Scadenze fiscali marzo 2023: dalla CU al termine del superbonus, passando per il pagamento del saldo IVA

Tommaso Gavi - Scadenze fiscali

Due date da bollino rosso nel calendario delle scadenze fiscali di marzo 2023: il 16 e il 31 marzo. Tanti adempimenti in programma, dai termini per la Certificazione Unica all'invio spese detraibili per modello 730 precompilato, passando per il saldo IVA. Protagonisti della parte finale del mese il superbonus e i bonus edilizi

Scadenze fiscali marzo 2023: dalla CU al termine del superbonus, passando per il pagamento del saldo IVA

Il calendario del mese di marzo 2023 si presenta ricco di scadenze fiscali.

La maggior parte degli adempimenti si concentrano in due date da bollino rosso, quelle del 16 e del 31 marzo.

Con la seconda metà del mese si apre la stagione del modello 730: in programma ci sono i termini legati alla Certificazione Unica e alla trasmissione delle spese detraibili da parte di soggetti terzi, per la predisposizione della dichiarazione dei redditi precompilata.

Per imprese, società e professionisti, entro il 16 marzo si deve provvedere al versamento del saldo IVA e della tassa annuale di vidimazione dei libri sociali.

Protagonista dell’ultimo giorno del mese è il superbonus, con la doppia scadenza del 31 marzo 2023: il termine per i lavori del superbonus per le unifamiliari e l’invio delle comunicazioni all’Agenzia delle Entrate relative alla cessione del credito per le spese sostenute nell’anno 2022.

Scadenze fiscali marzo 2023: il calendario degli adempimenti del mese

Scadenza Adempimento
16 marzo 2023 invio telematico e consegna Certificazione Unica
16 marzo 2023 invio spese detraibili per modello 730 precompilato
16 marzo 2023 versamento saldo IVA
16 marzo 2023 tassa annuale vidimazione libri sociali
16 marzo 2023 adempimenti periodici IVA, IRPEF e INPS
27 marzo 2023 invio elenchi intrastat
31 marzo 2023 comunicazione cessione crediti bonus edilizi
31 marzo 2023 superbonus per le unifamiliari

Scadenze fiscali 16 marzo 2023: il doppio termine per la Certificazione Unica

Ad aprire la seconda metà del mese di marzo 2023 è un pieno di scadenze.

Sono molti gli adempimenti che si concentrano il 16 marzo, a partire da quelli legati alla Certificazione Unica 2023.

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Entro tale data è fissato il termine ultimo per l’invio del modello CU, che deve essere trasmesso all’Agenzia delle Entrate in modalità telematica.

La stessa data è l’ultimo giorno utile per provvedere alla consegna al percipiente: i dati saranno utilizzati per la predisposizione della dichiarazione dei redditi precompilata.

I dati relativi alle Certificazioni Uniche dei lavoratori autonomi possono essere inviate all’Agenzia delle Entrate insieme al modello 770/2023 entro il 31 ottobre prossimo.

Entro la data in calendario del 16 marzo, invece, il modello deve essere consegnato al lavoratore (sia per i lavoratori dipendenti che per i lavoratori autonomi).

Scadenze fiscali 16 marzo 2023: invio dati delle spese detraibili per il modello 730 precompilato

In vista della predisposizione del modello 730 precompilato, il 16 marzo 2023 è prevista un’altra scadenza.

Si tratta dell’invio telematico dei dati delle spese detraibili sostenute dai contribuenti.

Sono interessati dall’adempimento i soggetti terzi, dagli amministratori di condominio ai veterinari. Tali soggetti devono provvedere alla trasmissione all’Agenzia delle Entrate del flusso dei dati relativo alle spese che saranno utilizzate per la messa a punto della dichiarazione dei redditi precompilata.

La scadenza stabilita al primo giorno della seconda metà del mese è relativa ai seguenti adempimenti:

  • Comunicazione all’Anagrafe Tributaria dei dati relativi agli interessi passivi per contratti di mutuo;
  • Comunicazione all’Anagrafe Tributaria dei dati relativi ai contributi previdenziali e assistenziali;
  • Comunicazione all’Anagrafe Tributaria dei dati relativi ai contratti assicurativi e ai premi assicurativi;
  • Comunicazione all’Anagrafe Tributaria dei dati relativi alla previdenza complementare;
  • Comunicazione all’Anagrafe Tributaria dei dati relativi alle spese sanitarie rimborsate;
  • Comunicazione all’Anagrafe Tributaria dei dati riferiti all’anno precedente relativi alle spese funebri;
  • Comunicazione all’Anagrafe Tributaria dei dati riferiti all’anno precedente relativi alle spese universitarie;
  • Comunicazione spese di ristrutturazione e riqualificazione energetica in condominio;
  • Veterinari: comunicazione al Sistema TS dei dati relativi alle spese veterinarie sostenute dalle persone fisiche nell’anno 2022;
  • Comunicazione all’Anagrafe Tributaria dei dati relativi alle erogazioni liberali in denaro deducibili e detraibili eseguite nell’anno precedente da persone fisiche;
  • Comunicazione all’Anagrafe Tributaria dei dati riguardanti le spese relative alle rette per la frequenza degli asili nido, pubblici e privati.

Scadenze fiscali 16 marzo 2023: versamento del saldo IVA

Le scadenze previste per il 16 marzo non si esauriscono con quelle già trattate. Nello stesso giorno dei termini indicati in precedenza cade quello per il versamento del saldo IVA emerso dalla dichiarazione annuale.

Come di consueto il pagamento dovrà essere effettuato tramite modello F24, inserendo il codice tributo 6099 - “Versamento IVA sulla base della dichiarazione annuale”.

Così come per gli altri anni, il saldo IVA 2023 potrà essere corrisposto in un’unica soluzione oppure versato a rate.

Nel caso della rateizzazione l’ammontare dell’imposta a debito viene maggiorato dello 0,33 per cento al mese per ciascuna delle rate successive alla prima, che deve essere versata entro la scadenza indicata.

È prevista, inoltre, la possibilità di spostare in avanti il pagamento IVA, fino al termine per i versamenti delle imposte sui redditi.

Per tale differimento dovrà essere corrisposta la maggiorazione dello 0,40 per cento per ciacun mese successivo alla scadenza in calendario il 16 marzo 2023.

Scadenze fiscali 16 marzo 2023: in programma anche la tassa annuale vidimazione libri sociali

Un altro tra gli appuntamenti con il Fisco del 16 febbraio 2023 è il versamento della tassa di vidimazione dei libri sociali.

L’obbligo di versamento interessa le società di capitali, chiamate a versare un importo che varia a seconda del capitale sociale.

L’ammontare che deve essere corrisposto è riportato nella tabella riassuntiva.

Capitale sociale Tassa da pagare
inferiore o uguale a 516.456,90 euro 309,87 euro
maggiore di 516.456,90 euro 516,46 euro

Se la variazione del capitale è successiva al 1° gennaio, la variazione della tassa di vidimazione dei libri sociali si concretizza a partire dal periodo d’imposta successivo.

Scadenze fiscali 16 marzo 2023: adempimenti periodici IVA, IRPEF e INPS

Ultima tra le scadenze del 16 marzo 2023 è quella che riguarda i sostituti d’imposta.

Come di consueto i contribuenti titolari di partita IVA dovranno provvedere agli adempimenti periodici relativi all’imposta sul valore aggiunto, all’IRPEF e al versamento dei contributi INPS.

In merito all’imposta sul reddito delle persone fisiche, i soggetti dovranno effettuare il versamento delle ritenute alla fonte e dei contributi relativi al mese di febbraio 2023.

Tale versamento è relativo alle ritenute alla fonte operate su:

  • redditi di lavoro dipendente e assimilati corrisposti nel mese precedente. Oltre alle ritenute il sostituto d’imposta deve versare anche le addizionali comunali e regionali;
  • redditi di lavoro autonomo corrisposti nel mese precedente, provvigioni per rapporti di commissione, di agenzia, di mediazione e di rappresentanza corrisposte nel mese precedente.

Per il pagamento dell’imposta si dovrà utilizzare il modello F24, inserendo il codice tributo 1040, con periodo di competenza 02/2023.

Con lo stesso modello possono essere pagati i contributi INPS dovuti dal datore di lavoro e relativi alle retribuzioni erogate nel mese precedente.

I contribuenti IVA con obbligo mensili devono infine provvedere al versamento dell’imposta dovuta per il mese di febbraio, utilizzando ancora una volta il modello F24 con modalità telematiche.

Il codice tributo da indicare è 6002, relativo al “versamento Iva mensile febbraio”.

Scadenze fiscali 27 marzo 2023: invio elenchi intrastat per contribuenti con obbligo mensile

In calendario il 27 marzo 2023 c’è l’invio degli elenchi intrastat.

La scadenza riguarda esclusivamente gli operatori intracomunitari con obbligo mensile, i quali dovranno trasmettere telematicamente i dati relativi alle operazioni intracomunitarie realizzate nel mese di febbraio.

Come di consueto l’adempimento può essere effettuato scegliendo tra una doppia modalità:

  • in via telematica tramite il Servizio Telematico Doganale E.D.I. (Electronic Data Interchange), dell’Agenzia delle Dogane;
  • telematicamente tramite l’apposito servizio dell’Agenzia delle Entrate.

Scadenze fiscali 31 marzo 2023: comunicazione alle Entrate della cessione del credito dei bonus edilizi

Protagonisti della fine del mese di marzo 2023 sono i bonus edilizi. Entro il 31 marzo 2023 deve essere inviata all’Agenzia delle Entrate la comunicazione relativa alla cessione del credito dei bonus edilizi.

Il termine originario del 16 marzo è stato infatti oggetto di proroga per effetto della misura contenuta nella legge di conversione del decreto Milleproroghe, che ha ricevuto il via libera definitivo da parte della Camera il 23 febbraio scorso.

Tale comunicazione è relativa sia alla cessione del credito sia allo sconto in fattura per gli importi relativi alle spese sostenute nel 2022.

In linea di massima la comunicazione deve essere inviata all’Agenzia delle Entrate entro il 16 marzo dell’anno successivo a quello di sostenimento della spesa agevolata, dal beneficiario della detrazione o dall’amministratore del condominio.

La scadenza sarà riproposta anche il prossimo anno anche se i contribuenti chiamati all’adempimento saranno di gran lunga di meno, dopo lo stop del Governo alla cessione del credito e allo sconto in fattura, previsto dal decreto 11/2023.

Scadenze fiscali 31 marzo 2023: invio elenchi intrastat per contribuenti con obbligo mensile

L’ultimo appuntamento in calendario riguarda ancora una volta i bonus edilizi e, nello specifico, il superbonus 110 per cento.

Dopo la proroga, infatti, la scadenza per la comunicazione all’Agenzia delle Entrate dei crediti relativi alle spese sostenute nel 2022 si è allineata al termine per le unifamiliari.

Tra i contribuenti che potranno continuare a beneficiare della detrazione introdotta dal decreto Rilancio nella misura massima del 110 per cento ci sono i proprietari di villette unifamiliari che hanno raggiunto il 30 per cento dei lavori entro lo scorso 30 settembre 2022.

Per tali contribuenti la scadenza precedente per la chiusura dei lavori, fissata al 31 dicembre 2022, è stata prorogata dal decreto Aiuti quater al 31 marzo 2023.

Per i soggetti in questione c’è un ultimo mese a disposizione per terminare gli interventi relativi alla maxi agevolazione.

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