Bonus casa 2025, verso la riforma delle agevolazioni per i lavori edilizi. Dalle aliquote ai sussidi per chi ha redditi bassi, le novità anticipate dal Ministro dell'Ambiente
Bonus casa 2025, come cambieranno le agevolazioni sui lavori edilizi?
Che si va verso una riforma non è una novità, considerando che sia l’esperienza del superbonus che l’attuazione della direttiva Case Green richiedono una ridefinizione dei bonus edilizi.
Ancora da definire gli aspetti centrali, dalle aliquote ai limiti di spesa, mentre è chiaro l’obiettivo: incentivare maggiormente il risparmio energetico e potenziare le agevolazioni per i titolari di redditi bassi.
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Bonus casa 2025, novità in arrivo sulle agevolazioni per i lavori edilizi
È il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Picchetto Fratin, ad annunciare la riforma dei bonus casa per il 2025.
Nell’intervista pubblicata sulle pagine de Il Messaggero del 9 settembre arrivano i primi dettagli su un piano che era atteso entro il mese di giugno e che si incrocia con l’attuazione della direttiva Case Green.
“Uniformare le detrazioni” e permettere a chi non ha avuto accesso al superbonus di beneficiare dei bonus edilizi è l’obiettivo che il Ministero sta perseguendo in collaborazione con il MEF, ma con interventi maggiormente mirati.
Cappotti termici, infissi, pompe di calore e ancora riscaldamento a pavimento sono alcuni degli esempi che il Ministro Picchetto Fratin fornisce al Messaggero per individuare gli interventi sui quali si focalizzeranno i bonus edilizi dal 2025.
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In sostanza, ad essere maggiormente premiati saranno i lavori volti al risparmio energetico, con un potenziamento dell’ecobonus che - ricordiamo - già ad oggi prevede aliquote fino al 75 per cento per gli interventi condominiali, e dal 50 al 65 per cento nella generalità dei casi.
Bonus edilizi 2025, contributi e sussidi per gli incapienti
In cantiere anche novità in relazione alle modalità d’accesso ai bonus edilizi. Si guarderà all’esperienza passata per includere nella platea dei beneficiari anche gli incapienti, ossia tutti i contribuenti con redditi bassi che non possono fruire delle detrazioni fiscali dall’IRPEF dovuta.
Il Ministro Picchetto Fratin evidenzia quanto segue:
“dobbiamo permettere anche ai meno abbienti, che non hanno fiscalità e non possono usufruire del credito d’imposta, di ristruttura le loro case. Per loro l’aiuto sarà erogato sotto forma di sovvenzione.”
Archiviati quindi i meccanismi della cessione del credito e dello sconto in fattura, quel che appare più plausibile è che si vada verso l’erogazione di un contributo per il pagamento dei lavori edilizi.
I bonus casa dal 2025 potrebbero quindi scindersi in due diverse tipologie di strumenti:
- detrazioni fiscali per i contribuenti capienti;
- contributi a fondo perduto per i contribuenti incapienti (titolari di redditi bassi).
Doppio binario anche sul fronte delle aliquote dei bonus edilizi, con una percentuale ordinaria che potrebbe salire ed essere maggiorata per le fasce più deboli.
Ancora prematuro parlare di numeri: valore dei bonus casa e limiti di spesa saranno definiti dopo le valutazioni del MEF, sulla base delle risorse disponibili.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Bonus casa 2025, novità in arrivo sulle agevolazioni per i lavori edilizi