Il decreto legge in materia fiscale, approvato dal Consiglio dei Ministri e pubblicato in Gazzetta Ufficiale, prevede un'altra proroga per la sanatoria del bonus ricerca e sviluppo. Il termine per il riversamento spontaneo passerà dal 30 novembre 2023 al 30 giugno 2024. Il termine per il riversamento passa al 16 dicembre 2024
Proroga al 30 giugno 2024 per la scadenza relativa alla sanatoria del bonus ricerca e sviluppo.
L’intervento è stato inserito nel decreto legge in materia fiscale, approvato nel Consiglio dei Ministri e pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 18 ottobre scorso.
Il nuovo rinvio riguarda diversi termini: la scadenza del 30 novembre 2023, termine già prorogato per il riversamento spontaneo del credito d’imposta relativo alle agevolazioni maturate nel periodo compreso tra il 2015 e il 2019.
Il termine per il riversamenti, che passa al 16 dicembre 2024.
Sanatoria bonus ricerca e sviluppo: altra proroga della scadenza al 30 giugno 2024
La scadenza per la restituzione spontanea del bonus ricerca e sviluppo, da parte di chi ha percepito il credito d’imposta indebitamente, sarà spostata dal 30 novembre 2023 al 30 giugno 2024.
La misura è inserita nel Decreto fiscale, il cui testo è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale lo scorso 18 ottobre.
Nello stesso Consiglio dei Ministri è arrivato il via libera anche al testo del disegno di Legge di Bilancio 2024, che rappresenta il punto di partenza dell’iter parlamentare e ricomprende diversi interventi tra i quali la conferma del taglio del cuneo fiscale, il rinnovo dei contratti della Pubblica Amministrazione, le misure di contribuzione per le lavoratici madri e l’innalzamento del tetto dei fringe benefit.
Il Decreto fiscale 2024, DL n. 145 del 2023, contiene invece al suo interno diverse misure tra le quali la proroga della sanatoria del bonus ricerca e sviluppo, prevista dall’articolo 5.
Il rinvio della scadenza si riferisce alle somme maturate in uno o più periodi di imposta da quello successivo al 31 dicembre 2014 e fino a quello in corso al 31 dicembre 2019, con utilizzo indebito in compensazione al 22 ottobre 2021.
Oltre alla scadenza è previsto anche il rinvio per il termine di riversamento, fissato al 16 dicembre 2024.
Il rinvio per provvedere alla restituzione delle somme senza l’applicazione di sanzioni e interessi non è infatti l’unico previsto nel decreto legge.
Sanatoria bonus ricerca e sviluppo: proroga di un anno per gli atti impositivi da parte dell’Agenzia delle Entrate
Le novità che interessano la sanatoria relativa al bonus ricerca e sviluppo non è l’unica prevista nel decreto legge collegato al disegno di Legge di Bilancio 2024.
Oltre allo slittamento in avanti per la scadenza del riversamento del credito d’imposta è infatti previsto il rinvio anche per il termine di decadenza per l’emissione degli atti impositivi da parte dell’Agenzia delle Entrate.
Sono interessati gli atti che riguardano i crediti, oggetto di regolarizzazione, utilizzati negli anni 2016 e 2017.
Il termine di decadenza sarà prorogato di un anno.
Tra le altre misure inserite nel Decreto fiscale 2024 ci sono anche l’anticipo del conguaglio di perequazione per l’anno 2023, relativo alle pensioni, e il rinvio della seconda rata di acconto delle imposte dirette per le persone fisiche con ricavi non superiori a 170.000 euro.
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