Detrazione figli a carico nel modello 730/2024: requisiti e istruzioni

Daniela Marmugi - Modello 730

Chi ha sostenuto spese per figli a carico con più di 21 anni può inserirne gli importi nel modello 730/2024 per poter beneficiare di una detrazione. Il punto su requisiti e istruzioni per ottenere lo sconto

Detrazione figli a carico nel modello 730/2024: requisiti e istruzioni

I costi sostenuti per i figli a carico possono beneficiare di una detrazione se inseriti nel modello 730/2024.

Fanno infatti parte dei carichi di famiglia che danno diritto ad uno sconto dall’IRPEF.

A seguito dell’introduzione dell’Assegno Unico, l’agevolazione spetta soltanto ai genitori di figli con età pari o superiore ai 21 anni.

Come accedere al beneficio? Il punto su beneficiari e istruzioni da seguire per compilare la dichiarazione dei redditi.

Detrazione figli a carico nel modello 730/2024: requisiti e calcolo

Le spese effettuate per i figli a carico rientrano tra gli importi che possono beneficiare di una detrazione tramite il modello 730/2024.

È importante sottolineare che, a seguito dell’introduzione dell’Assegno unico, lo sconto IRPEF ha subito alcune variazioni.

A tal proposito, l’Agenzia delle Entrate ha infatti chiarito, all’interno della guida 2024 per la compilazione della dichiarazione dei redditi, che:

Per l’intero anno d’imposta 2023 le detrazioni per i figli a carico spettano solo per i figli con 21 anni o più e non sono più previste le detrazioni per i figli minorenni e le maggiorazioni per i disabili che sono state sostituite dell’assegno unico.

Lo sconto dall’imposta precedentemente previsto per gli oneri relativi ai figli di età inferiore ai 21 anni è stato dunque sostituito dall’Assegno unico erogato dall’INPS.

Nel caso di spese sostenute per figli a carico con disabilità, le relative detrazioni sono cumulabili con l’AUU eventualmente percepito e spettano per figli con oltre i 21 anni.

Età dei figli a carico Detrazione spettante
Figli fino a 21 anni 0 euro
Figli con 21 anni o più 950 euro

Il beneficio per figli a carico spetta per metà a entrambi i genitori, salvo diverso accordo.

In caso di separazione, lo sconto è ripartito tra le parti nella misura:

  • del 100 per cento al genitore affidatario;
  • del 50 per cento, in caso di affidamento congiunto.

Infine, se uno dei genitori è fiscalmente a carico dell’altro, la detrazione spetta al 100 per cento a uno solo dei due.

Detrazione figli a carico: le istruzioni per compilare il modello 730/2024

Per beneficiare della detrazione prevista, il contribuente deve inserire i dati relativi a figli o altri familiari a carico nell’apposita sezione del modello 730/2024.

In particolare, è necessario compilare i righi da 2 a 5:

  • nella colonna 1, è necessario barrare la casella F1 per il figlio a carico di età maggiore, e la casella F per i figli successivi al primo;
  • nella colonna 3, si deve barrare la casella D se si tratta di un figlio con disabilità. In questo caso non è necessario barrare anche la casella F;
  • nella colonna 4, il contribuente deve inserire il codice fiscale di ogni figlio, tranne di quelli in affido preadottivo, anche nel caso in cui risiedano all’estero;
  • nella colonna 5, si deve indicare il numero di mesi a carico, 12 se il figlio è stato a carico per tutto il 2023;
  • nella colonna 7, si deve indicare la percentuale di detrazione spettante, 100 se è richiesta per intero, 50 se ripartita tra i genitori, 0 se è richiesta per intero dall’altro genitore. Nel rigo 2 deve essere indicata la lettera C se per il primo figlio spetta la detrazione per coniuge a carico per l’intero anno;
  • nella colonna 8, il genitore che fruisce della detrazione al 100 per cento nei casi di affidamento esclusivo, congiunto o condiviso dei figli deve barrare l’apposita casella;
  • colonna 10, deve essere invece indicato se il figlio con 21 o più anni è stato a carico per tutto il 2023. In caso contrario, deve essere indicato il numero dei mesi corrispondenti.

Infine, all’interno della casella “Numero figli in affido preadottivo a carico del contribuente”, va indicato il numero dei figli in affido preadottivo, per i quali è stata barrata la casella F, F1 o D ma non è stato indicato il codice fiscale.

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