Un miliardo e oltre 300 milioni di dati sono stati inseriti nel modello 730/2024 precompilato, ma le informazioni inserite dall'Agenzia delle Entrate permettono un invio senza modifiche o vanno corrette e integrate? La parola alle lettrici e ai lettori: Risposta al sondaggio direttamente online e commenti via mail alla redazione
L’Agenzia delle Entrate elabora il modello 730/2024 precompilato con i dati che ha a disposizione e che riceve da soggetti terzi, come le spese mediche o quelle relative agli asili nido. Ma è veramente pronta all’uso la dichiarazione dei redditi che i cittadini e le cittadine trovano disponibile online?
Spesso i contribuenti si trovano a dover correggere o integrare quanto inserito, perdendo anche il vantaggio sui controlli per chi accetta il set di dati preparato dall’Amministrazione finanziaria.
Le informazioni sono corrette e adeguate per procedere con l’invio senza modifiche o sono da integrare e rivedere?
La parola sul livello di completezza e correttezza della dichiarazione dei redditi pronta all’uso passa alle lettrici e ai lettori di Informazione Fiscale con l’invito ad approfondire la risposta con commenti, motivazioni e considerazioni inviando una mail con oggetto “Modello 730/2024 - sondaggio” all’indirizzo [email protected].
Modello 730/2024 precompilato: chi può effettuare l’invio senza modifiche?
Dal 30 aprile scorso la dichiarazione dei redditi pre elaborata dall’Agenzia delle Entrate è disponibile sul portale dedicato, mentre dal lunedì 20 maggio è possibile procedere con la trasmissione senza modifiche, se i dati sono completi e corretti, o integrando e modificando i contenuti proposti.
Progressivamente il modello 730/2024 precompilato guadagna sempre più terreno: nel 2023 è stata utilizzato nel 23,9 per cento dei casi e con le novità introdotte dalla riforma fiscale la platea è destinata a crescere.
I contribuenti che procedono autonomamente agli invii, però, restano ancora una minoranza: nel 2023 rappresentano solo il 4,5 per cento. La tendenza di crescita, però, è costante e il livello completezza e correttezza dei dati inseriti è sicuramente centrale.
Dati completi o da correggere e integrare nel modello 730/2024 precompilato?
Dai contenuti delle Certificazioni Uniche alle spese detraibili, passando per i rimborsi ricevuti, solo per fare alcuni esempi, prima di procedere con l’invio è sempre necessario verificare attentamente quanto indicato.
Nella precompilata, infatti, confluiscono le informazioni già a disposizione dell’Agenzia delle Entrate ma anche quelle che riceve da soggetti terzi, come farmacie, asili nido e altre strutture tenute alla comunicazione dei dati per un flusso di oltre 1,3 miliardi di dati.
Le voci indicate servono a effettuare correttamente il calcolo dell’imposta dovuta, anche tenendo conto delle detrazioni previste dalla normativa: le spese mediche, ad esempio, inserite nel modello 730 riducono l’imposta da versare del 19 per cento.
Non tutti gli elementi, però, arrivano a destinazione o vengono evidenziati in maniera corretta.
Capita, infatti, che alcune informazioni non siano riportate o siano riportate in maniera errata con l’impossibilità di procedere con l’invio senza modifiche e con la conseguente perdita dei vantaggi sui controlli.
“Il modello 730 precompilato si considera accettato se è trasmesso senza modifiche dei dati indicati nella dichiarazione precompilata oppure se il contribuente effettua delle modifiche che non incidono sulla determinazione del reddito complessivo o dell’imposta”, si legge sul portale istituzionale.
Nel 2023 coloro che hanno partecipato al sondaggio sui dati inseriti dall’Agenzia delle Entrate, appuntamento fisso con le lettrici e i lettori di Informazione Fiscale, hanno segnalato la necessità di intervenire per modificare e integrare i contenuti inseriti nel 73 per cento dei casi, con una inversione di tendenza dopo anni di progressi del livello di maturità della precompilata.
Dal 2019 al 2022, infatti, la percentuale di coloro che hanno promosso a pieni voti il modello 730 elaborato dall’Amministrazione finanziaria è cresciuta in maniera costante dal 13 al 41 per cento.
Anno di riferimento | Alcuni dati sono incompleti o non corretti | Mancano alcuni dati importanti | Tutti i dati sono corretti |
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Modello 730/2019 precompilato | 54 per cento | 33 per cento | 13 per cento |
Modello 730/2020 precompilato | 34 per cento | 31 per cento | 35 per cento |
Modello 730/2021 precompilato | 43 per cento | 18 per cento | 39 per cento |
Modello 730/2022 precompilato | 31 per cento | 28 per cento | 41 per cento |
Modello 730/2023 precompilato | 39 per cento | 34 per cento | 27 per cento |
Sul 2024, anno di rinnovamento della stagione dichiarativa, la parola passa a lettrici e lettori.
L’invito per le lettrici e i lettori è quello di verificare attentamente i dati presenti e di partecipare al sondaggio sul tema cliccando su “partecipa al sondaggio” nel box disponibile in testa all’articolo e di approfondire la risposta con commenti, motivazioni e considerazioni inviando una mail con oggetto “Modello 730/2024 - sondaggio” all’indirizzo [email protected].
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Modello 730/2024 precompilato: invio senza modifiche o correzioni?