Concordato preventivo biennale: arriva in extremis il decreto MEF sul calcolo

Rosy D’Elia - Imposte

Arriva il provvedimento che chiude il cerchio delle regole alla base del concordato preventivo biennale, il testo del decreto MEF per il calcolo è stato firmato ieri, 14 giugno, alla vigilia del debutto ufficiale previsto in calendario. Si attende, ora, la pubblicazione del software da parte dell'Agenzia delle Entrate

Concordato preventivo biennale: arriva in extremis il decreto MEF sul calcolo

Le regole per il concordato preventivo biennale sono state messe nero su bianco alla vigilia de debutto previsto in calendario per oggi, 15 giugno.

Arriva il decreto attuativo che stabilisce le regole per il calcolo della proposta di patto tra Agenzia delle Entrate e partite IVA: riduzione del maggior reddito del 50 per cento per invogliare le partite IVA.

Il viceministro Maurizio Leo ha firmato il provvedimento che aggiunge i tre tasselli mancanti, relativi anche alle circostanze eccezionali che generano delle perdite e permettono ai contribuenti di far cadere l’intesa con l’Amministrazione finanziaria.

Il testo è stato pubblicato nella tarda mattinata anche in Gazzetta Ufficiale in tempi record.

Nel frattempo in giornata si attende anche la pubblicazione del software per l’invio dei dati da parte dell’Agenzia delle Entrate ma mentre tutto sembra essere pronto sono stati già annunciati dei correttivi alla normativa prevista dal decreto legislativo numero 13 del 2024 che arriveranno la prossima settimana in Consiglio dei Ministri.

Concordato preventivo biennale: il testo del decreto MEF per il calcolo firmato in extremis

Acquisito il parere del Garante per la protezione dei dati personali, reso in data 6 giugno 2024, il Ministero dell’Economia e delle Finanze nella figura del viceministro Leo ha approvato il decreto che definisce la metodologia per l’elaborazione e l’adesione alla proposta di concordato preventivo 2024.

Il testo si compone di 8 articoli e, oltre ad approvare il metodo si calcolo e a chiarire oggetto e ambito temporale, ovvero reddito di lavoro autonomo, d’impresa e valore della produzione netta rilevante ai fini dell’imposta regionale sulle attività produttive rilevanti, per i periodi d’imposta in corso al 31 dicembre 2024 e al 31 dicembre 2025, definisce anche la cornice di regole su cui si baserà il patto tra Fisco e partite IVA.

Ministero dell’Economia e delle Finanze - Decreto del 14 giugno 2024
Metodologia per l’elaborazione del concordato preventivo biennale

Innanzi tutto per invogliare i contribuenti all’adesione è stato previsto un accompagnamento graduale alle cifre che emergeranno dal calcolo:

“Al fine di garantire il graduale raggiungimento di un livello corrispondente alla piena affidabilità al termine del biennio oggetto di concordato, la proposta per il periodo di imposta in corso al 31 dicembre 2024 relativa ai redditi di cui all’articolo 3, comma 1, lettere a) e b), tiene conto di quelli dichiarati per il periodo di imposta in corso al 31 dicembre 2023 e, nella misura del 50%, del maggiore reddito individuato con la metodologia di cui all’allegato 1”

Si legge all’articolo 5 del decreto MEF del 14 giugno 2024.

Patto con l'Agenzia delle Entrate sul pagamento delle imposte

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Concordato preventivo biennale: i casi di riduzione delle imposte dovute

Ma il patto con il Fisco può durare anche meno di due anni o subire delle variazioni.

Gli effetti del concordato verranno meno in caso di minori redditi effettivi o minori valori della produzione netta effettivi, oltre il 50 per cento in presenza delle seguenti circostanze eccezionali:

  • eventi calamitosi per i quali è stato dichiarato lo stato di emergenza e altri eventi straordinari;
  • liquidazione ordinaria, liquidazione coatta amministrativa o giudiziale;
  • cessione in affitto dell’unica azienda;
  • sospensione dell’attività ai fini amministrativi dandone comunicazione alla Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura;
  • sospensione dell’esercizio della professione dandone comunicazione all’ordine professionale di appartenenza o agli enti previdenziali e assistenziali o alle casse di competenza.

Il provvedimento stabilisce, inoltre, le regole per l’adeguamento della proposta di concordato relativa al periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2024, tenendo conto di possibili eventi straordinari comunicati dal contribuente per una riduzione dei redditi e della produzione netta rispetto a quanto proposto.

Percentuale di riduzione concordatoCondizioni
10 per cento eventi straordinari che hanno comportato la sospensione dell’attività economica per un periodo compreso tra 30 e 60 giorni
20 per cento Eventi straordinari che hanno comportato la sospensione dell’attività economica per un periodo superiore a 60 giorni e fino a 120 giorni
30 per cento Eventi straordinari che hanno comportato la sospensione dell’attività economica per un periodo superiore a 120 giorni

Gli eventi a cui fare riferimento per l’adeguamento sono tutti quelli menzionati in precedenza a parte la liquidazione ordinaria, liquidazione coatta amministrativa o giudiziale e la cessione in affitto dell’unica azienda.

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