Conservazione sostitutiva fatture elettroniche in scadenza il 31 gennaio

Emanuele Muzzi - Dichiarazioni e adempimenti

Il 31 gennaio 2025 scade il termine previsto per effettuare la conservazione sostitutiva dei documenti fiscali relativi all'anno 2023, dai registri contabili alle fatture elettroniche

Conservazione sostitutiva fatture elettroniche in scadenza il 31 gennaio

Entro il 31 gennaio i contribuenti dovranno effettuare la conservazione sostitutiva dei documenti fiscali relativi all’anno 2023.

La scadenza è fondamentale soprattutto per quanto riguarda l’archiviazione delle fatture elettroniche.

Si ricorda infatti che chi non rispetta l’adempimento incorre in sanzioni pecuniarie, in quanto la conservazione della documentazione fiscale, da effettuarsi mediante appositi strumenti informatici, non è un’opzione, ma un obbligo stabilito per legge.

Conservazione sostitutiva fatture elettroniche in scadenza il 31 gennaio

La scadenza per rispettare l’obbligo di conservazione sostitutiva dei documenti fiscali è fissata al 31 gennaio 2025.

L’adempimento riguarda la documentazione relativa all’anno 2023, comprese fatture elettroniche emesse e ricevute, il cui obbligo di conservazione è stabilito dall’articolo 39 del DPR n. 633/1972.

In particolare la procedura è regolamentata dal CAD e permette di avere disponibile la documentazione fiscale nel tempo, consentendo in ogni momento il recupero dell’originale.

La data entro la quale provvedere alla conservazione sostitutiva è legata alla dichiarazione dei redditi, in quanto il processo deve essere completato entro tre mesi dalla scadenza della presentazione di quest’ultima.

Poiché la dichiarazione dei redditi doveva essere presentata entro il 31 ottobre 2024, il termine per adempiere alla conservazione sostitutiva scade il 31 gennaio 2025.

Si ricorda che tale procedura può essere effettuata anche accedendo alla propria area riservata relativa alla fatturazione elettronica all’interno del sito dell’Agenzia delle Entrate.

Il servizio messo a disposizione dall’AdE è gratuito, tuttavia i contribuenti possono decidere di conservare le fatture elettroniche anche privatamente attraverso società terze che prestino questa tipologia di servizio.

Conservazione sostitutiva fatture elettroniche: le sanzioni per chi non rispetta la scadenza del 31 gennaio

Per chi non dovesse rispettare la scadenza del 31 gennaio per quanto riguarda l’obbligo della conservazione sostitutiva della documentazione fiscale, si ricorda che si incorre in sanzioni pecuniarie.

In particolare, il provvedimento che disciplina questa tipologia di violazione è l’articolo 1, comma 1, del decreto legislativo n. 471/1997, il quale prevede che:

Chi non tiene o non conserva secondo le prescrizioni le scritture contabili, i documenti e i registri previsti dalle leggi in materia di imposte dirette e di imposta sul valore aggiunto ovvero i libri, i documenti e i registri, la tenuta e la conservazione dei quali è imposta da altre disposizioni della legge tributaria, è punito con la sanzione amministrativa da euro 1.000 a euro 8.000”.

Inoltre, si ricorda che chi non provvede alla conservazione della documentazione fiscale, in caso di accertamento non potrà esibire alcun documento che non sia stato conservato seguendo le norme vigenti.

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