Decreto Flussi 2025: oltre 50.000 posti ancora disponibili

Francesco Rodorigo - Leggi e prassi

Ci sono ancora molti posti disponibili nell’ambito del decreto Flussi 2025. A differenza degli anni passati, complici le restrizioni, le quote non sono state prenotate tutte nei click day

Decreto Flussi 2025: oltre 50.000 posti ancora disponibili

C’è ancora tempo fino al 31 dicembre per inviare la domanda di nulla osta per l’ingresso in Italia di lavoratori e lavoratrici non comunitarie.

I click day di febbraio non hanno portato all’esaurimento delle quote disponibili come sempre accadeva in passato.

Sono ancora circa 53.000 i posti disponibili per stagionali assistenza familiare come riporta il Sole24Ore che ha avuto accesso ai dati ministeriali sulle domande presentate fino al 18 marzo 2025.

Decreto Flussi 2025: oltre 50.000 posti ancora disponibili

Il 5, il 7 e il 12 febbraio sono andati in scena i click day per l’invio delle domande di nulla osta nell’ambito del decreto flussi 2025.

La procedura, come noto, permette l’ingresso in Italia di cittadini e cittadine non comunitarie per motivi di lavoro, previa richiesta da parte dei datori di lavoro.

Quest’anno, a differenza di quelli passati, ci sono stati diversi click day a seconda delle diverse tipologie di lavoratori e lavoratrici richieste con l’obiettivo di potenziare controlli e sono state introdotte numerose restrizioni.

Per il 2025 è stato previsto l’ingresso in Italia di 181.450 lavoratori e lavoratrici, a cui si aggiunge l’ingresso fuori quota di 10.000 addetti all’assistenza familiare e socio-sanitaria (aiuto ad anziani over 80 e disabili). Quest’anno sono extra quote anche le conversioni dei permessi di soggiorno stagionali in permessi di lavoro subordinato e gli ingressi successivi allo svolgimento di percorsi di formazione nel Paese d’origine.

Al 18 marzo 2025, come riporta il Sole24Ore, le domande di nulla osta inviate sono state quasi 174.000. Una calo drastico rispetto alle oltre 702.000 dell’anno scorso quando le quote disponibili erano 151.000.

A livello regionale il calo è evidente soprattutto in Campania (che comunque resta la regione con il maggior numero di domande): dalle 231.000 del 2024 si è passati alle 34.000 del 2025, una diminuzione dell’85 per cento.

Per quanto riguarda i settori interessati, quelli con più richieste sono come prevedibile quelli dell’agricoltura, dell’assistenza familiare e dell’edilizia. I posti per colf e badanti sono andati subito esauriti mentre per il lavoro stagionale e per quello non stagionale le quote sono sufficienti e in alcuni casi risultano ancora disponibili.

I click day di febbraio dunque non hanno esaurito i posti disponibili come accaduto in passato. Ad essere ancora disponibili sono ancora:

  • 44.145 posti residui per addetti stagionali;
  • 370 per lavoratori subordinati non stagionali;
  • 9.053 per l’assistenza familiare e socio-sanitaria a disabili o ad anziani over 80.

Attenzione però perché per il settore turistico-alberghiero è previsto un altro click day il 1° ottobre, per il quale è stato riservato il 30 per cento della quota totale destinata al settore. La precompilazione delle domande potrà avvenire dal 1° al 31 luglio 2025.

Ricordiamo che è possibile ancora presentare la domanda di nulla osta. C’è tempo fino al 31 dicembre 2025 o fino all’esaurimento dei posti rimasti.

Decreto Flussi: potenziati controlli e verifiche

Come detto, il DL n. 145/2024 ha introdotto una serie di restrizioni rispetto agli anni passati, a partire dal limite di 3 richieste di nulla osta per i datori di lavoro qualificati come utenti privati.

Inoltre, è stato introdotto l’obbligo, da parte del datore di lavoro, di conferma della domanda di nulla osta.

La conferma dovrà avvenire entro 7 giorni dalla ricezione (via PEC) della comunicazione di avvenuta conclusione degli accertamenti.

Se da un lato le restrizioni e i maggiori controlli sembrano aver dato i loro frutti, dall’altro la procedura rischia di allungare i tempi per l’effettiva disponibilità di manodopera alle aziende.

Il decreto Flussi ha anche escluso dalla procedura automatica di rilascio dei nulla osta le domande relative ai cittadini di Bangladesh, Pakistan e Sri Lanka, e poi anche il Marocco, ovvero i Paesi da cui proviene la maggior parte dei lavori e delle lavoratrici. Ne consegue che le domande dovranno essere controllate una alla volta e ci vorrà del tempo.

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