Non c'è più tempo per pagare le prime tre rate della rottamazione quater: si esauriscono oggi i 5 giorni di tolleranza rispetto alla scadenza del 15 marzo scorso. Il mancato pagamento comporta la perdita della definizione agevolata
Ultima chiamata per saldare le prime tre rate della rottamazione quater. I canonici 5 giorni di tolleranza hanno fatto slittare a oggi, 20 marzo, il termine ultimo per il pagamento previsto entro la scadenza del 15 marzo scorso.
Il DL Milleproroghe ha già riammesso i contribuenti decaduti in precedenza, per il mancato versamento delle prime due rate, al ciclo del piano di definizione agevolata.
Se non effettuano il pagamento entro oggi, i soggetti in questione perdono tutti i benefici previsti.
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Rottamazione quater: oggi, 20 marzo, ultima possibilità per il pagamento
Manca pochissimo tempo per provvedere al pagamento e restare all’interno del perimetro di definizione agevolata delle cartelle della rottamazione quater.
Oggi, 20 marzo, volge infatti al termine anche il tempo supplementare di 5 giorni, previsto rispetto alla scadenza del 15 marzo scorso, per il versamento delle prime tre rate.
La rottamazione quater permette ai contribuenti di sanare i propri debiti fiscali beneficiando di condizioni vantaggiose.
Chi ne usufruisce può infatti versare gli importi dovuti a titolo di capitale e quelli maturati a titolo di rimborso spese per procedure esecutive e diritti di notifica, senza sanzioni o interessi.
Il tempo extra per il versamento delle rate è frutto della precedente riapertura dei termini, a seguito dell’approvazione definitiva del decreto Milleproroghe.
Tra le novità introdotte dal decreto, vi era infatti la proroga delle scadenze per i contribuenti in regola e la riammissione dei decaduti al regime agevolato.
Anche quanti non avevano versato gli importi dovuti entro i termini precedenti, possono provvedere al pagamento entro la giornata odierna.
Dopo il termine straordinario fissato a oggi, si torna ufficialmente alle scadenze ordinarie. Le prossime date da segnare in calendario sono le seguenti:
Pagamento | Scadenza |
---|---|
Prime tre rate | 15 marzo |
Quarta rata | 31 maggio 2024 |
Quinta rata | 31 luglio 2024 |
Sesta rata | 30 novembre 2024 |
Rottamazione quater: il mancato pagamento porta alla decadenza dal beneficio
Il rispetto dei termini stabiliti è fondamentalmente per continuare a usufruire dei vantaggi della rottamazione quater.
Il mancato o insufficiente pagamento delle rate comporta infatti la decadenza dal beneficio.
I decaduti vedranno il ripristino della propria situazione debitoria originaria. Agli importi dovuti, torneranno dunque ad aggiungersi anche le sanzioni e gli interessi, precedentemente “scontati” grazie all’agevolazione.
L’Agenzia delle Entrate Riscossione provvederà, dunque, al riavvio delle procedure ordinarie di recupero dei debiti maturati dal contribuente.
A questo proposito, l’art. 1 comma 244 della Legge di Bilancio 2023 ha infatti previsto che:
“In caso di mancato ovvero di insufficiente o tardivo versamento, superiore a cinque giorni, dell’unica rata ovvero di una di quelle in cui è stato dilazionato il pagamento delle somme di cui al comma 232, la definizione non produce effetti e riprendono a decorrere i termini di prescrizione e di decadenza per il recupero dei carichi oggetto di dichiarazione. In tal caso, relativamente ai debiti per i quali la definizione non ha prodotto effetti, i versamenti effettuati sono acquisiti a titolo di acconto dell’importo complessivamente dovuto a seguito dell’affidamento del carico e non determinano l’estinzione del debito residuo, di cui l’agente della riscossione prosegue l’attività di recupero.”
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Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Rottamazione quater: cosa succede a chi non paga entro oggi