Cedolare secca affitti commerciali anche nel caso di proroga di contratti già in essere al 15 ottobre 2018 ma arrivati a naturale scadenza nel 2019: il chiarimento nella risposta all'interpello n. 297 dell'Agenzia delle Entrate.
Cedolare secca per gli affitti commerciali con opportunità di applicazione anche in caso di proroga nel 2019 di contratti già in essere al 15 ottobre 2018 ed arrivati a naturale scadenza.
L’Agenzia delle Entrate con la risposta all’interpello n. 297/219 apre a nuovi casi in cui è possibile optare per la tassazione con aliquota fissa del 21%.
Se in linea generale non è possibile applicare la cedolare secca ai negozi per i quali già risulta in essere tra le medesime parti e per il medesimo locale un contratto d’affitto al 15 ottobre 2018, le regole si fanno più elastiche per i rinnovi.
Cedolare secca affitti commerciali anche alla proroga di contratti arrivati a naturale scadenza
Il regime fiscale agevolato della cedolare secca al 21% potrà essere applicata anche ai locali commerciali arrivati a naturale scadenza nel 2019 nel caso di proroga e rinnovo del contratto.
Per l’Agenzia delle Entrate l’eventuale proroga si considera “come se fosse un contratto di locazione stipulato nel corso del 2019”. L’apertura alla possibilità di optare per la cedolare secca nel caso di contratti arrivati a scadenza aventi ad oggetto la locazione di negozi è contenute nelle righe finali della risposta all’interpello n. 297 del 22 luglio 2019.
- Agenzia delle Entrate - risposta interpello n. 297/2019
- Art. 11, comma 1, lett a), legge 27 luglio 2000, n. 212. Regime della cedolare secca per i contratti di locazione di immobili commerciali categoria C/1. Art. 1, comma 59, della legge 30 dicembre 2018, n. 145
Nel rispetto degli obblighi di comunicazione che si applicano per la proroga, anche tacita, al contratto di locazione oggetto di rinnovo è possibile applicare l’opzione della tassazione agevolata con aliquota del 21% estesa, per l’anno 2019, anche ai negozi.
La Legge di Bilancio 2019, nell’estendere la cedolare secca anche ai locali commerciali, ha fissato limiti precisi. Il regime di tassazione agevolato non è applicabile ai contratti stipulati nel 2019 qualora alla data del 15 ottobre 2018 risulti già in essere un contratto non scaduto, tra i medesimi soggetti e per lo stesso immobile, interrotto anticipatamente rispetto alla scadenza naturale.
Cedolare secca negozi, la proroga come contratto stipulato nel 2019
Già la norma introdotta dalla scorsa Manovra lascia intendere che l’applicazione della cedolare secca commerciale non trova ostacoli specifici nel caso di rinnovi di contratti arrivati a naturale scadenza.
L’esclusione, introdotta per evitare possibili abusi nell’applicazione del regime di tassazione agevolata, è circoscritta a quei contratti già in essere al 15 ottobre 2018 e che siano stati interrotti prima della naturale scadenza.
Oltre alle proroghe, quindi, è bene sottolineare che la cedolare secca del 21% potrà essere applicata anche dalle parti di un contratto scaduto dopo il 15 ottobre 2018 e non immediatamente prorogato.
Si ricorda altresì che la tassazione sostitutiva del 21% si applica esclusivamente alle unità immobiliari classificate nella categoria catastale C/1, di superficie fino a 600 metri quadrati, escluse le pertinenze, e le relative pertinenze locate congiuntamente.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Cedolare secca affitti commerciali anche in caso di proroga