Rimborso 730, quando arriva con le nuove regole? Nessun ritardo, assicura Alessio Mattia Villarosa, sottosegretario al MEF, durante le interrogazioni a risposta immediata con la Commissione Finanze della Camera del 16 gennaio 2020. La scadenza del 30 settembre non ha un impatto sui tempi di attesa per lavoratori e pensionati.
Rimborso 730, quando arriva con le nuove regole? Semplificazione o ritardo per chi deve ricevere il conguaglio? Nessuna lunga attesa, assicura Alessio Mattia Villarosa, sottosegretario al Ministero dell’Economia e delle Finanze, durante le interrogazioni a risposta immediata con la Commissione Finanze della Camera, che si è tenuta il 16 gennaio 2020.
Il Decreto Fiscale 2020 scandisce nuovi tempi per la dichiarazione dei redditi e dal 2021 sposta la scadenza per la presentazione del modello 730 dal 23 luglio al 30 settembre. Ma non ci sarà nessun impatto per le somme che lavoratori e pensionati dovranno ricevere, o versare.
Rimborso 730, quando arriva con le nuove regole? Nessun ritardo, assicura il MEF
I contribuenti che presentano la dichiarazione dei redditi con il modello 730 hanno diritto a ricevere in busta paga o con la pensione, l’importo a credito che emerge durante le operazioni di conguaglio fiscale, grazie alle detrazioni Irpef o alle deduzioni dal reddito che abbattono i costi dell’imposta.
Fino al 2020 i contribuenti rispettano la scadenza del 23 luglio e i lavoratori dipendenti con sostituto d’imposta ricevono il rimborso 730 in busta paga a partire da luglio, mentre i pensionati lo percepiscono a partire dall’assegno di agosto e settembre.
Ma la notizia di una nuova tabella di marcia per la presentazione del modello 730 dal 2021 ha fatto subito scattare il campanello d’allarme: se la scadenza passa a fine settembre, il rimborso 730 si avrà a partire da ottobre?
La novità è messa nero su bianco nell’articolo 16 bis del Decreto Fiscale 2020: il testo, come ha sottolineato il sottosegretario Alessio Mattia Villarosa, non prevede che dal 2021 le somme vengano erogate a partire da ottobre, si parla del primo mese successivo a quello in cui il sostituto ha ricevuto il prospetto di liquidazione, ovvero il risultato contabile della dichiarazione.
Rimborso 730, quando arriva con le nuove regole? Entro la prima retribuzione utile
Per spazzare via incertezza e preoccupazione generate dalla novità inserita nel testo del DL numero 124 del 2019, Gianmario Fragomeli, Partito Democratico, ha acceso i riflettori sul tema durante le interrogazioni a risposta immediata con la Commissione Finanze della Camera del 16 gennaio 2020.
“La modifica delle scadenza è volta a dare una facoltà ulteriore ai contribuenti spostando il termine ultimo di presentazione della dichiarazione dei redditi, ma non escludendo la possibilità di un conguaglio di imposta a partire dal mese di agosto come avveniva in precedenza per coloro che anticipano la documentazione per redigere il prospetto di liquidazione.”
Questo il punto su cui si chiede conferma. La risposta di Alessio Mattia Villarosa, sottosegretario al Ministero dell’Economia e delle Finanze, è netta: “la norma non sembra dare adito a dubbi interpretativi”.
Alla definizione del nuovo calendario si è affiancata una rimodulazione dei tempi per il conguaglio: si è introdotto un “termine mobile”, che equivale alla prima retribuzione utile e comunque alla retribuzione di competenza successiva a quella in cui il sostituto ha ricevuto il prospetto di liquidazione.
Prendendo ancora la parola, in chiusura, Gianmario Fragomeli riassume i chiarimenti con un esempio pratico: se entro il 31 maggio presento la dichiarazione dei redditi, a giugno o, al massimo a luglio, il rimborso 730 deve essere obbligatoriamente effettuato.
In altre parole, tutto dipenderà dalla data in cui l’Agenzia delle Entrate predisporrà gli strumenti per la dichiarazione dei redditi e dal momento in cui effettivamente i contribuenti la presenteranno.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Rimborso 730, quando arriva con le nuove regole? Nessun ritardo, assicura il MEF