Commercialisti e Carabinieri, firmato un protocollo per la legalità

Tommaso Gavi - Commercialisti ed esperti contabili

Firmato da commercialisti e carabinieri un protocollo per la legalità quinquennale. Sono previste iniziative comuni su: analisi dei flussi informativi degli assetti organizzativi delle società, economia sostenibile e gestione dei rifiuti e lavoro, legislazione sociale e tutela del patrimonio culturale

Commercialisti e Carabinieri, firmato un protocollo per la legalità

Il 19 gennaio 2023 i commercialisti e l’Arma dei Carabinieri hanno firmato un protocollo quinquennale per la legalità.

Sono diverse le iniziative previste e riguardano l’analisi dei flussi informativi degli assetti organizzativi adottati dalle società, l’economia sostenibile e la gestione dei rifiuti e il lavoro, la legislazione sociale e la tutela del patrimonio culturale.

Tre pilastri attorno ai quali si svolgeranno una serie di iniziative congiunte, tra le quali rientrano seminari, conferenze, workshop e tavole rotonde.

I percorsi di addestramento si concentreranno anche sulle materie di comune interesse e le richieste di erogazione di finanziamenti pubblici, il rilascio delle asseverazioni e le operazioni sospette.

Commercialisti e Carabinieri, firmato un protocollo per la legalità

Con il comunicato stampa del 19 gennaio 2023, i commercialisti rendono noto di aver siglato un protocollo per la legalità con l’Arma dei Carabinieri.

L’accordo è stato firmato dal Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, Gen. C.A. Teo Luzi, e dal presidente del Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili, Elbano de Nuccio.

Sulla base di tali accordi verranno previste una serie di iniziative, organizzate nei prossimi 5 anni.

Verranno quindi organizzati seminari, conferenze, workshop e tavole rotonde su diversi temi, tra i quali:

  • l’analisi dei flussi informativi degli assetti organizzativi adottati dalle società;
  • l’economia sostenibile e la gestione dei rifiuti, per prevenire gli illeciti nel settore;
  • il lavoro, la legislazione sociale e la tutela del patrimonio culturale.

All’interno del protocollo sono previsti progetti di addestramento su materie di comune interesse, per migliorare la professionalità del personale e lo scambio di informazioni in merito ai finanziamenti pubblici.

All’interno della collaborazione ci sono inoltre anche iniziative relative al rilascio delle asseverazioni e alle operazioni sospette relative alle attività di consulenza del lavoro.

Protocollo commercialisti e Carabinieri: una risposta per contrastare l’illegalità

Il protocollo siglato tra commercialisti e carabinieri prevede l’organizzazione di una serie di iniziative formative e informative congiunte.

A tali iniziative parteciperanno i rappresentanti dei soggetti che hanno sottoscritto l’accordo.

Verranno inoltre coinvolti gli ordini territoriali dei commercialisti e delle organizzazioni funzionali dell’Arma.

In merito all’iniziativa il presidente del CNDCEC de Nuccio ha sottolineato quanto di seguito riportato:

“I commercialisti attraverso il corretto esercizio delle proprie attività, contribuiscono alla formazione di un contesto economico più trasparente e rispettoso non solo delle regole e dei principi condivisi, ma anche e prima di tutto delle persone e degli interessi comuni.”

De Nuccio ha poi messo in evidenza l’importanza del ruolo dei commercialisti nel garantire la trasparenza delle attività delle imprese:

“In quanto esponenti di una professione fortemente legata da un rapporto simbiotico alle imprese e ai mercati, forniamo una risposta concreta a supporto dell’economia pubblica per contrastare l’illegalità. La nostra opera può rivelarsi indispensabile per il funzionamento del mercato del nostro Paese, per il rispetto delle regole della competizione, per la necessaria trasparenza delle attività imprenditoriali, per migliorare il rapporto tra Stato e Cittadino.”

Il presidente del CNDCEC ha infine concluso che tale protocollo rappresenta l’impegno degli iscritti alla lotta all’illegalità.

Sulla stessa linea si pongono le dichiarazioni del Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri Gen. C.A. Teo Luzi, il quale si è espresso come segue:

“Il tema di un’economia sana è fondamentale nella nostra società, per questo è importante da un lato garantire la migliore formazione dei Carabinieri anche in questo campo, dall’altro promuovere la cultura della legalità in modo diffuso e capillare, fornendo le corrette informazioni agli operatori del settore”.

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