Social bonus al via: il provvedimento del 7 dicembre a firma del ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Andrea Orlando, segna un nuovo passo avanti verso la piena attuazione del d.lgs 117/2017 e delle agevolazioni in esso contenute.
Tutto pronto per il social bonus. Il codice del terzo settore come più volte abbiamo sottolineato non è ancora completamente entrato in vigore, mancano difatti alcuni decreti attuativi e numerose conferme prima che l’intero iter normativo si possa dire concluso, ma con il provvedimento firmato il 7 dicembre, la strada sembra accorciarsi di ancora qualche centimetro.
Il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali ha firmato e trasmesso ai Ministeri dell’Interno, dell’Economia e delle Finanze e della Cultura, per l’acquisizione delle ulteriori firme per competenza delle materie in esso trattate, il decreto social Bonus con il quale ha regolamentato quanto già previsto dall’art. 81 del d.lgs 117/2017.
Uno dei gli aspetti più affascinanti ed attrattivi per gli operatori del settore in merito alla decisione di adeguare o meno la struttura organizzativa degli enti in funzione al potenziale ingresso al nuovo RUNTS è legata alle notevoli agevolazioni fiscali previste per il legislatore all’interno del d.lgs 117/2017 tra le quali troviamo anche il così detto social bonus.
Social Bonus: definizione e caratteristiche
L’art. 81 del d.lgs 117/2017 comma 1 definisce il “social bonus” come “un credito d’imposta pari al 65 per cento delle erogazioni liberali in denaro effettuate da persone fisiche e del 50 per cento se effettuate da enti o società in favore degli enti del Terzo settore, che hanno presentato al Ministero del lavoro e delle politiche sociali un progetto per sostenere il recupero degli immobili pubblici inutilizzati e dei beni mobili e immobili confiscati alla criminalità organizzata assegnati ai suddetti enti del Terzo settore e da questi utilizzati esclusivamente per lo svolgimento di attività di cui all’art. 5 con modalità non commerciali”.
Il social bonus permette quindi ad alcuni soggetti di poter beneficiare di un credito d’imposta nel caso in cui decidano di investire nel terzo settore, finanziando l’acquisto di particolari tipi di immobili.
Riepilogando, le caratteristiche essenziali sono le seguenti:
- soggetti beneficiari:
- persone fisiche;
- enti o società;
- importo credito d’imposta:
- 65 per cento per le persone fisiche;
- 50 per cento per enti e società;
- investimenti oggetto di agevolazione:
- recupero degli immobili pubblici inutilizzati e dei beni mobili e immobili confiscati alla criminalità organizzata assegnati ad enti del terzo settore.
- destinazione immobili:
- gli immobili devono essere destinati allo svolgimento dell’attività istituzionale di cui all’art. 5 del d.lgs 117/2017.
L’importo concesso sotto forma di credito d’imposta ha comunque dei limiti, coma previsto al comma 2 dell’art. 81 del d.lgs 117/2017, e verrà comunque riconosciuto per un massimo del 15 per cento del reddito imponibile, se si tratta di persona fisica o di enti non commerciali, e del 5 per mille dei ricavi annui in caso di titolari di reddito d’impresa, con la possibilità però per i soggetti titolari di reddito d’impresa di ripartire in tre quote annuali di pari importo il credito d’imposta di cui ai commi, utilizzandolo in compensazione.
Provvedimento attuativo: social bonus in arrivo
Il social bonus previsto dall’art. 81 del d.lgs 117/2017 faceva parte di quelle misure che l’art. 104 del CTS aveva previsto come di prima attuazione, e teoricamente già in vigore a partire dal 1 gennaio 2018, ma in mancanza di un provvedimento contenente una dettagliata regolamentazione dello stesso non poteva poi nella pratica essere utilizzato.
Grazie al provvedimento firmato dal ministro Orlando, presto potremo quindi iniziare a beneficiare di tale agevolazione, finalmente ben dettagliata all’interno dei 15 articoli contenuti nel decreto social bonus così come comunicato dallo stesso sito del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Il social bonus diventa realtà con il decreto attuativo