Via libera del Garante della Privacy allo schema di decreto del MEF per la trasmissione dei dati all'Agenzia delle Entrate per la predisposizione del 730 precompilato. Dovranno essere inviate le informazioni sugli abbonamenti ai mezzi pubblici e sui rimborsi, anche nel caso di utilizzo del bonus trasporti
I dati relativi al bonus trasporti, agli abbonamenti ai mezzi pubblici e ai rimborsi finiranno nella dichiarazione precompilata.
Dovranno essere trasmessi all’Agenzia delle Entrate per la predisposizione del modello 730 precompilato da parte degli enti pubblici o i soggetti privati affidatari del servizio di trasporto pubblico.
Il Garante della Privacy ha infatti fornito parere favorevole allo schema di decreto del Ministro dell’Economia e delle Finanze per l’invio dei dati relativi all’acquisto di abbonamenti per il trasporto pubblico locale, regionale e interregionale.
L’obbligo partirà dalla predisposizione del modello 730/2026, ovvero dall’anno di imposta 2025. Per gli anni d’imposta 2023 e 2024 la trasmissione sarà opzionale.
La misura permetterà maggiore facilità nell’ottenimento della detrazione del 19 per cento sull’IRPEF dovuta, con un limite massimo di 250 euro.
Modello 730: le regole sui dati del bonus trasporti, degli abbonamenti ai mezzi pubblici e dei rimborsi
A pochi giorni dall’avvio della stagione dichiarativa, e dalla messa a disposizione del modello 730 precompilato, il Garante per la protezione dei dati personali fa sapere di aver espresso parere favorevole sullo schema di decreto del MEF, relativo all’invio telematico all’Agenzia delle Entrate dei dati delle spese per l’acquisto di abbonamenti al trasporto pubblico locale, regionale e interregionale.
Gli enti pubblici, o i soggetti privati a cui è affidato il servizio di trasporto pubblico, dovranno provvedere all’invio dei dati relativi alle spese detraibili per l’acquisto degli abbonamenti, sostenute dalle persone fisiche nell’anno precedente.
Le comunicazioni potranno essere facoltativamente effettuate con riferimento ai periodi d’imposta 2023 e 2024.
L’obbligo scatterà a partire dall’anno d’imposta 2025, ovvero a partire dalla predisposizione del modello 730/2026.
Le modalità dovranno essere stabilite dall’apposito provvedimento dell’Agenzia delle Entrate, dopo aver sentito il parere del Garante della Privacy.
I dati saranno utili per “far entrare” in automatico, nella dichiarazione precompilata, l’importo delle detrazioni relative agli abbonamenti ai mezzi pubblici.
Saranno considerate anche le richieste del bonus trasporti, in quanto i voucher permettono uno sconto fino a 60 euro per l’acquisto degli abbonamenti in questione.
La misura, già prevista per il 2022, è stata nuovamente proposta anche per l’anno in corso.
Il decreto, che ha rinnovato l’agevolazione con modifiche alla platea dei beneficiari, non è ancora stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale.
Tuttavia, il bonus trasporti può essere richiesto già da ieri, 17 aprile 2023, presentando la domanda attraverso l’apposita piattaforma del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali.
Modello 730: regole e limiti della detrazione per l’abbonamento ai mezzi pubblici
Il contributo fino a 60 euro previsto per l’acquisto di abbonamenti annuali viene riconosciuto tramite un voucher che può essere utilizzato all’atto dell’acquisto dell’abbonamento.
Tuttavia l’importo non rientrerà tra le detrazioni che possono essere riconosciute con il modello 730, dal momento che viene previsto uno sconto sull’importo dovuto.
In altre parole la somma abbasserà l’importo da utilizzare per il calcolo della detrazione.
In linea generale la detrazione del 19 per cento consiste in uno sconto sull’IRPEF da versare.
Il tetto massimo da considerare per l’importo della detrazione è di 250 euro. In altre parole lo sconto massimo è di 47,5 euro.
In linea generale per ottenere l’agevolazione con il modello 730/2023 il contribuente dovrà compilare il rigo da E8 a E10 utilizzando il codice 40 “Spese sostenute per l’acquisto di abbonamenti ai servizi di trasporto pubblico locale, regionale e interregionale”.
In futuro i dati saranno disponibili in via automatica e i contribuenti potranno subito sapere qual è l’importo a cui avranno diritto. Le comunicazioni dovranno infatti contenere l’indicazione dei dati identificativi dei titolari degli abbonamenti e dei soggetti che hanno sostenuto le spese, esclusivamente se effettuate tramite banca, ufficio postale o tramite gli altri sistemi di pagamento previsti.
Le comunicazioni dei dati dovranno essere effettuate anche dai soggetti che erogano rimborsi che riguardano le spese per l’acquisto degli abbonamenti.
In questo caso dovranno essere inviati i dati dei rimborsi delle spese sostenute nell’anno precedente, con l’indicazione del soggetto che ha ricevuto il rimborso e con l’anno nel quale è stata sostenuta la spesa.
Saranno invece escluse le spese che si riferiscono ad abbonamenti venduti con modalità in cui non è prevista la registrazione dei dati identificativi dei titolari.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Modello 730: le regole sui dati del bonus trasporti, degli abbonamenti ai mezzi pubblici e dei rimborsi