Taglio IRPEF per il ceto medio entro Pasqua? Sì, no, forse

Rosy D’Elia - Irpef

Il taglio IRPEF per il ceto medio resta una priorità. Osnato: tutto pronto, arriva con l'uovo di Pasqua. Leo resta cauto: valutiamo le risorse disponibili

Taglio IRPEF per il ceto medio entro Pasqua? Sì, no, forse

Da un anno all’altro la domanda è rimasta la stessa: quando arriverà il taglio IRPEF per il ceto medio? La risposta arriva, a sorpresa, dal responsabile economico di Fratelli d’Italia e presidente della Commissione Finanze della Camera Marco Osnato in una intervista rilasciata ieri, 6 febbraio, ad Affari Italiani: tra qualche settimana, “nell’uovo di Pasqua”.

24 ore prima e 24 ore dopo, però, il viceministro all’Economia e alle Finanze Maurizio Leo, padre della riforma fiscale, si mostra ancora cauto: le intenzioni ci sono, l’intervento su scaglioni e aliquote è prioritario, ma bisogna fare i conti con le risorse.

Taglio IRPEF per il ceto medio, Osnato: arriva entro la Pasqua

Ed è proprio il nodo delle risorse che ha bloccato una ulteriore riduzione dell’IRPEF, l’imposta sul reddito delle persone fisiche, per il 2025.

La Legge di Bilancio ha confermato un sistema basato su tre aliquote e scaglioni e i risultati del concordato non hanno permesso di fare i tagli progettati.

Sfumata l’ipotesi iniziali di un passaggio a due aliquote e scaglioni, le ipotesi in campo sono rimaste tre:

  • una estensione dello scaglione da 50.000 a 65.000 euro;
  • una riduzione dell’aliquota che si applica al secondo scaglione dal 35 al 33 per cento;
  • un mix del taglio e dell’estensione.

I primi due interventi avrebbero un costo pari a circa 2,5 miliardi di euro ciascuno, troppo alto rispetto ai risultati del concordato preventivo biennale che dovrebbe portare circa 1,6 miliardi di euro.

Risultato raggiunto a fine 2024? Taglio IRPEF per il ceto medio rimandato a data da destinarsi e fondi da recuperare in altro modo, dal flusso di entrate relativo al contrasto all’evasione fiscale o dalla nuova IRES premiale, ad esempio.

Taglio IRPEF per il ceto medio entro Pasqua? Osnato ottimista, Leo cauto

Il progetto di fine anno non è stato accantonato, ma solo rimandato. Lo ha chiarito più volte il Governo in queste settimane. Ed è proprio la data di debutto delle possibili novità a riaccendere i riflettori sul tema.

“Ritengo che si possa fare nel giro di qualche settimana. Diciamo che mi auguro che nell’uovo di Pasqua ci sia questa sorpresa”, ha anticipato Marco Osnato in una intervista rilasciata ad Affari Italiani il 6 febbraio.

Il taglio dell’aliquota dovrebbe interessare i redditi fino a 60.000 euro: “Mi pare che le parole del vice-ministro Leo siano ottimistiche”.

Ma è proprio dal padre della riforma fiscale che, invece, 24 ore prima era arrivato un messaggio più cauto: “Non posso impegnarmi sui tempi”, aveva detto ai microfoni dell’evento Telefisco del 5 febbraio.

E anche all’indomani delle dichiarazioni di Osnato, Leo non si sbilancia: “vediamo le risorse, io farei tutto”. Come riporta l’ANSA, il viceministro conferma la linea ma frena: “Bisogna fare le cose in modo graduale e attento perché l’Europa ci guarda, così come i mercati. Una nostra priorità è abbassare la tassazione sul ceto medio, a quelli che hanno un reddito tra i 28 e i 60 mila euro massimo. Dal viceministro, ancora una volta, non sembrano arrivare certezze su quando e come.

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