Cartelle esattoriali, una guida alla rateizzazione: l’Agenzia delle Entrate e l’AdER pubblicano le istruzioni nel dettaglio sulle regole per pagare a rate. Come fare domanda e requisiti per dilazionare i propri debiti
Cartelle esattoriali con possibilità di pagare in un massimo di 72 rate, numero che in caso di difficoltà economica sale a 120.
A illustrare regole e procedure per la rateizzazione delle cartelle è la guida pubblicata dall’Agenzia delle Entrate e dall’Agenzia delle Entrate Riscossione il 23 maggio 2024, vademecum utile per chi intende sanare la propria posizione debitoria con il Fisco.
Base di partenza per poter dilazionare i pagamenti delle cartelle esattoriali è dichiarare in sede di domanda di essere in una situazione di temporanea e obiettiva difficoltà economica, presupposto per accedere alla rateizzazione in 6 anni, per un massimo di 72 rate.
Il piano di pagamento si allunga fino a 10 anni, 120 rate, in caso di difficoltà legate alla congiuntura economica. Solo in caso di comprovato peggioramento della situazione di difficoltà è possibile richiedere la rimodulazione della rateizzazione concessa.
Cartelle esattoriali, come pagare a rate: la guida del Fisco su domanda e requisiti
La guida dell’Agenzia delle Entrate e dell’AdER del 23 maggio racchiude regole e procedure per la rateizzazione delle cartelle esattoriali, al fine di agevolare i contribuenti che intendono regolarizzare la propria posizione fiscale.
Due le tipologie concedibili: nella generalità dei casi, i contribuenti in difficoltà economica possono accedere alla rateizzazione ordinaria delle cartelle esattoriali, pagando il debito maturato in un massimo di 72 rate spalmate su tre anni di importo minimo pari a 50 euro.
Le procedure per fare domanda si differenziano in base all’importo dovuto.
Per le cartelle esattoriali di valore fino a 120.000 euro, la domanda di pagamento rateale si presenta senza necessità di presentare documentazione di supporto per provare la propria temporanea difficoltà economica. Tramite il servizio AdER Rateizza adesso è possibile fare richiesta online ovvero tramite PEC.
Per i debiti di importo superiore a 120.000 euro, la rateizzazione è ammessa invece a patto di documentare la situazione di difficoltà presentando il modello ISEE. Le persone giuridiche o le ditte individuali in contabilità ordinaria dovranno invece presentare la documentazione contabile necessaria per verificare la difficoltà economica e il valore dell’indice di liquidità, ricavato dalla situazione economico/patrimoniale dell’azienda.
In tal caso la domanda si presenta tramite PEC, allegando oltre al modulo di richiesta anche o documenti necessari per attestare la situazione di difficoltà economica, ossia la certificazione Isee del nucleo familiare o la documentazione riferita allo stato economico-patrimoniale dell’azienda per le persone giuridiche.
La rateizzazione delle cartelle si allunga fino a 10 anni (120 rate) per i contribuenti che oltre alla difficoltà economica abbiano anche una comprovata e grave situazione legata alla congiuntura economica, per ragioni estranee alla propria responsabilità, secondo i criteri stabiliti dal decreto MEF del 6 novembre 2013.
Anche in questo caso insieme alla domanda sarà necessario produrre i documenti necessari per attestare la difficoltà economica.
A queste due procedure si affianca la rateizzazione in proroga, concedibile esclusivamente in caso di ulteriore peggioramento della situazione economica.
La via della rateizzazione non è percorribile per tutte le cartelle esattoriali
Tra i dettagli contenuti nella guida congiunta AdE-AdER anche il perimetro dei debiti rateizzabili, con un focus sulle ultime novità introdotte.
Per le rateizzazioni relative a domande presentate dal 16 luglio 2022, in caso di decadenza per mancato versamento delle rate dovute non è possibile accedere a nuove dilazioni.
Via libera invece alla riammissione in caso di debiti ricompresi in una precedente rateizzazione riferita ad una richiesta presentata fino al 15 luglio 2022; in tal caso il debito può essere nuovamente rateizzato versando le rate del precedente piano scadute alla data di presentazione della nuova richiesta.
Possibilità di rateizzazione anche per le somme incluse nella rottamazione quater: in caso di decadenza per mancato versamento entro le scadenze previste, non è preclusa la possibilità di richiedere la rateizzazione.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Cartelle esattoriali, come pagare a rate: la guida del Fisco su domanda e requisiti