Assegno di inclusione: accolte 700.000 domande, importo medio di 618 euro

Francesco Rodorigo - Leggi e prassi

Pubblicati i dati del primo osservatorio INPS sull'assegno di inclusione. Al 30 giugno sono state accolte quasi 700.000 domande, per circa 1,7 milioni di beneficiari. L'importo medio erogato è pari a 618 euro

Assegno di inclusione: accolte 700.000 domande, importo medio di 618 euro

Sono circa 1,7 milioni le persone che beneficiano dell’assegno di inclusione. Al 30 giugno sono state accolte quasi 700.000 domande che fanno riferimento ad altrettanti nuclei familiari.

Sono questi alcuni dei dati comunicati dall’INPS ed elaborati dal primo osservatorio statistico sulle misure di contrasto alla povertà e di inclusione sociale (ADI e SFL).

A maggio i nuclei beneficiari sono stati 625.000, i quali hanno ricevuto in media un importo pari a 618 euro.

Per quanto riguarda il supporto per la formazione e il lavoro, le persone a cui è stata accolta la domanda ed erogata la prestazione sono state 96.000.

Assegno di inclusione: accolte 700.000 domande, importo medio di 618 euro

L’INPS con il comunicato stampa diffuso il 9 luglio 2024, illustra per la prima volta i dati dell’osservatorio relativo alle misure di contrasto alla povertà e di inclusione sociale: l’assegno di inclusione e il supporto per la formazione e il lavoro.

I dati forniscono una panoramica sull’azione delle misure dalla data di attivazione (settembre 2023 per il SFL e gennaio 2024 per l’ADI) al 30 giugno scorso.

Partendo dall’assegno di inclusione, l’INPS evidenzia che alla fine di giugno, sono state accolte quasi 700.000 domande, 698.000 per la precisione, che fanno riferimento a una platea di circa 1,7 milioni di cittadini e cittadine beneficiarie.

L’assegno ricordiamo spetta alle famiglie con almeno un componente minorenne, con più di 60 anni, con disabilità o in condizioni di svantaggio. La fruizione è legata anche al possesso di requisiti di residenza, cittadinanza e soggiorno, economici sulla base dell’ISEE, alla situazione reddituale del beneficiario e del suo nucleo familiare e all’adesione a un percorso personalizzato di attivazione e di inclusione sociale e lavorativa.

Per quanto riguarda il singolo mese di maggio, l’ultimo mese per cui i dati possono ritenersi statisticamente consolidati, a beneficiare dell’ADI sono stati 625.000 nuclei familiari.

Come mostrato nella fotografia dell’INPS, questi nuclei sono così composti:

  • in 260.000 sono presenti minori;
  • in 239.000 sono presenti disabili;
  • in 297.000 sono presenti persone di almeno 60 anni di età;
  • in 6.000 ci sono persone in condizioni di svantaggio.

Come noto, i beneficiari dell’assegno di inclusione possono ricevere un’indennità di massimo 500 euro mensili da moltiplicare per la scala di equivalenza, a cui si può aggiungere anche l’eventuale contributo per l’affitto, esenti da IRPEF.

In media, l’importo erogato è stato pari a 618 euro.

Il prossimo pagamento, quello relativo al mese di luglio, arriverà martedì 16 per chi riceve la prima mensilità del sussidio e il 27 del mese per chi ha già ottenuto almeno una mensilità e continua a mantenere i requisiti di accesso alla prestazione.

Come evidenziato nell’infografica pubblicata dall’Istituto, la maggior parte delle richieste per l’ADI proviene dalle regioni del Sud, in particolare Campania, Sicilia e Puglia, seguite poi da Lazio e Lombardia.

Supporto per la formazione e il lavoro: accolte 96.000 domande

L’osservatorio statistico INPS, come anticipato, fornisce anche una panoramica sull’altra misura di inclusione sociale, il supporto per la formazione e il lavoro.

Questa riconosce un contributo di 350 euro per la partecipazione a progetti di formazione e accompagnamento al lavoro, qualificazione e riqualificazione professionale, politiche attive del lavoro, progetti utili alla collettività e servizio civile universale

Tra settembre e dicembre 2023 i beneficiari sono stati 33.000 per poi aumentare a 93.000 tra gennaio e maggio 2024.

Nel complesso, al 30 giugno 2024, le domande accolte per il SFL (con prestazione erogata) sono state 96.000, di cui il 57 per cento da parte di donne e il 50 per cento da persone di età compresa tra i 50 e i 59 anni.

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