Congedo di paternità 2022, le istruzioni dell'INPS su come presentare la domanda relativa a 10 giorni con indennità al 100 per cento per i padri lavoratori dipendenti anche adottivi e affidatari. Da quest'anno il congedo diventa una misura strutturale e non sarà necessario il rinnovo annuale.
Domanda di congedo di paternità 2022: con il comunicato stampa del 18 marzo, l’INPS alla vigilia della festa del papà ha ribadito le regole da seguire per beneficiare dell’astensione dal lavoro per un periodo di 10 giorni con una indennità pari al 100 per cento.
In seguito alle modifiche apportate dalla legge di Bilancio, il congedo di paternità dei lavoratori dipendenti è diventato una misura strutturale e non sarà più necessario, dunque, il rinnovo annuale.
La richiesta si può presentare sul sito dell’Istituto, tramite contact center o enti di patronato. E nel caso in cui l’indennità non sia pagata direttamente dall’INPS la domanda va presentata direttamente al datore di lavoro.
Gli stessi benefici vengono riconosciuti anche ai padri adottivi e affidatari.
Il congedo obbligatorio prevede un periodo retribuito di 10 giorni, mentre quello facoltativo riguarda un singolo giorno e si può ottenere in seguito alla rinuncia di un giorno da parte della madre.
Dai dati rilasciati da INPS nel comunicato stampa del 18 marzo 2022 si nota come il numero di domande inviate per la richiesta del congedo di paternità sia aumentato nel corso degli anni: il numero di padri che ha beneficiato del congedo è passato da circa 94 mila nel 2016 a circa 155 mila nel 2021.
Domanda congedo di paternità 2022 direttamente all’INPS o al datore di lavoro
L’INPS attraverso il comunicato stampa del 18 marzo 2022 ricorda che si ha diritto a un’indennità del 100 per cento per il congedo di paternità e ribadisce le modalità di presentazione della domanda.
Possono fare domanda i padri lavoratori dipendenti, anche adottivi e affidatari.
Nel caso in cui il pagamento dell’indennità per il lavoratore dipendente sia pagato direttamente da INPS, la domanda dovrà essere presentata esclusivamente attraverso uno dei seguenti canali:
- in modalità telematica, utilizzando gli appositi servizi raggiungibili direttamente dalla home page del sito dell’INPS. Sarà necessario accedere con identità digitale (SPID, CIE, CNS);
- tramite contact center al numero 803 164 (gratuito da rete fissa) oppure 06 164 164 da rete mobile;
- tramite patronato.
Nel caso in cui, invece, le indennità siano anticipate dal datore di lavoro, i lavoratori dipendenti possono comunicare direttamente al proprio datore le date per la fruizione del congedo.
In questo caso non è necessario presentare la domanda all’INPS.
Per poter usufruire dei giorni a disposizione il padre deve comunicare in forma scritta al datore di lavoro le date del congedo con un anticipo di almeno quindici giorni.
Se il congedo è richiesto in concomitanza della nascita, il preavviso si calcola sulla data presunta del parto.
Il termine ordinario per l’emanazione dei provvedimenti è di 30 giorni come stabilito dalla legge n. 241/1990.
Ulteriori dettagli sono disponibili nella circolare INPS n. 1 del 3 gennaio 2022.
- INPS - Circolare numero 1 del 3 gennaio 2022
- Legge 30 dicembre 2021, n. 234 (legge di Bilancio 2022). Riordino della normativa ordinaria in materia di ammortizzatori sociali. Estensione della tutela della maternità e della paternità per le lavoratrici e per i lavoratori autonomi. Stabilizzazione del congedo obbligatorio e facoltativo di paternità per i lavoratori dipendenti.
Domanda congedo di paternità 2022: le regole da seguire
L’ultima legge di Bilancio (n. 234/2021) ha reso strutturali e stabilizzato le disposizioni riguardanti il congedo di paternità obbligatorio e facoltativo, già istituiti dalla legge n. 92/2012 (art. 4, comma 24, lett. a)
Possono fruire del congedo i padri lavoratori dipendenti, anche adottivi e affidatari, entro e non oltre i cinque mesi di vita del figlio. Questo termine resta fissato anche nell’eventualità di parto prematuro.
Il congedo obbligatorio consiste in un periodo di 10 giorni di astensione retribuita dal lavoro.
Si tratta di un diritto autonomo del padre e perciò è aggiuntivo a quello che spetta alla madre.
Il congedo facoltativo, invece, non è considerato un diritto autonomo in quanto prevede la rinuncia a un giorno da parte della madre e la fruizione dello stesso da parte del padre.
Per il periodo di congedo è riconosciuta un’indennità pari al 100 per cento della retribuzione.
Per quanto riguarda, infine, il conteggio dei giorni relativi ai congedi, INPS precisa che devono essere prese in considerazione e indennizzate solamente le giornate lavorative.
Maggiori dettagli sul congedo di paternità 2022 sono contenuti nel testo della circolare numero 1 del 3 gennaio.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Domanda congedo di paternità 2022: le istruzioni INPS