Rottamazione bis: tutte le novità per vecchie e nuove cartelle 2017

Redazione - Dichiarazioni e adempimenti

Rottamazione bis cartelle esattoriali Equitalia e Agenzia Entrate Riscossione: di seguito la guida alle novità introdotte dal DL fiscale 148 collegato alla Legge di Bilancio 2018 e tutte le scadenze per rate e invio della domanda.

Rottamazione bis: tutte le novità per vecchie e nuove cartelle 2017

Rottamazione cartelle esattoriali bis: il decreto fiscale collegato alla Legge di Bilancio 2018 ha introdotto la possibilità di presentare domanda sia per i debiti del 2016 che per quelli affidati all’Agente di riscossione dal 1° gennaio al 30 settembre 2017.

Come noto, la nuova rottamazione delle cartelle consente da un lato di non decadere dalla precedente rottamazione e dall’altro di presentare domanda anche per i ruoli affidati nel 2017. L’obiettivo del Governo è di reperire con la rottamazione bis delle cartelle una cifra pari ad un miliardo di euro.

Sono molte le novità introdotte dal Governo con il decreto legge fiscale collegato alla Legge di Bilancio 2018 ed è proprio la proroga rottamazione delle cartelle esattoriali uno dei punti forti.

Come già ribadito, infatti, alla possibilità di presentare domanda anche per le cartelle del 2017, la nuova normativa introduce una remissione alla rottamazione per chi non ha pagato le rate della precedente definizione agevolata entro le scadenze di luglio e settembre 2017.

Non solo: secondo le nuove regole introdotte con il DL fiscale 2018, la rottamazione delle cartelle sarà estesa anche ai contribuenti non in regola col pagamento dei piani di rateizzazione attivi al 24 ottobre 2016, in precedenza esclusi dalla possibilità di pagare il debito con lo sconto di sanzioni e interessi di mora.

Cerchiamo di seguito di fare il punto su tutte le novità introdotte con la proroga della rottamazione bis per chi non ha pagato le rate in tempo, per i contribuenti non in regola con i piani di rateizzazione e per chi ha ricevuto cartelle esattoriali fino al 30 settembre 2017.

Rottamazione bis: tutte le novità per vecchie e nuove cartelle 2017

Il decreto legge fiscale collegato alla Legge di Bilancio 2018 ha introdotto quella che media e stampa di settore hanno rinominato la rottamazione bis delle cartelle Equitalia e Agenzia Entrate Riscossione.

Sono principalmente tre le novità introdotte in merito alla possibilità di rottamare le cartelle esattoriali:

  • rottamazione cartelle notificate entro il 30 settembre 2017 (il DL 193/2016 prevedeva la possibilità di definizione agevolata per i ruoli notificati fino al 31 dicembre 2016);
  • possibilità per i contribuenti di pagare le rate scadute a luglio e settembre 2017 relativamente alla precedente rottamazione Equitalia introdotta con il DL 193/2016 e non decadere dalla definizione agevolata dei ruoli;
  • possibilità per i contribuenti con piani di rateizzazione attivi al 24 ottobre 2016 e non in regola con il pagamento delle rate di pagare l’importo dovuto e di presentare domanda di rottamazione bis delle cartelle Equitalia.

Ecco i dettagli di ciascuna delle novità introdotte con il decreto fiscale 2018.

Rottamazione bis cartelle esattoriali notificate fino al 30 settembre 2017: domande e regole pagamento

Il decreto fiscale collegato alla Legge di Bilancio 2018 ha introdotto la rottamazione bis delle cartelle esattoriali affidate all’agente della riscossione fino al 30 settembre 2017.

Si tratta in sostanza dei ruoli affidati ad Equitalia fino al mese di giugno e a partire dal 1° luglio 2017 dall’Agenzia Entrate Riscossione.

La domanda per accedere alla nuova rottamazione delle cartelle esattoriali di Equitalia e AER dovrà essere presentata entro il 15 maggio 2018 e si potrà effettuare il pagamento delle somme dovute con lo stralcio di sanzioni e interessi di mora.

Il pagamento della rottamazione potrà essere effettuato in un massimo di cinque rate di pari importo secondo le seguenti scadenze:

  • I rata entro luglio 2018;
  • II rata entro settembre 2018;
  • III rata entro ottobre 2018;
  • IV rata entro novembre 2018;
  • V e ultima rata entro febbraio 2019.

Rate rottamazione Equitalia luglio e settembre 2017 non pagate: scadenza e remissione in termini

Una delle novità più controverse e criticate consiste nella possibilità di remissione in termini per i contribuenti che, dopo aver presentato domanda di rottamazione delle cartelle Equitalia notificate entro il 31 dicembre 2016 non hanno pagato le rate entro i termini previsti.

Secondo quanto previsto dal DL fiscale 2018, i contribuenti che non hanno pagato le rate in scadenza a luglio e settembre 2017 potranno mettersi in regola e non decadere dalla rottamazione delle cartelle Equitalia.

Viene infatti consentito ai debitori di versare l’importo delle due rate scadute e non pagate entro il mese di luglio o settembre 2017 entro il 30 novembre 2017.

Nel comunicato stampa pubblicato dal Governo si legge che:

“In questo modo i contribuenti che per errori, disguidi o mancanza di liquidità non avevano potuto effettuare i versamenti vengono riammessi alla ‘rottamazione’ senza ulteriore addebito”.

Rottamazione cartelle anche per contribuenti non in regola con piani di dilazione al 24 ottobre 2016

Ultima e importante novità riguarda la possibilità di presentare domanda di rottamazione delle cartelle anche per i contribuenti che, in precedenza, si erano visti negare la possibilità di definizione agevolata.

In particolare si tratta di quei contribuenti non in regola con il pagamento delle rate, in scadenza al 31 dicembre 2016, relativamente ai piani di dilazione in essere al 24 ottobre 2016.

In questo caso è ammessa la possibilità di adesione alla rottamazione pagando le rate non corrisposte entro il 31 maggio 2018, previa presentazione di domanda all’Agenzia delle Entrate Riscossione entro il 31 dicembre 2017.

Rottamazione bis cartelle esattoriali: dubbi e criticità del condono tombale dei debiti fiscali

Fermo restando l’obiettivo del Governo che è essenzialmente quello di far cassa, la proroga della rottamazione delle cartelle Equitalia porta con sé molti dubbi e criticità.

Più volte abbiamo sottolineato come la prassi del condono fiscale dovrebbe essere adottata soltanto in situazioni di estrema emergenza e, in linea generale, soltanto sporadicamente. Questo, almeno, in un Paese “normale”, cosa ben diversa da quanto fatto dal Governo Renzi-Gentiloni.

La rottamazione bis delle cartelle Equitalia ha del paradossale e, se l’effetto positivo sarà senza dubbio quello di far rientrare liquidità nelle casse dello Stato, la conseguenza sarà il disincentivo alla correttezza fiscale.

Ricordate l’avviso che campeggiava sul sito dell’Agenzia delle Entrate in prossimità delle scadenze per il versamento delle rate della rottamazione delle cartelle Equitalia?

“Il DL 193/2016 stabilisce, in caso di mancato pagamento della prima o unica rata della definizione agevolata, la perdita dei relativi benefici previsti e, di conseguenza, la ripresa delle procedure di riscossione”

Secondo quanto previsto dall’art. 11 del DL 193/2016 il mancato pagamento entro la scadenza prevista non soltanto avrebbe comportato la perdita dei benefici della rottamazione, ma anche l’impossibilità di rateizzazione del debito, ritornato nelle mani dell’Ente di Riscossione.

Una “minaccia” neanche troppo velata per i contribuenti, chiamati a rispettare in maniera scrupolosa le scadenza per il versamento delle rate di rottamazione delle cartelle Equitalia. Fino a venerdì, quando il Governo ha smentito se stesso.

Una possibilità che di certo farà piacere a quei contribuenti in crisi di liquidità ma che non può far altro che avvallare tutta quella serie di atteggiamenti scorretti di chi, per qualsiasi ragione, non paga le imposte dovute in tempo e, parallelamente, scoraggiare chi nonostante le numerose difficoltà economiche rispetta le regole fiscali di uno Stato allo sbando.

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