Fattura elettronica europea, l'INT partecipa alla consultazione pubblica della Commissione europea per recuperare il gettito IVA a livello comunitario. Tra le proposte avanzate anche l’armonizzazione delle aliquote IVA e lo scambio dei dati amministrativi e commerciali tramite un’unica piattaforma digitale.
Fattura elettronica europea, armonizzazione delle aliquote dell’imposta sul valore aggiunto e lo scambio di dati su un’unica piattaforma digitale.
Queste sono le proposte avanzate dall’INT nella consultazione pubblica.
A renderlo noto è il comunicato stampa del 12 febbraio 2021 che si concentra sulle soluzioni per recuperare il divario del gettito IVA a livello UE.
Stando ai dati relativi al 2020, il divario per tale anno ammonterebbe a 164 miliardi di euro.
Fattura elettronica europea, la proposta INT per il recupero del gettito dell’IVA
La fattura elettronica europea è una delle proposte dell’Istituto Nazionale Tributaristi per recuperare il gettito dell’IVA a livello UE.
Stando ai dati stimati dalla Commissione europea relativi al 2020, il divario di gettito sarebbe di 164 miliardi di euro.
Alla consultazione pubblica promossa dalla stessa Commissione, con l’obiettivo di avere indicazioni su come poter contenere il gap tra l’IVA effettivamente incassata dai Paesi membri e quella che era stata preventivata, l’INT ha avanzato alcune proposte.
Oltre all’introduzione della fattura elettronica europea, nel comunicato stampa del 12 febbraio 2021 l’Istituto rende noto di aver suggerito:
- l’armonizzazione delle aliquote IVA;
- lo scambio dei dati amministrativi e commerciali tramite un’unica piattaforma digitale, sia per le attività produttive, sia per le autorità nazionali.
Il divario negativo, relativamente all’anno d’imposta 2018, si attestava a 140 miliardi di euro.
Fattura elettronica europea, le dichiarazioni del Presidente INT
Alla formulazione delle indicazioni indirizzate alla Commissione europea ha contribuito direttamente il Presidente dell’Istituto Nazionale Tributaristi Riccardo Alemanno.
In merito Alemanno dichiara:
“Fermo restando che resta prioritaria la problematica sanitaria e che occorre riuscire a contenere gli effetti del Covid-19 altrimenti l’economia continuerebbe ad essere ostaggio di una sorta di perverso gioco dell’oca, al di là dell’armonizzazione dell’IVA e della digitalizzazione delle fatture che abbiamo indicato alla Commissione europea, sarebbe necessaria l’armonizzazione dei sistemi fiscali dei Paesi membri al fine di evitare differenziazioni che incidono inevitabilmente sugli scambi e sulla stabilizzazione di attività produttive nei Paesi con una pressione fiscale meno invasiva, non di meno dovrebbero essere anche attuati stessi sistemi di controllo sulla correttezza amministrativa e fiscale delle attività produttive in ciascun Stato membro.”
Parallelamente l’INT spinge per la semplificazione delle procedure. Da un lato, infatti, le dinamiche europee rientrano in un progetto di cooperazione tra gli Stati, dall’altro tale processo non deve portare ad un aumento della complessità degli adempimenti da porre in essere.
In sintesi il Presidente INT Riccardo Alemanno conclude:
“L’auspicio è che comunque, l’ambizioso e condivisibile progetto dell’UE per rafforzare la cooperazione e la condivisione di informazioni tra gli Stati membri e le autorità competenti, non produca ulteriori effetti di burocratizzazione e complicazione di un sistema già di per sé estremamente farraginoso e che invece deve essere semplificato.”
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Fattura elettronica europea, la proposta INT per il recupero del gettito dell’IVA