Fattura elettronica, scadenza per la conservazione dei documenti relativi al 2020 il 28 febbraio 2022, in linea con i tre mesi successivi alla data di presentazione della dichiarazione dei redditi dell'anno di riferimento.
Fattura elettronica, per i documenti relativi al 2020 la scadenza per la conservazione è fissata al 28 febbraio 2022.
Il termine ultimo per la conservazione a norma delle fatture elettroniche coincide con i tre mesi successivi alla data di presentazione della dichiarazione dei redditi dell’anno d’imposta di riferimento.
Una scadenza che porta alla necessità di specificare alcune delle regole per la conservazione delle fatture elettroniche, processo che non si perfeziona con l’archiviazione in formato digitale dei documenti emessi e ricevuti, ma che richiede il rispetto delle regole dettate dal CAD, il “Codice per l’Amministrazione Digitale”.
Fattura elettronica, scadenza per la conservazione il 28 febbraio 2022
La dichiarazione dei redditi relativa all’anno d’imposta 2020 doveva essere presentata entro il 30 novembre 2021 e, secondo quanto previsto dall’articolo 7, comma 4 ter, del Decreto legge del 10/06/1994 n. 357, per la conservazione a norma dei documenti fiscali ci sono tre mesi di tempo a disposizione.
A legare il termine di conservazione ai 3 mesi successivi dalla data di presentazione della dichiarazione dei redditi per l’anno d’imposta di riferimento è stata l’Agenzia delle Entrate, che con la risoluzione n. 46 del 10 aprile 2017 ha specificato che il riferimento alle dichiarazioni annuali è da intendersi, “in ottica di semplificazione e uniformità del sistema”, con il termine di presentazione della dichiarazione dei redditi.
La data ultima per la conservazione si aggancia quindi al termine per l’invio della dichiarazione dei redditi, anche per i documenti rilevanti ai fini IVA e, nel caso di specie, per le fatture elettroniche emesse e ricevute nel 2020.
La scadenza è quindi fissata alla data del 28 febbraio 2022, termine entro il quale sarà necessario effettuare la conservazione delle fatture elettroniche affidandosi al servizio messo a disposizione dell’Agenzia delle Entrate, ma anche a software house private accreditate dall’AGID.
L’adempimento è uno di quelli obbligatori per i titolari di partita IVA, tenuti a rispettare l’obbligo di conservazione a norma secondo quanto previsto dal CAD e alle regole tecniche di cui all’articolo 3 del DPCM del 13 novembre 2014.
Fattura elettronica, conservazione entro il 28 febbraio 2022 tramite il servizio gratuito dell’Agenzia delle Entrate
Per la conservazione delle fatture elettronica è possibile affidarsi al servizio gratuito messo a disposizione dall’Agenzia delle Entrate, disponibile sul portale “Fatture e Corrispettivi” e accessibile previa sottoscrizione dell’accordo di servizio.
La conservazione sarà automatica per i documenti emessi e ricevuti in data successiva all’adesione e, a partire dal 4 giugno 2021, è possibile richiedere la conservazione anche per le fatture emesse e ricevute prima della data di sottoscrizione dell’accordo.
La conservazione retroattiva consente di evitare di dover caricare manualmente le fatture elettroniche relative a periodi precedenti. Sarà in ogni caso necessario indicare la data a partire dalla quale si intende richiedere il recupero retroattivo dei documenti.
Come riportato dall’Agenzia delle Entrate, la data retroattiva per la conservazione delle fatture elettroniche non può essere in ogni caso inferiore al primo gennaio del secondo anno precedente a quello di adesione al servizio. Per le attivazioni effettuate nel 2022, la retroattività non potrà quindi essere inferiore al 1° gennaio 2020.
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