lavoratrici dipendenti;
- 18 mesi dalla maturazione dei requisiti per le lavoratrici autonome.
Il trattamento di pensione anticipata può essere percepito anche dopo la prima decorrenza utile a condizione che i requisiti anagrafici e contributivi siano maturati entro il 31 dicembre 2024 e che le condizioni richieste siano possedute alla data di presentazione della domanda.
Si attende ora la canonica circolare INPS con tutte le istruzioni operative. Ad ogni modo, stando alle indicazioni fornite per il 2024, per quel che riguarda le lavoratrici che prestano assistenza a una persona con gravi handicap, le persone devono essere conviventi e i 6 mesi di assistenza devono essere continuativi.
Per quanto concerne, invece, l’individuazione delle patologie invalidanti bisogna fare riferimento a quelle specificate nell’articolo 2, comma 1, lettera d), n. 1, n. 2 e n. 3, del decreto n. 278/2000.
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