Arrivano le istruzioni dell'Agenzia delle Entrate sulla sanatoria degli errori formali prevista dalla Legge di Bilancio 2023: dall'ambito di applicazione alle modalità di pagamento delle somme dovute, passando per la rimozione di omissioni o irregolarità. Tutti i dettagli nel provvedimento numero 27629 del 30 gennaio
Le novità della tregua fiscale assumono contorni sempre più concreti e anche sulla sanatoria degli errori formali 2023 arrivano le istruzioni dell’Agenzia delle Entrate.
In quali casi è possibile procedere con la regolarizzazione delle violazioni formali? Come deve essere effettuato il pagamento di 200 euro e la rimozione di omissioni o irregolarità? Sono queste alcune delle domande a cui risponde il provvedimento numero 27629 del 30 gennaio.
Sanatoria errori formali 2023, le istruzioni delle Entrate: in quali casi si applica?
La possibilità di regolarizzare delle violazioni formali è stata prevista dalla Legge di Bilancio 2023: a definire i contorni della misura sono i commi da 166 a 173 dell’articolo 1. All’Agenzia delle Entrate il compito di definire modalità di attuazione e indicazioni per una corretta lettura della norma.
Tra le strade tracciate della tregua fiscale rientra anche il percorso per regolarizzare, per ciascun periodo d’imposta, le irregolarità, le infrazioni e le inosservanze di obblighi o adempimenti di natura formale commesse fino al 31 ottobre 2022.
A prescindere dal fatto che il responsabile sia il contribuente, il sostituto d’imposta, l’intermediario o qualsiasi altro soggetto tenuto ad adempimenti fiscalmente rilevanti, anche solo di comunicazione di dati.
Rientrano nel campo di applicazione della sanatoria degli errori formali le violazioni che possono essere oggetto di sanzioni amministrative da parte dell’Agenzia delle Entrate e che non hanno un impatto sulla determinazione della base imponibile e dell’imposta, ai fini IVA, IRAP, imposte sui redditi, relative addizionali e imposte sostitutive, ma anche sulla determinazione delle ritenute alla fonte e dei crediti d’imposta e sul relativo pagamento dei tributi.
“Più in generale, nella regolarizzazione rientrano comunque le violazioni formali a cui si applicano, anche mediante rinvio normativo, le sanzioni per i tributi (...)”.
Specifica il provvedimento dell’Agenzia delle Entrate del 30 gennaio 2023.
Sono esclusi dalla sanatoria degli errori formali le violazioni che riguardano i seguenti casi:
- norme tributarie che riguardano ambiti impositivi diversi da quelli appena indicati;
- oggetto di rapporto esaurito, vale a dire con procedimento concluso in modo definitivo al 1° gennaio 2023;
- oggetto di rapporto pendente al 1° gennaio 2023 ma con pronuncia giurisdizionale definitiva oppure con altre forme di definizione agevolata precedenti al versamento della prima rata della somma dovuta per la regolarizzazione.
Sono esclusi, inoltre, anche gli atti di contestazione o irrogazione delle sanzioni emessi nell’ambito di una collaborazione volontaria e i casi di emersione di
attività finanziarie e patrimoniali costituite o detenute fuori dal territorio dello Stato.
Qualche esempio pratico? Resta fuori dal perimetro di applicazione l’omessa presentazione delle dichiarazioni in materia di imposte sui redditi, IRAP o IVA, dal momento che l’omissione risulta rilevante ai fini della determinazione della base imponibile anche qualora non dovesse risultare un’imposta dovuta.
“Parimenti, non rientra nell’ambito di applicazione della regolarizzazione la violazione punita - in ragione del comportamento antigiuridico consistente nella deduzione di costi o spese sostenuti in relazione a beni o servizi non effettivamente scambiati o prestati - con la sanzione amministrativa dal 25 al 50 per cento dell’ammontare di tali componenti negativi indeducibili indicati nella dichiarazione dei redditi”.
Sanatoria errori formali 2023, le istruzioni su pagamento e rimozione delle violazioni
È il contribuente che sceglie quanti e quali periodi d’imposta regolarizzare. Dal punto di vista operativo è possibile beneficiare della sanatoria degli errori formali procedendo in due direzioni:
- con il versamento di una somma di 200 euro per ciascuno dei periodi d’imposta, indicati nel modello F24, a cui si riferiscono le violazioni formali:
- quando non si riferiscono ad un periodo d’imposta, si fa riferimento all’anno solare in cui sono state commesse;
- per i soggetti con periodo d’imposta non coincidente con l’anno solare, il versamento regolarizza le violazioni formali che si riferiscono al periodo d’imposta che termina nell’anno solare indicato nel modello F24;
- quando nell’anno solare terminano in date diverse più periodi d’imposta è necessario effettuare più versamenti;
- tramite la rimozione delle irregolarità o delle omissioni, fanno eccezione i casi in cui non sia possibile procedere o in cui non è necessario.
Anche su questi aspetti l’Agenzia delle Entrate fornisce delle istruzioni di dettaglio per i contribuenti che intendono mettersi in regola.
Il pagamento può essere effettuato in due modalità:
- in un’unica soluzione entro la scadenza del 31 marzo 2023;
- in due rate da 100 euro entro il 31 marzo 2023 e 2024.
Le indicazioni per la compilazione del modello F24 e il codice tributo da inserire saranno stabiliti con una risoluzione ad hoc da parte dell’Agenzia delle Entrate.
La rimozione di omissioni e irregolarità deve essere effettuata, invece, entro la scadenza del 31 marzo 2024.
Sul punto il provvedimento numero del 2023 specifica:
“Qualora il soggetto interessato non abbia effettuato per un giustificato motivo la rimozione di tutte le violazioni formali dei periodi d’imposta oggetto di regolarizzazione, la stessa comunque produce effetto se la rimozione avviene entro un termine fissato dall’ufficio dell’Agenzia delle entrate, che non può essere inferiore a trenta giorni; la rimozione va in ogni caso effettuata entro il predetto termine del 31 marzo 2024 in ipotesi di violazione formale constatata o per la quale sia stata irrogata la sanzione o comunque fatta presente all’interessato. L’eventuale mancata rimozione di tutte le violazioni formali non pregiudica comunque gli effetti della regolarizzazione sulle violazioni formali correttamente rimosse”.
Tutti i dettagli sulla sanatoria degli errori formali prevista dalla Legge di Bilancio 2023 sono contenuti nel testo integrale del documento.
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