Come si gestisce la domanda per l'assegno di inclusione? Il nuovo tutorial dell'INPS guida gli utenti nell’uso delle funzionalità del servizio. Tutte le azioni da compiere per ogni stato della domanda
Gestione della domanda di assegno di inclusione più semplice e intuitiva grazie al nuovo tutorial INPS.
La guida sintetizza tutti i possibili stati che può assumere la domanda inviata e le motivazioni alla base dell’interruzione della procedura di riconoscimento del beneficio economico.
Nel documento allegato anche tutte le azioni da compiere per risolvere lo stallo e ottenere l’ADI.
Come gestire la domanda di assegno di inclusione? Il tutorial INPS
Il primo osservatorio statistico INPS con i numeri sull’assegno di inclusione mostra che al 30 giugno, l’Istituto ha accolto quasi 700.000 domande, per circa 1,7 milioni di beneficiari e un importo medio erogato di 618 euro.
In diversi casi però può capitare che la procedura per ottenere l’ADI richieda specifiche azioni da parte dei richiedenti. Per facilitare la verifica degli stati di lavorazione della domanda e orientare le persone sulle possibili azioni da compiere, l’INPS ha pubblicato il tutorial su come consultare e gestire la domanda inviata.
Accedendo al servizio ADI sul sito INPS è possibile raggiungere la sezione “Gestione della domanda” e cliccare su “Accedi alla domanda” per verificare lo stato della richiesta inviata. Si aprirà la schermata riepilogativa con i dati della domanda e del richiedente.
La domanda può assumere diversi stati, che richiedono azioni diverse per poter ottenere la prestazione:
- Acquisita;
- Acquisita in attesa mod. ADI Com ridotto;
- Annullata;
- Sospesa per accertamento;
- In evidenza alla sede (istruttoria);
- Respinta;
- Verificata;
- Accolta;
- Revocata;
- Decaduta.
Vediamoli di seguito uno per uno, con le relative azioni da compiere per mandare avanti la pratica.
Gestione domanda assegno di inclusione: tutti gli stati possibili e le azioni da compiere
La domanda di assegno di inclusione si trova in stato “Acquisita” quando l’iter di presentazione e sottoscrizione è stato completato e vengono avviati i controlli volti alla verifica del diritto al beneficio.
Se la domanda è nello stato “Acquisita in attesa mod. ADI Com ridotto”, è necessario integrarla compilando il modello ADI-Com Ridotto, nel quale bisogna dichiarare i redditi percepiti con l’attività lavorativa indicata nella domanda. Si può procedere cliccando direttamente sul simbolo “€” o tramite l’intermediario tramite cui è stata inviata la domanda.
La domanda si trova nello stato “Annullata” se è stato chiesto l’annullamento dell’istanza di accesso all’ADI. Verificato che la domanda risulta annullata, è possibile inviare una nuova domanda di accesso alla prestazione tramite il Servizio ADI.
Se la domanda è “Sospesa per accertamento”, significa che sono necessari ulteriori accertamenti in attesa del completamento di verifiche:
- accertamento da parte del Comune del possesso dei requisiti di residenza;
- verifiche a seguito dell’individuazione di discordanze ISEE/ANPR;
- verifica della condizione di svantaggio e inserimento in percorsi di cura e assistenza presso i servizi socio sanitari.
Passando il mouse sopra l’etichetta arancione è possibile visualizzare nel riquadro che si apre le informazioni relative all’esito delle verifiche effettuate che hanno portato alla sospensione per accertamento.
Se la domanda è nello stato “In evidenza alla sede (istruttoria)”, passando con il mouse sopra l’etichetta arancione si può verificare per quale ragioni la tua domanda è in questa fase. In caso di “ISEE difforme”, ad esempio, bisogna presentare una nuova DSU o documentazione aggiuntiva per validare la DSU già presentata e richiamata nella domanda di ADI.
Se la domanda si trova nello stato “Respinta” vuol dire che l’attività istruttoria è stata completata con esito negativo. Cliccando sulla “i” nella colonna delle azioni si possono visualizzare le motivazioni.
Quando la domanda è nello stato “Verificata”, l’istruttoria ha avuto esito positivo. Bisogna quindi accertarsi di aver compilato e sottoscritto nel SIISL il Patto di Attivazione Digitale del Nucleo familiare (PAD Nucleo). Senza, il beneficio economico non potrà essere erogato.
Quando la domanda risulta nello stato “Accolta” significa che l’istruttoria ha avuto esito positivo e risulta correttamente sottoscritto nel SIISL il Patto di Attivazione Digitale del nucleo familiare ed è quindi possibile ottenere il beneficio economico. Cliccando sul pulsante “i” si possono visualizzare gli importi pagati mese per mese.
Attenzione però: i requisiti di accesso all’ADI sono controllati ogni mese in fase di rinnovo del pagamento, controlli che possono comportare la decadenza o la revoca della misura.
La domanda si trova nello stato “Revocata” quando a seguito di verifiche successive all’accoglimento della richiesta vengono meno i requisiti per la fruizione.
Infine lo stato “Decaduta” indica che nel corso dell’erogazione della misura sono venuti meno alcuni requisiti richiesti oppure non sono stati rispettati gli obblighi e gli impegni del percorso di inclusione sociale e lavorativa (ad esempio: mancata accettazione, senza giustificato motivo, di un’offerta di lavoro o la mancata sottoscrizione del Patto per l’inclusione o del Patto di servizio personalizzato).
Nel documento allegato al tutorial sono riepilogate in dettaglio le azioni da compiere sia nel servizio “ADI: Gestione domanda” sia nel “Sistema informativo per l’inclusione sociale e lavorativa (SIISL)” per ogni singolo stato della domanda.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Come gestire la domanda di assegno di inclusione? Il tutorial INPS