Iva assorbenti, con le novità in arrivo con la Legge di Bilancio 2022 l'aliquota passa dal 22 al 10 per cento. Si taglia la tampon tax con un intervento più ampio di quello approvato nel 2019. Ma si potrebbe fare di più. La misura, già annunciata col Documento Programmatico di Bilancio, è stata confermata dal Governo che ha approvato il DDL che porterà alla prossima Manovra.
Con la Legge di Bilancio 2022 l’IVA sugli assorbenti passerà dal 22 al 10 per cento. Il taglio alla tampon tax era stato già annunciato dal Governo col Documento Programmatico di Bilancio, e la bozza del DDL approvato in Consiglio dei Ministri il 28 ottobre scorso lo conferma.
Attualmente la spesa media mensile che ogni donna deve sostenere per l’acquisto degli assorbenti va dai 7 ai 10 euro. Il costo include l’IVA al 22 per cento che si applica su questo genere di prodotti.
Si tratta della cosiddetta tampon tax, l’imposta sul valore aggiunto da versare in misura piena su beni di prima necessità come sono quelli per l’igiene femminile, che la Manovra 2022 si propone di tagliare.
Iva assorbenti al 10 per cento: la Legge di Bilancio 2022 taglia la tampon tax
Non è la prima volta che si parla di un intervento di questo tipo: già nel 2019 si era parlato di una riduzione dell’IVA dal 22 al 10 per cento. Poi era arrivata una risposta parziale con una riduzione al 5 per cento dell’IVA, ma solo sugli assorbenti compostabili o lavabili e sulle coppette mestruali.
Questi particolari prodotti per l’igiene femminile, in genere più costosi, sono stati introdotti nell’elenco della tabella A, parte II-bis, allegata al Decreto IVA dopo i tartufi, il basilico, il rosmarino.
Mentre per l’acquisto degli assorbenti standard, le donne hanno continuato a pagare un’imposta sul valore aggiunto in misura piena, e quindi pari al 22 per cento.
Stando a quanto anticipato dal Governo e inserito nella bozza del DDL, dopo due anni si interviene ancora sulla tampon tax con una misura complementare.
Grazie alle novità che arriveranno con la Legge d Bilancio 2022, dal prossimo anno si applicherà l’aliquota ridotta del 10 per cento, lo stesso trattamento che si riserva a tantissimi alimenti ma anche alla cera d’api, alla birra, ai francobolli da collezione.
Nella tabella A, Parte III, allegata al decreto IVA, tra i beni e i servizi soggetti a un’aliquota del 10 per cento, troveranno spazio anche i prodotti assorbenti e i tamponi, destinati alla protezione dell’igiene femminile non compresi nel precedente intervento, e quindi non compostabili, a cui si applica invece un’aliquota del 5 per cento.
Iva assorbenti al 10 per cento: il taglio della tampon tax nella Legge di Bilancio 2022, ma si può fare di più
Mediamente un pacco che contiene 10 assorbenti costa circa 3,50 euro. E ogni mese è necessario acquistarne almeno due. È una spesa a cui nessuna donna può rinunciare.
Con il taglio alla tampon tax in arrivo, si fa un primo passo: la riduzione dell’aliquota IVA porterà un risparmio annuale che è pari ad almeno 10 euro.
Ma il Parlamento Europeo spinge a fare molto di più. A giugno 2021, infatti, ha approvato una risoluzione non legislativa che, tra gli altri temi, affronta anche quello della tassazione degli assorbenti.
Nel testo si legge:
“Sottolineando gli effetti negativi della cosiddetta imposta sugli assorbenti (tampon tax) per la parità di genere, i deputati chiedono ai Paesi UE di eliminare la tassa sui prodotti per l’igiene femminile, avvalendosi della flessibilità introdotta dalla direttiva UE sull’IVA e applicando esenzioni o aliquote IVA allo 0 per cento su questi beni essenziali. Si chiede inoltre ai Paesi UE di affrontare con urgenza la povertà mestruale, assicurando che chiunque ne abbia bisogno possa disporre di prodotti mestruali gratuiti”.
La riduzione dell’aliquota IVA dal 22 al 10 per cento è sicuramente un primo segnale importante, su cui si attende conferma con la definizione del testo della Legge di Bilancio 2022. Ma sicuramente si può fare molto di più.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Iva assorbenti al 10 per cento: la Legge di Bilancio 2022 taglia la tampon tax, ma potrebbe fare di più