Altri 7 miliardi di euro di oneri a carico dello Stato nel mese di febbraio. La fotografia sul superbonus è stata scattata dall'ENEA nell'ultimo report. Le detrazioni maturate per lavori conclusi hanno superato i 114 miliardi di euro
Non si ferma la corsa del superbonus: i dati ENEA aggiornati al mese di febbraio 2024 fanno registrare altri 7 miliardi di euro di oneri a carico dello Stato.
Il report aggiornato a ieri, 13 marzo, mostra che le detrazioni maturate per i lavori conclusi si attestano a 114,4 miliardi di euro.
A trainare sono ancora gli interventi nei condomini, che superano i 4 miliardi di euro. Si attende il voto del parlamento sulla relazione dell’indagine conoscitiva delle Commissioni Bilancio e Ambiente della Camera.
Gli interventi del superbonus rientreranno tra quelli presi in considerazione per l’attuazione della direttiva case green.
Superbonus, dati ENEA: 7 miliardi di euro di oneri per lo Stato nel mese di febbraio
Nonostante sia passata la scadenza del 31 dicembre 2023, la corsa del superbonus non si arresta.
A fornire la fotografia aggiornata dei dati è l’ultimo report dell’ENEA, aggiornato al 29 febbraio scorso e pubblicato ieri, 13 marzo.
Nel complesso gli oneri a carico dello Stato sono cresciuti di circa 7 miliardi di euro: la crescita è passata da 7,6 miliardi di euro nel mese di gennaio a 7,1 miliardi di euro nel mese di febbraio.
Una riduzione che però non sembra ancora risentire della data spartiacque del 31 dicembre scorso, a partire dalla quale si sono fermate le agevolazioni per villette e unifamiliari e sono state ridotte, dal 110 o 90 per cento al 70 per cento, quelle per i condomini.
I dati, tuttavia, potrebbero ancora ricomprendere spese sostenute nella parte finale dello scorso anno, in quanto le asseverazioni devono essere depositate entro 90 giorni dal termine dei lavori.
Saranno i dati dei prossimi mesi a fotografare ancora meglio l’effetto del cambio delle regole che si applica a partire dal 1° gennaio 2024.
Nel complesso il totale degli investimenti ammessi a detrazione realizzati nei condomini è passato da 68,2 a 72,6 miliardi di euro. Tali investimenti rappresentano al momento la fetta più grande delle spese del superbonus.
L’investimento medio nei condomini si è invece ridotto lievemente, passando da 603 a 600 mila euro.
Il numero degli edifici coinvolti ha superato i 480 mila, in assoluto piuttosto basso considerando il complesso di tutti gli edifici residenziali.
Superbonus: gli interventi rientrano nella direttiva case green
Gli enormi costi a carico dello Stato per il superbonus non giustificherebbero i risultati raggiunti.
A questa e ad altre conclusioni simili sarebbe giunta l’indagine conoscitiva delle Commissioni Bilancio e Ambiente della Camera.
La relazione finale, tuttavia, non è ancora stata approvata ufficialmente in Parlamento.
Se, quindi, gli investimenti non giustificherebbero gli obiettivi raggiunti un segnale positivo arriva dall’approvazione della direttiva case green.
L’approvazione è arrivata lo scorso martedì con voto del Parlamento europeo ma sarà necessario un ulteriore passaggio formale: il testo dovrà essere approvato formalmente anche dal Consiglio europeo, l’organo dell’Unione che riunisce i capi di Stato e di Governo dei 27 Paesi dell’UE.
Una volta approvato gli Stati avranno 24 mesi per recepire nei propri ordinamenti nazionali misure per raggiungere gli obiettivi europei.
Entro il 2030 è richiesta una riduzione dell’energia primaria media utilizzata di almeno il 16 per cento e si dovrà arrivare alla neutralità climatica entro il 2050.
Il periodo preso a riferimento sarà quello compreso tra il 2020 e il 2050, quindi gli effetti degli interventi del superbonus potranno rientrare nel conteggio dei parametri previsti dalla direttiva.
Nel prossimo periodo, dopo l’approvazione ufficiale della direttiva, verranno stabilite norme dell’ordinamento italiano per raggiungere gli obietti. Si capirà quindi quali sono gli edifici su cui si dovrà intervenire per il miglioramento energetico.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Superbonus, dati ENEA: 7 miliardi di euro di oneri per lo Stato nel mese di febbraio