La scadenza per il saldo e l'acconto IRES 2024 è fissata al 1° luglio. Per i soggetti ISA il termine è invece fissato al 31 luglio prossimo, con il calendario ridefinito dal concordato preventivo biennale. Le istruzioni per il pagamento: dal calcolo dell'imposta alla compilazione del modello F24
In linea generale la scadenza del saldo e dell’acconto IRES 2024 è fissata al 1° luglio prossimo, un giorno in ritardo rispetto al calendario canonico dal momento che il 30 giugno cade di domenica.
Una tabella di marcia diversa è prevista per gli ISA, che possono pagare entro il 31 luglio 2024 senza maggiorazioni.
Il rinvio è stato previsto nell’ambito delle operazioni per l’introduzione del concordato preventivo biennale.
La tabella di marcia è quindi differente, a seconda dei soggetti chiamati al pagamento, che segue il calendario delle imposte sui redditi.
Sono chiamati in cassa i contribuenti obbligati al pagamento dell’imposta sul reddito dovuta da società di capitali, enti commerciali e non commerciali.
Le istruzioni per la compilazione del modello F24 restano le stesse dello scorso anno, così come i codici tributo da inserire.
Saldo e acconto IRES 2024: scadenza in arrivo
In linea con quanto previsto per l’IRPEF, l’IRAP e le imposte sostitutive derivanti dalla dichiarazione dei redditi, anche il versamento dal saldo e dell’acconto dell’IRES deve essere effettuato entro la scadenza canonica del 30 giugno.
Quest’anno il termine è oggetto di una mini-proroga al 1° luglio 2024.
Per i soggetti ISA, tuttavia, è stata prevista la proroga al 31 luglio 2024 per l’applicazione dell’istituto del concordato preventivo biennale.
Tali soggetti potranno provvedere al pagamento entro la fine del mese di luglio senza alcuna maggiorazione, come previsto dall’articolo 37 del decreto legislativo numero 13 del 2024 in vista del primo anno di applicazione del concordato preventivo biennale.
Un’eccezione è rappresentata dai contribuenti il cui periodo d’imposta non coincide con l’anno solare, che dovranno rispettare le regole previste dal D.P.R. n. 322 del 23 luglio 1998.
Devono provvedere al versamento dell’IRES i seguenti soggetti:
- le società per azioni e in accomandita per azioni, le società a responsabilità limitata, le società cooperative e le società di mutua assicurazione, le società europee (regolamento CE n. 2157/2001) e le società cooperative europee (regolamento CE n. 1435/2003) residenti in Italia;
- gli enti pubblici e privati residenti in Italia, compresi i consorzi, i trust, gli organismi di investimento collettivo del risparmio e gli enti non commerciali (organizzazioni no profit);
- le società e gli enti di ogni tipo, compresi i trust, non residenti in Italia, per i soli redditi prodotti in Italia.
I termini in calendario per l’autoliquidazione con modello F24 per pagare gli importi dovuti sono due:
- il saldo 2023 e l’acconto 2024 entro la scadenza del 1° luglio, o del 31 luglio per i soggetti ISA;
- seconda o unica rata di acconto entro la scadenza del prossimo 2 dicembre (dal momento che il 30 novembre cade di sabato).
Se l’importo da pagare non è superiore a i 103 euro, i contribuenti possono provvedere al versamento in un’unica rata, altrimenti dovranno segnare in calendario i termini indicati.
Saldo e acconto IRES 2024: le istruzioni per il pagamento con modello F24
Il pagamento del saldo e dell’acconto IRES 2024 deve essere effettuato con modello F24.
Le colonne del modello da compilare sono le seguenti:
- il codice tributo;
- l’anno di riferimento;
- l’importo a debito versato.
I codici tributo da inserire sono i seguenti::
- codice tributo 2002 per il versamento della seconda rata o in un’unica soluzione entro il 30 novembre;
- codice tributo 2003 per il saldo;
- codice tributo 2001 per il primo acconto 2024.
Saldo e acconto IRES 2024: le esenzioni dal pagamento dell’imposta
Ci sono tuttavia soggetti che hanno diritto all’esenzione dal versamento dell’IRES 2024.
La Legge di Bilancio 2022 ha previsto misure di sostegno in favore dello sport.
Le federazioni sportive nazionali riconosciute dal Comitato olimpico nazionale italiano hanno il diritto alla seguente agevolazione anche per il 2024.
Gli utili che derivano dall’esercizio di attività commerciale non concorrono a formare il reddito imponibile ai fini dell’imposta sul reddito delle società e il valore della produzione netta ai fini dell’imposta regionale sulle attività produttive.
Tale agevolazione è importante per il calcolo della base imponibile, su cui è calcolata l’imposta dovuta.
Un’altra agevolazione è quella della cosiddetta patent box, un’extra deduzione del 110 per cento dei costi di ricerca e sviluppo relativi a beni immateriali (riferita ad esempio a software, brevetti industriali o disegni e modelli.)
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Saldo e acconto IRES 2024: scadenza in arrivo