Flat tax 7 per cento per i pensionati in più comuni del Centro Italia: le novità nel DL Sostegni ter

Flat tax del 7 per cento per i pensionati esteri che si trasferiscono in comuni del Centro Italia colpiti dal sisma con popolazione non superiore a 20.000 euro. La novità è prevista dal disegno di legge di conversione del Decreto Sostegni ter, che estende l'ambito applicativo del regime opzionale di tassazione per i soggetti esteri trasferiscono la propria residenza.

Flat tax 7 per cento per i pensionati in più comuni del Centro Italia: le novità nel DL Sostegni ter

Flat tax del 7 per cento, i pensionati esteri potranno trasferire la residenza in uno dei comuni del Centro Italia colpiti da eventi sismici con popolazione fino a 20.000 abitanti.

Con la legge di conversione del decreto Sostegni ter sarà esteso l’ambito territoriale per l’applicazione dell’imposta sostitutiva del 7 per cento, regime sostitutivo introdotto a favore dei pensionati esteri che scelgono di trasferirsi in Italia.

Stando al testo dell’emendamento approvato in Senato, i titolari di pensioni estere potranno trasferirsi in comuni del Centro Italia colpiti da eventi sismici con popolazione non più pari ad un massimo di 3.000 abitanti, ma 20.000.

Una novità che punta a potenziare una misura che, stando ai dati forniti dal MEF lo scorso anno, ha avuto un impatto molto modesto: soltanto 50 soggetti ne hanno esercitato l’opzione in dichiarazione dei redditi.

Flat tax 7 per cento per i pensionati in più comuni del Centro Italia: le novità nel DL Sostegni ter

La flat tax del 7 per cento è stata introdotta a partire dal 1° gennaio 2019 con il fine di attirare in Italia pensionati esteri.

Inizialmente, la possibilità di accedere al regime di tassazione sostitutivo dell’IRPEF è stata riconosciuta esclusivamente in caso di trasferimento della residenza in comuni appartenenti a territori del Sud Italia fino a 20.000 abitanti.

Il regime opzionale è stato successivamente esteso anche ai trasferimenti in comuni del Centro Italia colpiti da eventi sismici, ma solo se con popolazione non superiore a 3.000 abitanti.

La legge di conversione del decreto Sostegni ter approvata dal Senato il 17 marzo 2022 e ora all’esame della Camera, punta ad estendere la flat tax per i pensionati neoresidenti.

L’articolo 6-ter modifica quanto previsto dall’articolo 24-ter, comma 1 del TUIR.

I titolari di pensioni estere potranno accedere alla flat tax del 7 per cento in caso di trasferimento in comuni del Centro Italia colpiti dal sisma del 6 aprile 2009, del 24 agosto 2016, del 26 e del 30 ottobre 2016 e del 18 gennaio 2017 con popolazione non superiore a 20.000 abitanti, e non più 3.000.

Viene quindi equiparato il limite relativo agli abitanti, sia per quel che riguarda i comuni del Sud Italia che quelli del Centro colpiti dagli eventi sismici.

Flat tax pensionati esteri, con il DL Sostegni ter si tenta il rilancio

Il via libera definitivo alla legge di conversione del decreto Sostegni ter consentirà di dare ufficialità alle novità introdotte in materia di flat tax.

Si ricorda che a poterne beneficiari sono le persone fisiche, titolari di redditi da pensione di ogni genere e assegni equiparati erogati da soggetti esteri.

La flat tax del 7 per cento si applica per i nove anni successivi al periodo d’imposta in cui si esercita l’opzione ai pensionati che non sono stati residenti in Italia nei cinque periodi d’imposta precedenti.

Alla tassazione agevolata si affiancano alcune semplificazioni ulteriori, tra cui l’esonero dalla presentazione della dichiarazione annuale di investimenti e attività di natura finanziaria detenuti all’estero, dal versamento dell’IVIE e dell’IVAFE.

La flat tax ha tuttavia suscitato scarso interesse, e secondo le rilevazioni del Ministero dell’Economia meno di 50 soggetti ne hanno beneficiato, per un totale di redditi da pensione estera dichiarati pari a 992.000 euro, altri redditi pari a 1,8 milioni di euro e un’imposta complessiva pari a oltre 127.000 euro.

Numeri contenuti nelle statistiche pubblicate il 27 maggio scorso in merito alla dichiarazione dei redditi 2020.

Le novità previste dal decreto Sostegni ter puntano quindi a potenziare la misura, destinando le maggiori entrate derivanti dall’estensione del regime opzionale al finanziamento delle università del Sud Italia con almeno un dipartimento di discipline tecnico-scientifiche e tecnologiche.

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