Chi è il titolare effettivo? Istruzioni e regole per l'individuazione in società, fondazioni, associazioni e TRUST, in vista della scadenza dell'11 dicembre per la comunicazione al Registro delle Imprese
Il titolare effettivo è la persona fisica che possiede o controlla un’entità giuridica ovvero ne risulta beneficiaria.
Questa la definizione generale da conoscere per l’individuazione del titolare effettivo, ai fini della comunicazione da effettuare al Registro delle Imprese entro l’11 dicembre 2023.
Per individuare in maniera chiara chi è il titolare effettivo è tuttavia necessario scendere nel dettaglio delle regole previste per le imprese dotate di personalità giuridica, per le persone giuridiche private, per trust e istituti giuridici affini.
Una guida utile arriva da Unioncamere, che illustra le condizioni per l’individuazione del titolare effettivo in società, fondazioni e associazioni e trust.
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Chi è il titolare effettivo: regole e requisiti per le società
Il Manuale operativo di Unioncamere pubblicato il 18 ottobre 2023 aiuta a individuare chi è il titolare effettivo, ai fini della relativa comunicazione da effettuare entro l’11 dicembre 2023.
Sul fronte delle imprese dotate di personalità giuridica, la comunicazione della titolarità effettiva interesserà le società per azioni, le società a responsabilità limitata, le società in accomandita per azioni e le società cooperative.
I criteri per individuare chi è il titolare effettivo sono contenute all’articolo 1, comma 2 del Decreto n. 55/2022 del Ministero dell’Economia e delle Finanze di concerto con il Ministero dello Sviluppo Economico e, in particolare, si tratta di:
“la persona fisica o le persone fisiche cui è riconducibile la proprietà diretta o indiretta ai sensi dell’articolo 20, commi 2, 3 e 5, del decreto antiriciclaggio”
Nel caso di società di capitali:
- costituisce indicazione di proprietà diretta la titolarità di una partecipazione superiore al 25 per cento del capitale, detenuta da una persona fisica;
- costituisce indicazione di proprietà indiretta la titolarità di una percentuale di partecipazioni superiore al 25 per cento del capitale, posseduto per il tramite di società controllate, società fiduciarie o per interposta persona.
Questi quindi i primi criteri da prendere in esame per individuare chi è il titolare effettivo.
Se però l’esame dell’assetto proprietario non consente di individuare in maniera univoca il o i soggetti ai quali attribuire la proprietà diretta o indiretta dell’ente, il titolare effettivo coincide con la persona fisica o le persone fisiche cui, in ultima istanza, è attribuibile il controllo del medesimo in forza:
- del controllo della maggioranza dei voti esercitabili in assemblea ordinaria;
- del controllo di voti sufficienti per esercitare un’influenza dominante in assemblea ordinaria;
- dell’esistenza di particolari vincoli contrattuali che consentano di esercitare un’influenza dominante.
Una terza via è prevista se anche secondo i criteri di cui sopra non è possibile individuare uno o più titolari effettivi.
In tal caso si farà quindi riferimento alla persona fisica o alle persone fisiche titolari, conformemente ai rispettivi assetti organizzativi o statutari, di poteri di rappresentanza legale, amministrazione o direzione della società.
Questi quindi i criteri previsti dal decreto antiriciclaggio, che dovranno essere applicati in forma scalare e, solo in ultima istanza, si farà quindi riferimento alle ultime regole di individuazione per definire chi è il titolare effettivo.
Chi è il titolare effettivo di fondazioni e associazioni
Per quel che riguarda le persone giuridiche private, l’obbligo di comunicazione si applica ad associazioni, fondazioni e alte istituzioni di carattere privato iscritte agli appositi registri.
Come si individua in tal caso il titolare effettivo? Sulla base del decreto MEF e MIMIT, sono cumulativamente individuati come titolari effettivi i seguenti soggetti:
- i fondatori, ove in vita;
- i beneficiari, quando individuati o facilmente individuabili;
- i titolari di poteri di rappresentanza legale, direzione e amministrazione.
A differenza di quanto previsto per le società, in tal caso il titolare effettivo è individuato in via cumulativa e quindi sia i fondatori che i beneficiari e i titolari di poteri di rappresentanza legale, direzionale e amministrativa sono tutti catalogabili come titolari effettivi. La comunicazione riguarderà quindi tutti i soggetti di cui sopra, ove individuabili.
Chi è il titolare effettivo di trust e istituti giuridici affini
Passiamo quindi a quanto previsto per trust e istituti giuridici affini, per i quali il titolare effettivo coincide con:
- il costituente o i costituenti,
- il fiduciario o i fiduciari,
- il guardiano o i guardiani;
- il beneficiario o i beneficiari;
- il soggetto che esercita il controllo sul trust o sui beni conferiti nel trust attraverso la proprietà diretta o indiretta o attraverso altri mezzi
Al pari di quanto previsto per le fondazioni, le associazioni e gli altri enti individuati come persone giuridiche private, la titolarità effettiva si individua secondo il sistema cumulativo.
Se quindi ad esempio coesistono il costituente, il fiduciario e i beneficiari, tutti i soggetti dovranno essere comunicati come titolari effettivi ai fini dell’iscrizione all’apposita sezione speciale del Registro delle Imprese.
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Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Chi è il titolare effettivo