Arriva la riforma dei giochi online. Dopo l’approvazione da parte del Consiglio dei Ministri, il decreto legislativo con il riordino del settore, dalle concessioni alla tutela dei giocatori è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale, le principali novità
In vigore da oggi la riforma dei giochi pubblici, in particolare quelli a distanza.
Il riordino delle disposizioni vigenti in materia di giochi è previsto dal nuovo decreto legislativo approvato dal Consiglio dei Ministri e pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 3 aprile.
Le principali novità interessano sia le concessioni per i giochi a distanza, gestite dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, sia le reti telematiche e i punti vendita di ricariche.
Le misure si focalizzano anche sulla tutela della salute del giocatore, con misure volte a prevenire disturbi patologici del comportamento o forme di ludopatia.
Gioco online: maggiori tutele per i giocatori, la riforma approvata in Consiglio dei Ministri
Dopo l’approvazione definitiva da parte del Consiglio dei Ministri nella riunione dello scorso 11 marzo, il decreto legislativo per il riordino del settore dei giochi, con particolare attenzione a quelli a distanza, cioè dove il gioco si svolge in modalità interattiva attraverso una piattaforma su internet, in tv o al telefono, è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 78 del 3 aprile.
L’intervento è previsto dalla legge delega per l’attuazione della riforma fiscale che, all’articolo 15, dispone il riordino delle disposizioni vigenti in materia di giochi pubblici.
Il Dlgs n. 41/2024 si sofferma in primo luogo sui principi ordinamentali del gioco in Italia e nell’UE, con particolare attenzione alla legalità, alla responsabilità e alla trasparenza, per poi analizzare la disciplina delle concessioni per i giochi a distanza, gestite dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli.
La durata massima della concessione è fissata a 9 anni, con esclusione del rinnovo. I soggetti che partecipano alla gara pubblica devono rispettare specifici requisiti e condizioni. Per l’ingresso il canone è fissato a 7 milioni di euro.
Sempre in ottica di legalità, per assicurare la tracciabilità dei flussi finanziari e prevenire infiltrazioni criminali e riciclaggio, i concessionari autorizzati alla raccolta a distanza dei giochi pubblici sono obbligati a tracciare tutti i riversamenti e le vincite e i compensi spettanti ai soggetti operanti nella propria rete.
Per quanto riguarda poi le reti telematiche e i punti vendita di ricariche, i soggetti titolari e gestori sono tenuti ad iscriversi all’apposito albo che sarà istituito e tenuto dall’Agenzia.
L’iscrizione all’albo è un presupposto e una condizione necessaria ed essenziale per lo svolgimento dell’attività ed è subordinata al pagamento preventivo di un importo annuale pari a 100 euro.
Il mancato pagamento anche di una sola annualità del predetto importo comporta la decadenza dall’iscrizione all’albo.
Tutela dei giocatori online: lotta alla ludopatia, le novità della riforma
Il decreto legislativo con la riforma dei giochi online si sofferma anche sulla tutela e sulla protezione dei consumatori, dei giocatori.
L’obiettivo della disciplina, si legge nel testo, è quello di proteggere la salute dei giocatori tramite misure idonee per prevenire ogni modalità di gioco che possa portare a disturbi patologici del comportamento o a forme di ludopatia.
Un obiettivo che sarà perseguito con strumenti innovativi tra cui l’uso dell’intelligenza artificiale. L’andamento delle attività di gioco sarà monitorato da un apposita “Consulta permanente dei giochi pubblici ammessi in Italia”.
Alcuni degli interventi previsti per tutelare e proteggere il giocatore riguardano:
- la presenza di misure di autolimitazione al gioco in termini di tempo, spesa e perdita di denaro, tra cui il limite massimo di 100 euro settimanali per la ricarica del conto di gioco, da pagare esclusivamente con mezzi tracciabili;
- l’introduzione di messaggi automatici durante il gioco che evidenziano la durata dello stesso, garantendo inoltre informazioni in tempo reale ai giocatori sui livelli di spesa, al superamento di un determinato limite preimpostato;
- la presenza nei siti di gioco di contenuti obbligatori di informazione sul gioco.
Il concessionario dei giochi, inoltre, è tenuto ad investire annualmente una somma pari allo 0,2 per cento dei suoi ricavi netti per anno (comunque non superiore a 1 milione di euro) in campagne informative oppure in iniziative di comunicazione responsabile.
Il decreto, infine, prevede l’introduzione di un apposito regolamento finalizzato a contrastare l’offerta di gioco a distanza senza concessione.
Per tutti i dettagli si rimanda al testo integrale del Dlgs n. 41/2024, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Gioco online: arriva la riforma con maggiori tutele per i giocatori