Arriva l'ufficialità sulla notizia della proroga, o per meglio dire della riapertura dei termini, per la presentazione della domanda di accesso alla rottamazione quater, le novità riguardano anche chi ha già presentato la richiesta di adesione: c'è tempo fino alla scadenza del 30 giugno per apportare eventuali modifiche
Come annunciato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze lo scorso 21 aprile, la scadenza per la presentazione della domanda di accesso alla rottamazione quater passa al 30 giugno.
La proroga diventa ufficiale con il Decreto Legge approvato nel Consiglio dei Ministri del 4 maggio 2023. Ma, di fatto, si mette nero su bianco una riapertura dei termini.
Più tempo viene concesso non solo a chi non aveva presentato la richiesta di adesione alla definizione agevolata entro il termine originario del 30 aprile, ma anche a chi ha necessità di aggiustare il tiro sulla dichiarazione di adesione già inoltrata con una domanda sostitutiva o integrativa.
Rottamazione quater: fino alla scadenza del 30 giugno domanda sostitutiva o integrativa
Tra polemiche e ritardi, la proroga per la presentazione della domanda di accesso alla rottamazione quater porta la scadenza da rispettare al 30 giugno.
Inserita tra le misure della tregua fiscale prevista dalla Legge di Bilancio 2023, permette di definire in maniera agevolata i debiti contenuti nei carichi affidati all’Agente della riscossione dal 1° gennaio 2000 al 30 giugno 2022, anche nel caso in cui siano stati già oggetto di precedenti rottamazioni delle cartelle.
Sarà possibile, quindi, versare in un’unica soluzione o in 18 rate le somme dovute a titolo di capitale, le spese per le procedure esecutive e i diritti di notifica, senza invece corrispondere le somme affidate all’Agente della riscossione a titolo di interessi e sanzioni, interessi di mora e il cosiddetto aggio. Si sposta anche la data da segnare in calendario per il primo pagamento: passa dal 31 luglio al 31 ottobre 2023.
Ed è proprio in fase di domanda che si scelgono le modalità di pagamento e si indicano le cartelle a cui applicare i benefici della tregua fiscale.
Come specificato dall’Agenzia delle Entrate Riscossione nelle prime istruzioni per l’accesso alla rottamazione quater, fino alla scadenza prevista per la presentazione delle richieste di adesione, è possibile aggiustare il tiro intervenendo su quanto già inviato.
La nuova scadenza del 30 giugno 2023, quindi, permette anche a chi ha riscontrato errori o lacune nella domanda inviata di rimediare.
Rottamazione quater: come inviare la domanda integrativa o sostitutiva
Nel caso in cui il contribuente torni sui suoi passi per inserire nuovi carichi non presenti nella dichiarazione di adesione inviata, sarà integrata la prima richiesta.
Al contrario, se le modifiche riguardano gli stessi carichi indicati in prima battuta, la domanda più recente sostituirà la precedente.
Per presentare una richiesta integrativa o sostitutiva entro i nuovi termini previsti, è necessario seguire le regole previste per il primo invio.
Per i contribuenti che intendono beneficiare della definizione agevolata delle cartelle, l’Agenzia delle Entrate Riscossione ha messo a disposizione un apposito servizio online, accessibile in due modi:
- in area pubblica, senza necessità di pin e password, ma allegando la documentazione utile per il riconoscimento;
- in area riservata, accedendo con SPID, CIE o CNS.
Gli stessi canali potranno, poi, essere utilizzati anche da chi procede con la prima richiesta di accesso alla rottamazione quater, sempre entro la nuova scadenza del 30 giugno 2023.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Rottamazione quater: domanda sostitutiva o integrativa entro la nuova scadenza del 30 giugno 2023