Riforma fiscale, dall’IRPEF 2024 alla compliance: le novità approvate in via definitiva

In extremis si va verso l’approvazione della Legge di Bilancio 2024, in extremis si costruisce il nuovo Fisco per il prossimo anno con l’approvazione in via definitiva di 4 decreti legislativi utili per dare forma concreta alla riforma fiscale.

Le novità si mettono nero su bianco in via ufficiale dopo il botta e risposta tra Commissioni Parlamentari e Governo sui testi adottati in esame preliminare. Ma a che punto sono i lavori di attuazione? Una panoramica.

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Riforma fiscale, le novità in via di approvazione definitiva: dall’IRPEF alla compliance

I tempi stringono e non solo la Legge di Bilancio deve essere approvato entro fine anno, anche le novità che compongono il nuovo Fisco richiedono un via libera definitivo entro il 31 dicembre per diventare operative dal 2024.

Ed è per questo che sul tavolo del Consiglio dei Ministri di ieri, 28 dicembre 2023, sono arrivati ben 4 testi dei decreti legislativi di attuazione per essere adottati in via definitiva, dopo l’esame e le osservazioni delle Commissioni parlamentari che, in molti casi, sono state recepite:

• IRPEF 2024 con tre aliquote e altre novità sulle imposte sui redditi;
• adempimento collaborativo;
• contenzioso tributario;
• Modifiche allo Statuto dei diritti del contribuente;

Dopo lo stop ricevuto nella riunione del 19 dicembre, per la necessità di verificare il coordinamento con le novità della Legge di Bilancio 2024, arriva anche il via libera sul provvedimento che ridisegna l’IRPEF del prossimo anno.

Si passerà da quattro a tre aliquote con un risparmio che arriva fino a un massimo di 260 euro all’anno, le revisione del sistema di calcolo viene introdotta anche per non neutralizzare i benefici che derivano dal taglio del cuneo fiscale e contributivo che la prossima Manovra confermerà fino a un massimo del 7 per cento per tutto il prossimo anno.

Le novità toccheranno anche le detrazioni con la previsione di un taglio di 260 euro per i redditi oltre i 50.000 euro, ad eccezione di alcune spese come quelle sanitarie che continueranno a dare diritto allo sconto IRPEF in misura piena. Con le novità introdotte dopo l’esame parlamentare si salvano anche le donazioni.

“Per garantire il massimo sostegno alle organizzazioni non lucrative di utilità sociale (ONLUS), alle associazioni che si occupano di iniziative umanitarie (religiose o laiche) e agli enti del terzo settore, anche in considerazione delle osservazioni in merito formulate dalle competenti Commissioni parlamentari, il Consiglio dei Ministri ha deliberato di modificare il testo approvato in esame preliminare nella parte relativa alle disposizioni di revisione della detrazione dall’imposta lorda, spettante per l’anno 2024, per le erogazioni liberali a favore di tali soggetti. Anche nel 2024, quindi, le donazioni effettuate verso questi soggetti non saranno sottoposte alla decurtazione di 260 euro, che rimane invece ferma per le erogazioni liberali in favore dei partiti politici”.

Si legge nel comunicato stampa del Governo diffuso nella serata del 28 dicembre.

Riforma fiscale, le novità in via di approvazione definitiva: IRPEF e non solo

Ma l’IRPEF non è l’unico capitolo della riforma fiscale che chiede una risposta immediata e definitiva prima della fine dell’anno.

Attualmente sono otto i provvedimenti già messi neri su bianco, ma per diventare concrete le novità devono seguire un preciso iter: dopo l’ok del Consiglio dei Ministri, passano al vaglio delle commissioni parlamentari competenti, che esprimono il loro parere e le loro osservazioni, per poi tornare nelle mani dell’Esecutivo per l’approvazione ufficiale.

Per la maggior parte dei testi adottati da ottobre ad oggi siamo il ping pong tra Governo e Parlamento è ormai concluso, ma non tutte le misure concluderanno la loro corsa entro fine anno e soprattutto i lavori di attuazione sono ben lontani dalla fine: c’è tempo fino al 29 agosto 2025 per intervenire sul sistema fiscale, e a partire dall’ultimo provvedimento adottato il Governo avrà ancora a disposizione 24 mesi per tornare sui suoi passi correggendo o modificando.

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