La proroga al 10 dicembre dei versamenti e degli adempimenti precedentemente in scadenza il 20 novembre è stata ufficializzata con la legge di conversione del decreto Proroghe, approvato in via definitiva dalla Camera. Arriverà il rinvio anche per la seconda rata della rottamazione quater?
Dopo la sospensione di versamenti e adempimenti per i contribuenti delle regioni Emilia Romagna, Marche e Toscana, colpiti dalle alluvioni dello scorso 1° maggio, si avvicina la scadenza.
I pagamenti, che originariamente dovevano essere effettuati entro il 20 novembre, sono oggetto di una proroga al 10 dicembre. La misura è stata inserita nel testo della legge di conversione del decreto Proroghe, il cui testo è stato approvato in via definitiva dalla Camera lo scorso 23 novembre.
Entro il prossimo termine saranno chiamati alla cassa i titolari di partita IVA per i versamenti collegati con le imposte sui redditi.
Per i contribuenti che non possono beneficiare del rinvio della seconda rata di acconto al 16 gennaio, le scadenze ravvicinate sono almeno due: la seconda è quella del 30 novembre.
Oltre ai versamenti delle imposte sui redditi, entro la fine del mese dovranno essere versati anche i contributi INPS e INAIL, che non rientrano nel rinvio.
A metà del prossimo mese, il 18 dicembre, è in programma il termine per il pagamento del saldo IMU 2023.
La scadenza della seconda rata della rottamazione quater, invece, dovrebbe passare dal 31 novembre al 20 dicembre 2023.
Scadenze sospese dal DL Alluvione, pagamenti entro il 20 novembre: in arrivo la proroga?
Si avvicina la scadenza per gli adempimenti e i versamenti del periodo compreso tra il 1° maggio e il 31 agosto scorso, per i soggetti con residenza, sede legale o operativa nei territori dei Comuni, colpiti dalle alluvioni dello scorso 1° maggio, delle regioni Emilia Romagna, Marche e Toscana.
A prevedere il periodo di sospensione è stato il decreto Alluvione, che ha previsto lo “stop” per diverse scadenze:
- gli adempimenti e i versamenti dei contributi previdenziali e assistenziali;
- i versamenti dei premi per l’assicurazione obbligatoria;
- le ritenute IRPEF;
- le trattenute relative alle addizionali regionali e comunali;
- i versamenti relativi alle cartelle di pagamento.
A questi si aggiunge anche il versamento dell’acconto IMU, il cui termine era previsto per il 16 giugno scorso.
Dopo il periodo di sospensione e passata la scadenza del 20 novembre, tuttavia, si avvicina anche il termine previsto dopo la proroga: il 10 dicembre 2023.
Lo spostamento in avanti è stato deciso con l’approvazione della legge di conversione del decreto Proroghe, il DL 132/2023, il cui testo ha ricevuto il via libera definitivo da parte della Camera lo scorso 23 novembre.
Lo spostamento in avanti dal 20 novembre al 10 dicembre riguarda:
- i termini dei versamenti tributari;
- i termini relativi agli adempimenti e ai versamenti dei contributi previdenziali e assistenziali e dei premi per l’assicurazione obbligatoria;
- i termini relativi ai versamenti delle ritenute alla fonte e delle trattenute relative alle addizionali regionale e comunale all’IRPEF, per i sostituti d’imposta.
Lo spostamento in avanti della scadenza dà ossigeno ai contribuenti, in un periodo particolarmente ricco di adempimenti e versamenti.
Un altro spostamento in avanti è quello che potrebbe riguardare la seconda rata della rottamazione quater. A riguardo il viceministro dell’Economia e delle Finanze, Maurizio Leo, intervenuto ieri in occasione dell’evento “Insieme per domani”, ha spiegato che per gli alluvionati si può portare al 20 dicembre sia la prima sia la seconda rata non versata.
Rimane comunque ricco il calendario degli appuntamenti con il Fisco. In poco meno di un mese, infatti, sono diversi i pagamenti a cui saranno chiamati i contribuenti.
Scadenze sospese dal DL Alluvione: in arrivo anche la seconda rata di acconto delle imposte sui redditi e l’IMU
I contribuenti che hanno visto sospese le scadenze dal DL Alluvione saranno chiamati alla cassa diverse volte in un periodo ravvicinato tra la fine di novembre e quella di dicembre.
Oltre alla scadenza dei versamenti sospesi ci sono infatti almeno altri due appuntamenti con il Fisco piuttosto importanti.
Il 30 novembre è in scadenza il versamento del secondo acconto delle imposte sui redditi.
Il Decreto fiscale 2024 ha previsto un rinvio al 16 gennaio e di “spalmare” il pagamento tra i mesi di gennaio e maggio del prossimo anno, tuttavia la novità non riguarda tutti i contribuenti, così come non comprende tutti i versamenti.
Lo spostamento in avanti riguarda esclusivamente le partite IVA con ricavi o compensi fino a 170.000 euro. Sono inoltre esclusi dal rinvio anche i premi INAIL e i contributi INPS.
In tempi molto ravvicinati si dovrà provvedere, quindi ai pagamenti indicati.
Un altro appuntamento che interesserà i contribuenti che non possono beneficiare dall’esonero dell’imposta riguarda il pagamento del saldo IMU del 2023.
Quest’anno, a differenza della data canonica del 16 dicembre, ci sarà tempo 2 giorni in più: si potrà provvedere al pagamento del saldo dell’imposta municipale unica nei termini entro il 18 dicembre prossimo.
In questo caso i contribuenti dovranno provvedere al pagamento dell’acconto e del saldo in poco meno di un mese.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Scadenze sospese dal DL Alluvione: pagamenti entro il 10 dicembre con il decreto Proroghe