Imu deducibile al 40% sui capannoni: la novità è contenuta nella Legge di Bilancio 2019 e raddoppia l'agevolazione prevista per gli immobili strumentali.
Imu sui capannoni deducibile al 40%: la novità rientra nel pacchetto di modifiche alla Legge di Bilancio 2019 proposte dai Relatori.
Ad oggi l’Imposta Municipale dovuta sui beni strumentali può essere portata in deduzione dal reddito d’impresa e di lavoro autonomo nella misura del 20%, somma che potrebbe essere raddoppiata a partire dal 2019.
La novità interesserebbe negozi, capannoni e laboratori strumentali, per i quali l’obbligo di pagamento dell’Imu è ritenuto un peso eccessivo trattandosi di luoghi necessari ai fini dello svolgimento dell’attività d’impresa.
Favorevole alla proposta la CNA, che negli scorsi anni aveva avanzato la proposta di rendere deducibile al 100% l’Imu sui capannoni.
A pochi giorni dalla scadenza del saldo dell’Imu dovuta per il 2018, assieme alla Tasi, si susseguono le notizie circa le novità previste a partire dal 2019. Insieme alle misure di semplificazione c’è tuttavia il rischio concreto di un aumento delle due imposte, ragion per cui potrebbero essere ritirati o sospesi alcuni degli emendamenti proposti dalla stessa Maggioranza.
IMU, aumenta la deducibilità per i capannoni
L’emendamento presentato dai Relatori al testo della Legge di Bilancio 2019 porta al 40% la deducibilità Imu degli immobili strumentali, modificando quanto previsto dall’articolo 14, comma 1, del decreto legislativo 4 marzo 2011, n. 23.
Ad oggi e fino all’approvazione della Legge di Bilancio 2019 con le novità definitive, l’Imu pagata su negozi, capannoni e laboratori strumentali all’attività d’impresa può essere portata in deduzione nella misura del 20% della somma dovuta.
Insomma, raddoppierebbe l’agevolazione riconosciuta ad oggi ad imprese e professionisti, sebbene sia ancora lontana dal 100% di deducibilità richiesto più più volte da piccole e medie imprese per voce della CNA e che rappresenterebbe una “boccata di ossigeno per le imprese, un volano per lo sviluppo, un intervento per rendere meno iniqua la tassazione tra una provincia e l’altra”.
Nonostante una deducibilità ancora parziale, la CNA esprime comunque soddisfazione e vede nella novità prevista dalla Legge di Bilancio 2019 un passo importante verso la deducibilità integrale dell’imposta sugli immobili strumentali.
L’aumento della percentuale di deducibilità non è l’unica novità in materia di Imu prevista dal 2019. L’ipotesi di unificazione di Imu e Tasi sembrerebbe tuttavia destinata ad uno stop: l’emendamento presentato dall’On. Gusmeroli della Lega rischiava di comportare un aumento del livello di pressione fiscale sugli immobili.
Imu capannoni e non solo: le novità previste dalla Legge di Bilancio 2019
La novità relativa all’aumento della deduzione dell’Imu sui capannoni e sugli immobili strumentali si affianca ad un ulteriore intervento previsto dalla Legge di Bilancio 2019.
Si tratta dell’emendamento che istituisce la “Nuova Imu”, che punta a unire in un unico prelievo sia l’imposta municipale propria che la Tasi, il tributo sui servizi indivisibili.
L’emendamento tuttavia potrebbe essere bloccato: sotto l’unificazione di Imu e Tasi che semplificherebbe le procedure di prelievo da parte dei Comuni, nonché il versamento da parte di imprese e cittadini, si nasconde il rischio di un aumento del carico fiscale locale.
Alle modifiche proposte con la Legge di Bilancio 2019, inoltre, si aggiunge anche la novità relativa alla mancata proroga del blocco delle aliquote di Imu e Tasi anche per il prossimo anno.
Un mix di misure per le quali sarà necessario attendere per capire cosa effettivamente entrerà nella Legge di Bilancio 2019. A fronte di un cantiere tutt’ora aperto, l’unica novità confermata sembra attualmente l’aumento al 40% della deduzione dell’Imu sui capannoni.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: IMU capannoni 2019, aumenta la deducibilità