Tassa Airbnb: la cedolare secca locazioni brevi 2017introdotta con il DL 50/2017 avrà operatività immediata a partire dal 1° giugno e non sarà necessaria l'emanazione della circolare operativa dell'Agenzia delle Entrate. Ecco tutte le novità.
Cedolare secca locazioni brevi 2017: la tassa Airbnb in vigore a partire dal 1° giugno 2017 avrà operatività immediata e sarà applicata anche senza l’emanazione delle disposizioni attuative dell’Agenzia delle Entrate.
La tassa sugli affitti brevi, con l’applicazione della cedolare secca a decorrere dal 1° giugno 2017 non necessita dell’emanazione delle disposizioni attuative da parte dell’Agenzia delle Entrate e pertanto sarà necessario chiarire i tempi brevi quali sono i soggetti obbligati ad applicare la cedolare secca sulle locazioni brevi dal mese di giugno 2017. Questo, in sostanza, il parere dell’Agenzia delle Entrate sentita in audizione in Commissione Bilancio della Camera il 4 maggio 2017.
Le novità introdotte dall’art. 4 del DL 50/2017 puntano a contrastare l’evasione fiscale sugli affitti brevi; la norma Airbnb si applicherà a tutti i contratti stipulati a partire dal 1° giugno 2017 e prevede l’applicazione delle disposizioni di cui all’articolo 3 del Decreto Legislativo 23/2011 in materia di cedolare secca sugli affitti con aliquota al 21 per cento.
Le nuove norme sulla cedolare secca locazioni brevi si applica anche ai soggetti che effettuano attività di intermediazione immobiliare online ma l’Agenzia delle Entrate ha richiesto ulteriori modifiche ed estensioni della norma Airbnb in vigore a partire dal 1° giugno 2017. Ecco di seguito le novità e alcuni chiarimenti.
Cedolare secca locazioni brevi 2017: operatività immediata della tassa Airbnb
Ancora novità in merito al DL 50/2017 e alla norma Airbnb che ha introdotto il regime della cedolare secca a partire dal 1° giugno 2017 anche per le locazioni brevi e per le attività di intermediazione immobiliare, tra cui i servizi resi dai siti web.
Con l’audizione dell’Agenzia delle Entrate del 4 maggio scorso sono stati chiariti alcuni punti importanti, tra cui l’operatività immediata a partire dal 1° giugno 2017. In sintesi, non bisognerà attendere l’emanazione della circolare operativa dell’Agenzia delle Entrate poiché la norma contenuta nell’art. 4 del DL 50/2017 già chiarisce regole e modalità di applicazione della tassa Airbnb.
Quello che sarà necessario chiarire ora è chi sono i soggetti ai quali si applicheranno le disposizioni sulla cedolare secca per le locazioni brevi. Ricordiamo che il DL 50/2017 introduce dal prossimo 1° giugno 2017 la cedolare secca sugli affitti di breve durata e la ritenuta d’acconto sui soggetti che esercitano attività di intermediazione immobiliare, anche attraverso piattaforme online, mettendo in contatto persone in cerca di un immobile con persone che dispongono di unità immobiliari da locare.
Viene previsto, in particolare, il meccanismo della ritenuta alla fonte a titolo d’imposta pari al 21 per cento sull’ammontare dei canoni e dei corrispettivi percepiti all’atto dell’accredito che sarà cura di operare e certificare dagli intermediari immobiliare in qualità di sostituti d’imposta.
La proposta dell’Agenzia delle Entrate è di estendere la tassa Airbnb anche alle attività di b&b occasionale, comprensiva di servizi accessori attualmente inquadrati nella categoria di redditi diversi.
Per chi non rispetterà le disposizioni contenute nel DL 50/2017 e le regole per l’applicazione della norma Airbnb sulla cedolare secca sulle locazioni brevi è prevista l’applicazione di una sanzione amministrativa fino a 2.000 euro.
Cedolare secca locazioni brevi 2017: le sanzioni applicate per violazione della tassa Airbnb
La norma Airbnb che introduce la tassazione con il regime a cedolare secca per le locazioni brevi, per contratti stipulati a decorrere dal 1° giugno 2017, prevede che i soggetti che effettuano attività di intermediazione immobiliare applichino una ritenuta alla fonte a titolo d’imposta di importo pari al 21 per cento dei canoni e dei corrispettivi accreditati. Nel caso in cui il proprietario dell’immobile decidesse di non esercitare l’opzione per la cedolare secca, la ritenuta si considera effettuata a titolo di acconto.
L’Agenzia delle Entrate sarà chiamata ad effettuare i controlli sul rispetto delle disposizioni normative introdotte dal DL 50/2017 in merito alla tassazione delle locazioni brevi.
Il mancato rispetto delle disposizioni contenute all’art. 4 del DL 50/2017 saranno sottoposti a sanzione amministrativa, per un importo che va dai 250 euro ai 2.000 euro.
Gli intermediari obbligati a tramettere i dati di contratti di locazione breve che non rispetteranno le disposizioni della norma Airbnb saranno sottoposti a sanzione pari al 20% dell’ammontare non trattenuto a titolo di ritenuta operando in qualità di sostituto d’imposta.
Per una guida alla tassazione delle locazioni con cedolare secca i lettori possono far riferimento alla guida con regole, aliquote e modalità di pagamento.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Cedolare secca locazioni brevi 2017: tassa Airbnb ad operatività immediata