Comodato d'uso, registrazione senza imposte per gli immobili concessi a profughi ucraini. L'agevolazione è parte delle modifiche al testo del decreto Bollette n. 17/2022 e si applicherà fino al 31 dicembre 2022.
Comodato d’uso, agevolazioni per i contratti a favore di profughi ucraini.
Gli atti di registrazione saranno esenti dalle imposte fino al 31 dicembre 2022. È questa una delle novità previste dal testo del decreto Bollette n. 17/2022 modificato in Commissione Ambiente e Attività produttive della Camera.
Arrivano misure specifiche per l’accoglienza dei profughi ucraini, e in questo caso le novità riguardano i proprietari di immobili che decidono di concederli in comodato d’uso a titolo gratuito, sia a cittadini di nazionalità ucraina che ad altri soggetti provenienti dal Paese.
Comodato d’uso gratuito ai profughi ucraini, registrazione senza imposte fino al 31 dicembre 2022
Saranno esenti dall’imposta di registro di cui all’articolo 5, comma 4, parte prima della tariffa allegata al DPR n. 131/1986 e dall’imposta di bollo disciplinata dal DPR n. 642/1972 gli atti per la registrazione dei contratti di comodato d’uso gratuito in favore di profughi provenienti dall’Ucraina.
Nello specifico, l’emendamento al DL Bollette n. 17/2022 approvato in Commissione alla Camera, parte delle novità destinate a trovare spazio nella legge di conversione, dispone l’esenzione dall’imposta fino al 31 dicembre 2022, in relazione agli atti di registrazione di contratti di comodato d’uso stipulati nei confronti di:
- cittadini di nazionalità ucraina;
- altri soggetti provenienti comunque dall’Ucraina.
La novità si lega alle numerose iniziative adottate ai fini dell’accoglienza dei profughi provenienti dall’Ucraina e agevola chi ha deciso di concedere le proprie abitazioni ad uso gratuito.
La registrazione del contratto di comodato d’uso sarà quindi esente dalle imposte di registro e di bollo.
Registrazione comodato d’uso, il risparmio previsto per chi accoglie profughi dall’Ucraina
Il risparmio previsto per chi concederà un immobile di propria proprietà in comodato d’uso a profughi ucraini sarà consistente, considerando che in sede di registrazione sono dovute in via ordinaria le imposte di registro, pari a 200 euro, e l’imposta di bollo, di importo pari a 16 euro per ogni quattro facciate scritte e comunque ogni 100 righe.
Si ricorda che in linea generale la registrazione del contratto di comodato non è obbligatoria, ma si rivela utile ai fini dell’accesso a benefici fiscali o ancora per finalità di natura giuridica, quale ad esempio stabilirne termini e durata.
Sulla base di quanto indicato dall’Agenzia delle Entrate, i comodati di beni immobili sono soggetti a registrazione se:
- redatti in forma scritta: in tal caso la registrazione deve essere effettuata entro 20 giorni dalla data dell’atto;
- stipulati in forma verbale, solo se enunciati in un altro atto sottoposto a registrazione.
La registrazione del contratto di comodato d’uso può essere effettuata presentando presso gli uffici territoriali dell’Agenzia delle Entrate il modello 69, in duplice copia. Nella generalità dei casi è richiesta inoltre la ricevuta di pagamento dell’imposta di registro e i contrassegni telematici relativi al bollo, due obblighi che verranno meno fino al 31 dicembre 2022 ai fini dell’accoglienza di profughi provenienti dall’Ucraina.
Si resta in ogni caso in attesa del via libera definitivo alla legge di conversione del decreto Bollette n. 17/2022 per l’entrata in vigore delle novità.
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