Rottamazione quater: tutti d’accordo sulla proroga che arriverà in Gazzetta Ufficiale come una riapertura

Rosy D’Elia - Dichiarazioni e adempimenti

La proroga della rottamazione quater arriverà, ormai, in Gazzetta Ufficiale sotto forma di riapertura dei termini: il tempo per il versamento della quinta rata, infatti, è già scaduto. Ma nonostante le incertezze e le attese, la riscrittura del calendario mette d'accordo la maggior parte di lettori e lettrici

Rottamazione quater: tutti d'accordo sulla proroga che arriverà in Gazzetta Ufficiale come una riapertura

La lunga attesa per la pubblicazione del decreto correttivo del concordato in Gazzetta Ufficiale trasforma la proroga della rottamazione quater in una riapertura dei termini: la scadenza per procedere con il versamento della quinta rata, infatti, era prevista per il 31 luglio, data ormai superata.

Nonostante le incertezze, le attese e le continue riscritture del calendario, la revisione della tabella di marcia mette (quasi) tutti e tutte d’accordo: c’è bisogno di più tempo per pagare e restare nel perimetro della definizione agevolata delle cartelle per la maggior parte dei lettori e delle lettrici che hanno partecipato al sondaggio sul tema.

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Rottamazione quater, (quasi) tutti d’accordo sulle novità attese in Gazzetta Ufficiale

Comunque la si chiami, proroga o riapertura dei termini, la nuova scadenza del 15 settembre per versare la rata della rottamazione quater è una buona notizia per l’83 per cento di coloro che hanno espresso la loro opinione sul tema.

L’esigenza di “non gravare il contribuente di oneri di pagamento aventi scadenze contestuali”, che è emersa dalla Commissione Finanze durante i lavori parlamentari di approvazione del decreto correttivo relativo al concordato preventivo, è concreta.

E anche se la proroga della rottamazione quater tarda ad arrivare in Gazzetta Ufficiale, per coloro che hanno aderito alla definizione agevolata delle cartelle quello che conta è avere una prospettiva più lunga.

La scadenza della quinta rata era in calendario per il 31 luglio, 5 agosto considerando il termine di tolleranza di cinque giorni, il decreto legislativo porterà al 15 settembre la data ultima per procedere con il pagamento, a cui allo stesso modo si applicheranno i canonici tempi supplementari previsti per i versamenti legati alla definizione agevolata delle cartelle.

Una proroga dopo l’altra per la rottamazione quater

Nel calendario delle scadenze della rottamazione quater l’unica data di scadenza rimasta inalterata è quella del 31 maggio.

Rottamazione quaterData di scadenza
Domanda di adesione Dal 30 aprile al 30 giugno 2023
Prima rata Dal 31 luglio al 31 ottobre
Seconda rata 30 novembre (Con riapertura dei termini della prima e seconda rata fino al 18 dicembre)
Terza rata Dal 28 febbraio al 15 marzo (Con riapertura dei termini per i decaduti)
Quarta rata 31 maggio
Quinta rata Dal 31 luglio al 15 settembre (da confermare)

La volatilità del calendario della rottamazione quater suggerisce due aspetti non trascurabili:

  • la difficoltà di stare al passo con il pagamento delle rate;
  • la volontà di concedere più tempo per non ridurre il perimetro della definizione agevolata delle cartelle.

Secondo i dati forniti sul 2023 dalla Corte dei Conti, nella prima fase di vita sono stati pagati 6,8 miliardi, ma 5,4 miliardi è risultato il valore delle rate scadute e non pagate.

E, nonostante sempre per la Corte dei Conti una “quota cospicua delle adesioni alla rottamazione” sia “semplicemente finalizzata a ritardare la riscossione coattiva”, le cifre sono eloquenti e danno un senso alle continue proroghe.

Come dimostra la posizione dei lettori e delle lettrici, l’incertezza normativa e la mutevolezza costante del calendario delle scadenze, elementi che in altre occasioni avrebbero generato reazioni del tutto diverse, non costituiscono un problema: l’importante è tenere in vita la rottamazione quater.

Ma dalla continua riscrittura del calendario un messaggio arriva chiaro: se ci sarà una prossima rottamazione, andrà costruita su nuovi schemi e basi più solide perché sia sostenibile per chi aderisce ed efficace per chi incassa.

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