Entro la scadenza del 2 novembre sarà necessario dotarsi del CIN, il Codice Identificativo Nazionale, per gli affitti brevi e turistici, ma il Ministero del Turismo sta valutando una proroga al 2025 per il debutto degli obblighi
Messo in campo quasi un anno fa, il sistema di monitoraggio degli affitti brevi e turistici ha debuttato il 3 settembre scorso. In linea generale sono stati concessi 60 giorni di tempo per adeguarsi alle novità e richiedere il CIN, codice identificativo nazionale.
La scadenza per la piena applicazione delle novità che interessano chi gestisce stanze, appartamenti e strutture, quindi, è fissata al 2 novembre ma a un mese circa dal termine stabilito si fa largo l’ipotesi di una proroga al 2025.
CIN affitti brevi e turistici, si avvicina la scadenza ma anche la proroga
La notizia di un probabile slittamento della scadenza per richiedere il CIN per gli affitti brevi e turistici e adeguarsi alle novità arriva dal Ministero del Turismo nella giornata del 30 settembre.
La motivazione? “Garantire una transizione più efficace e supportare le imprese nel passaggio alle nuova disposizioni”, si legge nella notizia pubblicata sul portale istituzionale.
La valutazione sulla possibilità di concedere più tempo, in particolare, sarebbe legata a questioni tecniche, come spesso accade in questi casi.
Nella stessa giornata del 30 settembre, infatti, l’Associazione Italiana Gestori Ospitalità Diffusa comunica di aver inviato una lettera al Ministero per segnalare alcune criticità sulla piattaforma che ospita la Banca Dati delle Strutture Ricettive e la procedura per la richiesta del CIN.
Il portale è arrivato online a giugno, dopo una lunga gestazione dovuta anche alla necessità di integrare le nuove regole previste dall’articolo 13 ter del DL Anticipi con le disposizioni regionali già in vigore.
Secondo quanto segnalato da AIGO, alla base delle anomalie che emergono nella richiesta del CIN ci sarebbe proprio la fase di interscambio delle informazioni tra le Banche Dati regionali e la Banca Dati nazionale.
CIN affitti brevi e turistici, verso una proroga per la richiesta: le attuali date di scadenza
Come confermato dal Ministero, in campo c’è l’ipotesi di una proroga a gennaio 2025 per l’adeguamento alle nuove regole che ruotano attorno al CIN, anche al fine di evitare di incorrere in sanzioni come previsto dalla riforma.
Con molta probabilità, quindi, il termine per richiedere il Codice potrebbe slittare in avanti di ulteriori 60 giorni.
Attualmente la tabella di marcia prevede due importanti date in calendario:
- entro il 2 novembre, 60 giorni dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale dell’avviso sulla piattaforma BDSR, chi gestisce case, stanze e strutture per affitti brevi e turistici dovrà aver ottenuto il CIN da esporre nello stabile e anche in tutti i relativi annunci;
- entro il 1° gennaio 2025, in totale 120 giorni dalla pubblicazione dell’avviso, anche tutti coloro che hanno ottenuto il codice regionale o provinciale prima dell’applicazione delle disposizioni sul CIN dovranno essersi adeguati.
Decorsi questi termini, saranno applicabili le sanzioni.
Fattispecie | Sanzione |
---|---|
Mancata richiesta del CIN | Da 800 a 8.000 euro |
Mancata esposizione del CIN | Da 500 a 5.000 euro |
Mancato rispetto degli obblighi di sicurezza (*) | Sanzioni nazionali o comunali |
Mancata installazione di dispositivi per la rilevazione di gas, monossido di carbonio ed estintori (*) | Da 600 a 6.000 euro |
Mancata presentazione della SCIA al SUAP(*) | Da 2.000 a 10.000 euro |
(*) Per le unità immobiliari gestite nelle forme imprenditoriali
Ma, stando alle anticipazioni fornite dal Ministero e dalle richieste avanzate dall’Associazione gestori, la piena applicazione di obblighi e sanzioni potrebbe essere rimandata al 2025.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: CIN affitti brevi e turistici: si va verso una proroga al 2025