In Italia le accise sul carburante compongono oltre la metà del prezzo finale, che i consumatori pagano nelle stazioni di servizio. Lo ha confermato il Garante per la sorveglianza dei prezzi, Benedetto Mineo, in audizione alla Camera
Quanto pesa la tassazione di benzina e gasolio sul prezzo finale del carburante.
Il Fisco copre il 57 per cento del prezzo della benzina e il 52 per cento di quello del gasolio. Lo ha chiarito il Garante per la sorveglianza dei prezzi, cosiddetto Mr. Prezzi, in audizione alla Camera il 28 febbraio 2024.
L’andamento dei prezzi è comunque in linea con gli andamenti internazionali e lontano dai picchi del 2022.
Le associazioni dei consumatori chiedono interventi sulla tassazione applicata ai carburanti, in particolare l’introduzione di accise mobili.
Accise sul carburante: quanto pesano le tasse sul prezzo di benzina e gasolio
Si è svolta ieri, 28 febbraio 2024, l’audizione del Garante per la sorveglianza dei prezzi, Benedetto Mineo, presso la Commissione Finanze della Camera. Mr. Prezzi ha presentato l’indagine conoscitiva in merito ai fenomeni di evasione dell’IVA e delle accise nel settore della distribuzione dei carburanti.
L’IVA e le accise, infatti, hanno un peso notevole su quello che poi diventa il prezzo finale del prodotto, quello che i consumatori si trovano a pagare alla pompa.
Come evidenziato dal Garante, al 26 febbraio il prezzo della benzina tocca 1,86 euro al litro, in aumento di 8 centesimi rispetto al 1° gennaio e con una riduzione di 14 centesimi rispetto al picco di metà settembre.
Per il gasolio, invece, il prezzo è di 1,83 euro al litro con un aumento di 9 centesimi rispetto a gennaio e anche qui una riduzione complessiva di 11 centesimi rispetto allo scorso settembre.
“Gli aumenti dell’inizio del 2024 risultano coerenti con le dinamiche delle quotazioni internazionali e i livelli attuali del margine teorico lordo di distribuzione sono in linea con i valori medi del 2023 e lontani dai picchi registrati nell’estate del 2022.”
Il prezzo del carburante alla pompa, però resta alto e per la maggior parte non è determinato dagli andamenti del mercato internazionale, ma dalla tassazione applicata.
Accise e IVA compongono più del 50 per cento del prezzo finale di benzina e gasolio
Qual è l’impatto del Fisco sul prezzo finale del carburante?
Come evidenziato da Mr. Prezzi nell’audizione alla Camera, più della metà del prezzo alla pompa deriva dalla tassazione, accise più IVA.
“Il prezzo della componente fiscale in Italia, complessivamente per accisa e IVA, sul prezzo alla pompa è pari attualmente al 57 per cento per la benzina e a circa il 52 per cento per il gasolio.”
Questo valore, sottolinea Mineo, varia con il variare del prezzo alla pompa.
Nello specifico, per la benzina si registra un’accisa pari a 728 euro per 1000 litri, con un peso di circa con un peso di circa il 39 per cento rispetto al prezzo alla pompa corrente.
Per quanto riguarda il gasolio, invece, l’accisa ha un peso di 617 euro per 1000 litri, pari a circa il 34 per cento del prezzo alla pompa corrente.
In entrambi i casi l’IVA è al 22 per cento e ha un peso sul prezzo finale al distributore del 18 per cento (un valore che essendo ricavato nella fase finale è fisso).
Circa 1 euro del prezzo per litro che si paga alla pompa, dunque, è occupato interamente dalla tassazione applicata.
“L’accisa media europea è pari, invece, a 540 euro per 1000 litri per la benzina e a 428 euro per 1000 litri per il gasolio.”
Valori decisamente inferiori a quelli italiani. Negli scorsi mesi, soprattutto quando la crisi energetica raggiungeva il picco, sono stati introdotti diversi interventi per abbassare l’impatto delle accise sul prezzo finale, ma si è trattato di soluzioni temporanee.
Le associazioni dei consumatori, Assoutenti in primis, evidenziano la necessità di nuovi interventi in materia, come l’introduzione di accise mobili in grado di compensare gli aumenti dei prezzi industriali.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Accise sul carburante: quanto pesano le tasse sul prezzo di benzina e gasolio