Legge di Bilancio 2019, ecco le novità del testo alla Camera introdotte con gli emendamenti. Dalle misure fiscali a quelle sul lavoro, ecco cosa cambia.
Legge di Bilancio 2019, testo e novità all’esame della Camera dopo l’esame e l’approvazione di numerosi emendamenti da parte della Commissione.
Il testo della Manovra 2019-2021 esce stravolto e sulle misure contenute il Governo potrebbe porre il voto di fiducia per consentire il passaggio immediato al Senato. Non c’è la quota 100 tra gli emendamenti approvati in Commissione, così come le risorse per il reddito di cittadinanza sono inferiori a quelle annunciate.
Pensioni e reddito di cittadinanza sono solo due delle novità nel testo della Legge di Bilancio 2019. Gli emendamenti approvati in Commissione alla Camera hanno introdotto importanti modifiche al testo licenziato dal Governo lo scorso 29 ottobre 2018.
Dagli incentivi per le auto elettriche, alla tassa su quelle più inquinanti, fino alle novità su flat tax, bonus bebè e congedi di maternità a paternità: facciamo il punto su cosa prevede il testo della Legge di Bilancio 2019 dopo le novità introdotte dagli emendamenti.
Legge di Bilancio 2019, le novità negli emendamenti. Testo alla Camera
Il voto della Camera al testo della Legge di Bilancio 2019 potrebbe arrivare già nella serata di oggi, 6 dicembre 2018. Le novità contenute negli emendamenti deludono una parte dell’elettorato di Lega e M5S, visto che ne escono ridimensionati gli annunci sulla riforma pensioni (Quota 100) e sul reddito di cittadinanza, che saranno oggetto di ulteriori interventi nel corso del passaggio del testo al Senato.
Al netto dei due cavalli di battaglia che mancano nel maxi-emendamento all’esame della Camera, non mancano le novità sia sul fronte fiscale che sul fonte del lavoro.
Prima di analizzare cosa cambia, di seguito si pubblica sia il testo della Legge di Bilancio 2018 che le novità contenute nel fascicolo di emendamenti approvati in Commissione alla Camera:
- Emendamenti Legge di Bilancio 2019 approvati in Commissione alla Camera
- Scarica il fascicolo con gli emendamenti approvati in Commissione (edizione provvisoria del 5 novembre 2018)
Legge di Bilancio 2019, le novità fiscali nel testo degli emendamenti
Sono numerose le novità fiscali contenute negli emendamenti al testo della Legge di Bilancio 2019 approvate in Commissione alla Camera, che seguono le misure previste dal DL n. 119/2018.
Tra queste, arriva una novità per evitare che la flat tax, introdotta grazie all’estensione a 65.000 euro delle soglie per l’accesso al regime forfettario e all’avvio dell’imposta sostitutiva del 20% a partire dal 2020 porti all’aumento del fenomeno delle false partite IVA.
La novità contenuta nel testo degli emendamenti prevede quindi che sono escluse dal regime forfettario le persone fisiche che esercitino la propria attività prevalentemente nei confronti dei datori con i quali siano in essere rapporti di lavoro, o lo siano stati nei due precedenti periodi d’imposta, ovvero nei confronti di soggetti riconducibili ai medesimi datori di lavoro. La norma appare intesa ad evitare un incentivo indiretto alla trasformazione di rapporti di lavoro dipendente in altre forme contrattuali che godono dell’agevolazione in commento
Aumenta inoltre al 40% la deducibilità dell’IMU per gli immobili strumentali e sempre per quanto riguarda l’imposta comunale, viene estesa la riduzione del 50 per cento della base imponibile per gli immobili concessi in comodato d’uso a parenti in linea retta anche al coniuge del comodatario, in caso di morte di quest’ultimo in presenza di figli minori.
Non ci sarà l’unificazione di Imu e Tasi: l’ipotesi è che la semplificazione delle imposte comunali slitti al 2020 dopo una valutazione più attenta da parte del Governo.
Novità anche sull’iperammortamento, che sale al 170% per gli investimenti fino a 2,5 milioni di euro. In merito agli incentivi fiscali rientranti nell’ambito dell’Industria 4.0, viene inoltre prorogato di un anno il bonus formazione.
IVA agevolata al 10% sulle prestazioni di benessere e cura della persona effettuate direttamente dalle strutture ricettive, detrazione forfettaria di 1.000 euro per i cani guida di soggetti non vedenti e possibilità di rivalutazione quote societarie anche nel 2019.
Legge di Bilancio 2019: le novità sul lavoro nel testo degli emendamenti
È sul fronte del lavoro che si attendono ancora novità in Legge di Bilancio 2019: sia la riforma delle pensioni che il reddito di cittadinanza non hanno trovato piena attuazione e non ci sono stati emendamenti in Commissione per l’avvio delle due misure.
Le novità potrebbero quindi arrivare in Senato, soprattutto per quanto riguarda la quota 100 in ambito previdenziale. Per quanto riguarda invece il reddito di cittadinanza si ipotizza il rinvio al 1° aprile per l’avvio della misura.
Sebbene su questi due fronti manchino attualmente novità nel testo della Legge di Bilancio 2019, le misure contenute negli emendamenti approvati in Commissione sono numerose.
Partendo dal congedo di paternità, che passa a 5 giorni dal 2019 obbligatori più un giorno facoltativo. Sempre in tema di congedi, sarà possibile per le lavoratrici lavorare fino al nono mese di gravidanza e fruire dei 5 mesi di astensione dal lavoro dopo la nascita del figlio.
Maternità e paternità sono protagonisti della Legge di Bilancio 2019 anche grazie alla proroga del bonus bebè e all’incremento a 1.500 euro del bonus per la frequenza dell’asilo nido.
Accanto agli incentivi per le famiglie vi sono poi le novità sui bonus per le assunzioni 2019, con il rifinanziamento del bonus Sud e con l’avvio di misure che tuttavia peccano per essere eccessivamente “esclusive”.
Confermate, inoltre, le nuove assunzioni nella Pubblica Amministrazione.
Dopo aver passato in rassegna alcune delle novità contenute nel testo della Legge di Bilancio 2019 così come modificato dagli emendamenti approvati in Commissione, ricordiamo che in ogni caso sarà necessario attendere l’ok definitivo per maggiori certezza.
Il testo della Legge di Bilancio 2019 dovrà essere votato alla Camera e poi passerà in Senato, ed è proprio in questa sede che sono possibili ancora modifiche. Soprattutto sul fronte previdenziale, è forte la pressione dei lavoratori alla ricerca di conferme dopo gli annunci sullo smantellamento della Legge Fornero.
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