Lavoratori all'estero, retribuzioni convenzionali 2021: con il Decreto del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 7 aprile, è stata aggiornata la tabella con gli importi di riferimento per l'anno in corso, distinti per categoria e settore. I valori sono utili a determinare i contributi dovuti e le imposte sul reddito da lavoro dipendente.
Lavoratori all’estero, fissate le retribuzioni convenzionali 2021: come ogni anno è stata aggiornata la tabella di riferimento con gli importi da considerare, in base alla categoria e al settore di appartenenza, per calcolare i contributi dovuti e le imposte sul reddito da lavoro dipendente da versare.
I valori stabiliti con il Decreto del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali datato 23 marzo 2021, e pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 7 aprile, dovranno essere considerati per tutto l’anno in corso e riguardano operai e impiegati, quadri, dirigenti e giornalisti.
Retribuzioni convenzionali 2021 dei lavoratori all’estero: gli importi per contributi e imposte dovute
Come stabilito dal Decreto Legge numero 317 del 1987, per i lavoratori italiani che operano all’estero per datori di lavoro italiani e stranieri, in paesi extracomunitari con i quali non sono in vigore accordi di sicurezza sociale, vige l’obbligatorietà delle assicurazioni sociali.
Ogni anno viene fissata, con apposito decreto ministeriale, una tabella con le retribuzioni convenzionali in misura non inferiore ai contratti collettivi nazionali dei settori di riferimento per calcolare le somme dovute.
Gli stessi importi, che per il 2021 sono stati stabiliti con il Decreto Ministeriale del 23 marzo 2021, sono utili anche ai fini fiscali, per calcolare le imposte sul reddito da lavoro dipendente, ai sensi del comma 8 bis dell’articolo 51 del Testo Unico delle Imposte sui Redditi.
Nel punto indicato, infatti, il TUIR stabilisce quanto segue:
“In deroga alle disposizioni dei commi da 1 a 8, il reddito di lavoro dipendente, prestato all’estero in via continuativa e come oggetto esclusivo del rapporto da dipendenti che nell’arco di dodici mesi soggiornano nello Stato estero per un periodo superiore a 183 giorni, è determinato sulla base delle retribuzioni convenzionali definite annualmente con il decreto del Ministro del lavoro e della previdenza sociale di cui all’articolo 4, comma 1, del decreto-legge 31 luglio 1987, n. 317, convertito, con modificazioni, dalla legge 3 ottobre 1987, n. 398”.
Il periodo di 183 giorni, soglia minima per stabilire l’effettiva permanenza del lavoratore all’estero, deve essere calcolato tenendo conto anche del periodo di ferie, delle festività, dei riposi settimanali e degli altri giorni non lavorativi. Le giornate non devono essere necessariamente continuative e si considerano nell’arco dei dodici mesi e non sulla base del periodo di imposta.
A specificarlo è la circolare del Ministero dell’Economia e delle Finanze numero 207 del 2000 che, tra le altre indicazioni, mette in luce alcune condizioni chiave da considerare per applicare la norma:
- residenza fiscale in Italia, ma svolgimento dell’attività lavorativa all’estero;
- specifico contratto che prevede l’esecuzione della prestazione esclusivamente all’estero e che il dipendente sia collocato in uno speciale ruolo estero.
C’è da sottolineare, inoltre, che non rientrano nel campo di applicazione del comma 8-bis le seguenti categorie di lavoratori:
- i contribuenti che lavorano in uno Stato con il quale l’Italia ha stipulato un accordo per evitare le doppie imposizioni che prevede, per il reddito di lavoro dipendente, la tassazione esclusivamente nel Paese estero (in questo caso, infatti, la convenzione prevale sulle disposizioni fiscali interne);
- i dipendenti in trasferta, in quanto manca il requisito della continuità ed esclusività dell’attività lavorativa all’estero.
Retribuzioni convenzionali 2021 dei lavoratori all’estero: la tabelle con gli importi
Come specifica l’articolo 1 del Decreto Ministeriale del 23 marzo 2021,“a decorrere dal periodo di paga in corso dal 1° gennaio 2021 e fino a tutto il periodo di paga in corso al 31 dicembre 2021, le retribuzioni convenzionali da prendere a base per il calcolo dei contributi dovuti per le assicurazioni obbligatorie dei lavoratori” e “delle imposte sul reddito da lavoro dipendente” sono quelle contenute nel documento allegato al testo.
- Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali - Tabella delle retribuzioni convenzionali 2021
- Scarica la tabella delle retribuzioni convenzionali 2021 allegata al Decreto del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali del 23 marzo 2021.
La tabella 2021 è divisa per categorie:
- operai e impiegati;
- quadri;
- dirigenti;
- giornalisti, con cinque diverse fasce di riferimento.
Ad eccezione dell’ultima categoria, all’interno di ogni voce gli importi sono differenziati ulteriormente in base al settore di appartenenza.
Per gli operai e gli impiegati, vengono stabiliti gli importi, divisi per qualifiche e fascia, rispetto ai settori che seguono:
- industria;
- industria edile;
- autotrasporto e spedizione merci;
- credito;
- assicurazioni;
- commercio;
- trasporto aereo;
- agricoltura;
- industria cinematografica;
- spettacolo;
- artigianato.
Le retribuzioni dei quadri 2021 sono divise solo per fasce e vengono riportate per i seguenti settori:
- industria;
- industria edile;
- autotrasporto e spedizione merci;
- credito;
- agricoltura;
- assicurazioni;
- commercio;
- trasporto aereo.
Allo stesso modo i valori 2021 delle retribuzioni dei dirigenti sono classificati per settore:
- industria;
- industria edile;
- autotrasporto e spedizione merci;
- credito;
- agricoltura;
- assicurazioni;
- commercio;
- trasporto aereo.
Retribuzioni convenzionali 2021 dei lavoratori all’estero: il Decreto Ministeriale del 23 marzo
Oltre a stabilire le retribuzioni convenzionali 2021, il Decreto Ministeriale del 23 marzo 2021 fornisce anche altre indicazioni utili per lavoratori all’estero:
- fasce di retribuzione, per i lavoratori per i quali sono previste fasce di retribuzione, la retribuzione convenzionale imponibile deve essere determinata sulla base del raffronto con la fascia di retribuzione nazionale corrispondente;
- frazionabilità delle retribuzioni, se le assunzioni, le risoluzioni del rapporto di lavoro, e i trasferimenti da o per l’estero avvengono nel corso del mese, i valori convenzionali fissati dalle tabelle sono divisibili in ragione di ventisei giornate;
- disoccupazione per i lavoratori impatriati, gli importi fissati per il 2021 sono utili anche per liquidare il trattamento ordinario di disoccupazione per i lavoratori italiani impatriati.
Tutti i dettagli nel testo integrale del Decreto del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 7 aprile 2021.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Retribuzioni convenzionali 2021 per i lavoratori all’estero: la tabelle con gli importi