Contratto di espansione, domande di certificazione e calcolo importo dell'indennità. Il messaggio INPS n. 2419 del 25 giugno 2021 fornisce le istruzioni per la presentazione dell'accordo e per la gestione del piano di esodo attraverso il Cassetto previdenziale aziendale e il Portale delle prestazioni atipiche.
Contratto di espansione: arrivano le istruzioni relative alle domande di certificazione del diritto e al calcolo importo dell’indennità mensile.
Con il messaggio numero 2419 del 25 giugno 2021 l’INPS illustra la procedura operativa relativa a come presentare l’accordo e gestire il piano di esodo in tutte le sue diverse fasi.
Si tratta di adempimenti procedurali riferiti all’inedito scivolo pensionistico introdotto in via sperimentale dal Decreto Crescita per gli anni 2019-2020 e prorogato dall’ultima legge di Bilancio fino al 2021.
Si ricorda che, solo per il 2021, il requisito dimensionale minimo per questa misura è stato abbassato da 1000 a 500 dipendenti, con la possibilità di estensione ad aziende che contano almeno 250 unità in caso di reti d’imprese stabili.
L’Istituto, nel documento di prassi, precisa che gli unici canali che i datori di lavoro dovranno utilizzare per ogni adempimento sono due:
- il Cassetto previdenziale aziendale per inoltrare l’accordo siglato propedeutico al riconoscimento della prestazione;
- il PRAT (Portale delle prestazioni atipiche) per occuparsi del piano passo dopo passo.
Contratto di espansione: domande di certificazione e calcolo importo dell’indennità
Con il messaggio del 15 giungo 2021 l’INPS rammenta che per attivare il contratto di espansione, i datori di lavoro devono, innanzitutto, trasmettere alla Struttura INPS territorialmente competente la documentazione contenente tramite il Cassetto previdenziale aziende:
- la copia del contratto di espansione;
- la richiesta di accreditamento e variazione dell’indennità mensile.
La struttura verifica il possesso del requisito dimensionale e entro 5 giorni dal ricevimento della documentazione comunica all’azienda il codice di autorizzazione “9J” che sta per “Azienda destinataria del contratto di espansione di cui all’art. 41 comma 5-bis, del d.lgs. 148/15, come modificato dall’art. 1 comma 349 della L.178/20”.
Per quanto riguarda, invece, le domande di certificazione del diritto per ciascun lavoratore coinvolto, il referente aziendale deve accedere al PRAT.
In corrispondenza della voce di menu “Certificazione dei lavoratori” deve infatti selezionare il piano di esodo di riferimento e, quindi, nella sezione “Caricamento codici fiscali” deve inserire i codici fiscali dei lavoratori per i quali intende verificare i requisiti di accesso alla prestazione. L’INPS, provvederà alla definizione della domanda entro 15 giorni.
A quel punto, precisa l’INPS, la certificazione del diritto viene effettuata “in via prospettica” con le modalità che seguono:
- riguardo alla pensione di vecchiaia, la prima decorrenza utile viene calcolata considerando la maturazione del requisito minimo contributivo pari a 20 anni entro l’ultima data utile di cessazione (30 novembre 2021);
- riguardo alla pensione anticipata, la prima decorrenza utile viene calcolata considerando sia la contribuzione maturabile entro l’ultima data utile di cessazione (30 novembre 2021) sia la contribuzione correlata che il datore di lavoro è tenuto a versare fino al conseguimento del diritto.
Contratto di espansione, domanda di certificazione dell’importo dell’indennità
Una volta che si è conclusa la fase di verifica dei requisiti per il prepensionamento previsto nel contratto di espansione, si passerà a quella di determinazione dell’importo dell’indennità per ciascun lavoratore coinvolto e, anche in questo caso, l’avvio sarà onere del datore di lavoro.
Il referente aziendale, per i dipendenti per quali intende richiedere la certificazione dell’importo dell’indennità, deve infatti accedere alla sezione del menu “Calcolo importo e lettere di certificazione” e deve valorizzare nella lista dei codici fiscali da elaborare quelli dei lavoratori per i quali è stata già emessa una certificazione per il diritto positiva.
Con riferimento a tali soggetti il referente aziendale deve, tra l’altro, indicare la data di cessazione del rapporto di lavoro.
A quel punto, l’importo della prestazione viene calcolato dall’INPS sulla base della contribuzione che viene accreditata al momento della lavorazione della pratica e della decorrenza per l’accesso all’esodo.
Ciascuna domanda viene indirizzata alla Struttura territoriale competente che deve provvedere alla sua definizione entro il termine di 15 giorni.
Viene quindi rilasciata all’azienda, per ciascuna posizione, la lettera di certificazione che contiene le seguenti informazioni:
- l’importo mensile lordo della prestazione;
- la decorrenza di accesso alla prestazione di accompagnamento a pensione;
- la decorrenza della pensione che coincide con la scadenza dell’esodo;
- il tipo di pensione alla scadenza della prestazione (vecchiaia/anticipata);
- la data di raggiungimento dei requisiti, che coincide con l’obbligo di versare la contribuzione correlata (solo per le prestazioni finalizzate alla pensione anticipata).
Per ogni altro dettaglio si rimanda al testo integrale del messaggio numero 2419.
- INPS- messaggio numero 2410 del 25 giugno 2021
- Scarica il messaggio su Contratto di espansione e indennità mensile di cui all’articolo 41, comma 5-bis, del decreto legislativo 14 settembre 2015, n. 148, come modificato dall’articolo 1, comma 349, della legge 30 dicembre 2020, n. 178. Istruzioni operative
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