Iva assorbenti al 5%, confermato il taglio alla tampon tax nel testo del Decreto Fiscale convertito in legge, ma solo per i prodotti lavabili e compostabili, poco usati dalle italiane. La novità, che resta di nicchia, è un segnale di apertura sulla possibilità di ridurre i costi, necessari per ogni donna.
Iva assorbenti al 5%, confermato nel testo del Decreto Fiscale 2020 convertito in legge il 17 dicembre il taglio alla tampon tax dal 1° gennaio ma solo per i prodotti lavabili e compostabili e per le coppette mestruali. In prima battuta l’emendamento all’articolo 45 che ha visto tra i primi firmatari Laura Boldrini era stato definito “inammissibile”, ma poi è arrivato il ripensamento e la novità è stata inserita con l’articolo 32 ter.
La notizia era arrivata già a inizio dicembre dal sottosegretario al Ministero dell’Economia e delle Finanze Alessio Villarosa che, passando a rassegna tutte le novità inserite nel testo, aveva dichiarato:
“Per la tampon tax ci sarà un’Iva agevolata al 5% e abbiamo promesso che a giugno, quando faremo la rimodulazione dell’Iva, porteremo anche i non compostabili al 5%”.
Iva assorbenti al 5%, nel Decreto Fiscale entra il taglio alla tampon tax per prodotti compostabili e lavabili
La riduzione dell’imposta sul valore aggiunto a partire dal 2020 su un bene di prima necessità per le donne si è guadagnata un posto tra le novità inserite nell’iter di conversione in legge del DL numero 124 del 2019.
Rispetto all’emendamento definito inammissibile, il taglio alla tampon tax per l’acquisto di assorbenti igienici esterni, tamponi interni, coppe e spugne mestruali entra nel Decreto Fiscale con una nuova formula:
- da un lato si procede con un taglio più netto, l’Iva passa dal 22% al 5%, e non al 10% come previsto inizialmente;
- dall’altro restringe il campo di azione: l’iva agevolata si applica solo ai prodotti compostabili e lavabili.
Mediamente un pacco che contiene 10 assorbenti costa circa 3 euro. Quelli per cui sarà possibile beneficiare della riduzione sono meno diffusi e, di solito, più costosi.
Per poter applicare l’Iva agevolata è necessario che i prodotti siano compostabili, realizzati in modo da disintegrarsi in meno di tre mesi. Questi i tempi dettati dalla normativa europea EN 13432/2002.
È in questa restrizione l’origine della polemica: l’agevolazione risulta ancora troppo ristretta, vista necessità del prodotto in questione.
Iva assorbenti al 5% nel Decreto Fiscale 2020, la stessa aliquota di tartufi e trasporti
Rispetto all’impianto proposto con l’emendamento all’articolo 45 del Decreto Fiscale 2020 firmato da un gruppo di donne di diversi partiti politici, il taglio alla tampon tax, annunciato prima con un tweet dal Ministero dell’Economia e delle Finanze Roberto Gualtieri e poi confermata da Villarosa, è stato rivoluzionato.
Tra l’inammissibilità e l’accettazione della proposta ha vinto una terza via.
L’emendamento 45.02 al testo del Decreto Fiscale puntava ad inserire tamponi interni, assorbenti igienici esterni, coppe e spugne mestruali nella tabella A, parte III, allegata al Decreto IVA subito dopo il punto “114) medicinali pronti per l’uso umano o veterinario, compresi i prodotti omeopatici; sostanze farmaceutiche ed articoli di medicazione di cui le farmacie devono obbligatoriamente essere dotate secondo la farmacopea ufficiale”.
Si aggiungeva una nuova voce nella categoria IVA di tantissimi alimenti, dai latticini alla carne. Necessità diverse, ma stessa importanza.
L’alternativa approvata in Commissione Finanze della Camera invece equipara, dal punto di vista dell’aliquota Iva, solo i prodotti lavabili e compostabili ai tartufi, al rosmarino, al trasporto urbano con un’imposta sul valore aggiunto del 5%.
Sul taglio alla tampon tax, insomma, il Decreto Fiscale arriva a un compromesso: non si tratta di una svolta radicale, ma la riduzione dell’Iva sugli assorbenti è un primo passo e fa ben sperare.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Iva assorbenti al 5%: nel Decreto Fiscale il taglio alla tampon tax, ma non per tutte