Guardia di Finanza, controlli sulla privacy: firmato il protocollo di intesa con il Garante per mettere in atto strategie comuni per verificare il rispetto delle norme che disciplinano la tutela dei dati personali. Tutti i punti della collaborazione nel testo integrale dell'accordo siglato il 31 marzo 2021.
Autorità Garante per la privacy e Guardia di Finanza uniscono le forze per mettere in atto un piano di controlli e verificare il rispetto della norme che disciplinano la tutela dei dati personali.
Dall’accesso ai dati su singoli soggetti alla progettazione e attuazione di iniziative nell’ambito della cooperazione internazionale: il campo d’azione della collaborazione è ampio.
Il Comandante Generale della Guardia di Finanza, Giuseppe Zafarana, e il Presidente dell’Autorità Garante per la Protezione dei Dati Personali, Pasquale Stanzione, hanno rinnovato il protocollo d’intesa relativo alla collaborazione tra le due istituzioni il 31 marzo 2021. Tutti i punti della sinergia nel testo integrale dell’accordo.
Controlli Guardia di Finanza sulla privacy: firmato il protocollo di intesa con il Garante
Come si legge nel comunicato stampa pubblicato il 31 marzo 2021 dall’Autorità Garante per la protezione dei dati personali, in prima linea per mettere in atto la strategia comune c’è il Gruppo Privacy del Nucleo Speciale Tutela Privacy e Frodi Tecnologiche, che può avvalersi anche di altri reparti dislocati sul territorio.
Obiettivo dell’unione di intenti è l’implementazione di sinergie per migliorare i controlli sul rispetto delle regole a tutela della privacy.
Nel testo si legge:
“Il memorandum costituisce, dunque, uno strumento di deciso potenziamento delle linee di presidio della legalità nel mercato dei beni e dei servizi, a tutela di tutti i cittadini, in un segmento tanto importante quanto delicato, anche in ragione della potenziale vulnerabilità di dati personali e sensibili, ove non trattati secondo le vigenti disposizioni”.
Controlli Guardia di Finanza sulla privacy: cosa prevede il protocollo di intesa con il Garante
In base all’accordo rinnovato, la Guardia di Finanza che mette in atto i controlli sulla privacy è l’occhio del Garante sul territorio. Ma nei casi in cui è necessario anche il personale stesso dell’Autorità scende in campo direttamente.
Stando al testo del protocollo siglato il 31 marzo 2021, nei controlli sul rispetto della normativa che riguarda la tutela dei dati personali la Guardia di Finanza collabora con le attività che seguono:
- reperimento di dati e informazioni sui soggetti da controllare;
- accessi alle banche dati, ispezioni, verifiche e alle altre rilevazioni nei luoghi dove si svolge il trattamento, compresi tutti gli strumenti e i mezzi di trattamento dei dati;
- assistenza nei rapporti con l’Autorità Giudiziaria;
- sviluppo di attività delegate o sub-delegate per l’accertamento delle violazioni in materia di protezione dei dati personali;
- partecipazione di proprio personale, a richiesta del Garante, a operazioni congiunte con Autorità di protezione dei dati personali appartenenti ad altri Paesi.
Il coinvolgimento delle Fiamme Gialle può essere previsto anche nei seguenti casi:
- indagini conoscitive sullo stato di attuazione della legge in determinati settori;
- attività di notifica degli atti e dei provvedimenti adottati nell’esercizio dei poteri di cui all’art. 58 del Regolamento (UE) 2016/679;
- esecuzione di verifiche on-line per analizzare siti web e altri strumenti telematici utilizzati e valutare il rispetto della disciplina di protezione dei dati personali da parte dei titolari, pubblici e privati, che effettuano trattamenti di tali dati per mezzo di reti telematiche;
- progettazione e attuazione di iniziative anche di cooperazione internazionale.
Garante della privacy e Guardia di Finanza pianificano le verifiche periodiche da mettere in atto e l’Autorità può sempre richiedere l’intervento del Corpo quando ritiene necessaria una collaborazione specificando, tra gli altri dettagli, l’ambito, lo scopo dell’intervento, i soggetti interessati, i fatti.
Il Garante, inoltre, può richiedere di partecipare all’esecuzione delle attività ispettive, di sviluppare le attività delegate o sub-delegate per l’accertamento delle violazioni di natura penale o amministrativa.
In ogni caso, al termine dei controlli sul rispetto della privacy la Guardia di Finanza comunica all’Autorità gli esiti e tra le due istituzioni si stabilisce un canale costante di dialogo.
Tutti i dettagli della collaborazione nel testo integrale del protocollo d’intesa firmato il 31 marzo 2021.
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