L'Agenzia delle Entrate ha reso noto che i contributi per gli affitti erogati dalle Regione in favore di ricercatori e lavoratori altamente qualificati non sono tassabili. Ecco tutto quello che c'è da sapere.
L’Agenzia delle Entrate nella risposta all’interpello n. 172 pubblicata oggi, 9 giugno 2020, ha reso noto che i contributi erogati dalla Regione a parziale ristoro delle spese sostenute per il pagamento dei canoni di locazione di alloggi ad uso abitativo da parte di ricercatori e lavoratori altamente qualificati, che trasferiscano il proprio domicilio nel territorio regionale per svolgere attività di ricerca, non sono tassabili.
Questo perché tali contributi non rientrano in nessuna delle sei categorie di reddito previste dal Tuir.
Ma vediamo nel dettaglio cosa ha precisato l’Agenzia delle Entrate nella risposta all’interpello numero 172 e chi può beneficiare dei contributi erogati dalle Regioni a parziale ristoro delle spese sostenute per i canoni di locazione.
Contributi a fondo perduto erogati dalla Regione per gli affitti, come funziona la tassazione? I chiarimenti dell’Agenzia delle Entrate
L’Agenzia delle Entrate con la risposta all’interpello n. 172 sollevato dalla Regione Valle D’Aosta, ha chiarito che i contributi che vengono erogati dalla Regione per sostenere i ricercatori e i lavoratori altamente qualificati che trasferiscono il proprio domicilio nel territorio regionale non sono tassabili.
Questo perché i suddetti contributi non rientrano in nessuna delle sei categorie del Tuir.
In particolare, l’Agenzia delle Entrate ha chiarito che i contributi erogati dalla Regione a parziale ristoro delle spese sostenute per i canoni di locazione da parte dei ricercatori che si trasferiscono per svolgere attività di ricerca non sono riconducibili né tra i redditi di lavoro dipendente o assimilati di cui agli artt. 49 e 50 del Tuir (posto che tra l’ente erogatore e il beneficiario non sussiste alcun rapporto di lavoro), né in alcuna delle altre categorie reddituali individuate dall’articolo 6 del medesimo Testo Unico e, pertanto, non concorrono alla formazione della base imponibile del beneficiario.
- Risposta all’interpello n. 172 dell’Agenzia delle Entrate del 9 giugno 2020
- Contributi erogati a parziale ristoro delle spese sostenute per canoni di locazione di alloggi ad uso abitativo da parte di ricercatori e lavoratori altamente qualificati, che trasferiscano il proprio domicilio nel territorio della Regione istante
Contributi a fondo perduto erogati dalla Regione per gli affitti: a chi spettano?
Possono beneficiare dei contributi a fondo perduto erogati dalla Regione a parziale ristoro delle spese sostenute per i canoni di locazione, i ricercatori o i lavoratori altamente qualificati che trasferiscono il proprio domicilio nel territorio regionale per svolgere attività di ricerca presso imprese industriali e centri di ricerca che hanno sede operativa nel territorio regionale.
I soggetti beneficiari devono essere in possesso della laurea magistrale o
specialistica, oppure di un titolo straniero equivalente, che permetta loro di svolgere l’attività di ricerca.
Possono richiedere il contributo i soggetti che, nel momento in cui presentano la domanda e per tutto l’anno solare precedente, non siano e non siano stati né domiciliati né residenti nel territorio regionale, oppure, titolari di un diritto reale di godimento della proprietà su un immobile situato nella Regione.
Non possono, invece, richiedere il contributo i soggetti che ricevono un’offerta di lavoro da parte di un’impresa industriale o un centro di ricerca presso i quali avevano già stipulato un contratto di lavoro nel quinquennio antecedente la data della domanda del contributo.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Contributi affitti dalla Regione: possono essere tassati? I chiarimenti dell’AdE